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Il segmento testuale La Voce degli Italiani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 11Entità Multimediali , di cui in selezione 9 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 282

Brano: [...]opolo” tra i volontari antifascisti italiani, con lo specifico incarico di fornire al settimanale corrispondenze riguardanti soprattutto l'organizzazione e le vicende delle Brigate Internazionali. Alcuni mesi dopo, quando analogamente ad altri partiti quello italiano decise di pubblicare un apposito giornale a Barcellona, Valiani fu richiamato a Parigi. Nella capitale francese entrò a far parte (come caporedattore) della redazione del quotidiano La Voce degli Italiani, diretto da Giuseppe Di Vittorio, per sostenere fra i lavoratori emigrati in Francia la politica del Fronte popolare. La pubblicazione durerà fino al 1939.

L’uscita dal partito

Allorché, tre giorni dopo la firma del Patto di non aggressione russotedesco (23.8.1939) il governo di Daladier (v.) mise sotto accusa i comunisti, impose la soppressione di tutta la stampa a questi facente capo e arrestò i dirigenti del P.C.F. accusandoli di essere asserviti a Mosca (quindi alleati della Germania nazista), anche gli esuli comunisti italiani furono duramente perseguitati: “La Voce degli Italiani”[...]

[...]icazione durerà fino al 1939.

L’uscita dal partito

Allorché, tre giorni dopo la firma del Patto di non aggressione russotedesco (23.8.1939) il governo di Daladier (v.) mise sotto accusa i comunisti, impose la soppressione di tutta la stampa a questi facente capo e arrestò i dirigenti del P.C.F. accusandoli di essere asserviti a Mosca (quindi alleati della Germania nazista), anche gli esuli comunisti italiani furono duramente perseguitati: “La Voce degli Italiani” venne immediatamente soppressa e numerosi funzionari del P.C. d'I. (compreso Valiani) furono arrestati, poi internati nel campo di Vernet d'Ariège (ottobre 1939).

In quella nuova situazione Leo Valiani, che da tempo stava maturando dubbi e riserve sulla politica dei comunisti e dell'U.R.S.S., si decise a esplicitare le proprie critiche di fronte al comitato dirigente del P.C. d'I. interno al campo (presieduto da Luigi Longo) e venne espulso dal partito. Aiutato dai dirigenti di “Giustizia e Libertà”, con i quali a Parigi aveva sempre mantenuto buoni rapporti, nell'ottobre 1940 potè allont[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 357

Brano: [...]o

Verona fu tra le prime città italiane a subire la violenza fascista: poiché i socialisti, sull'onda delle rivendicazioni popolari deirimmediato dopoguerra, erano riusciti a conquistare l'amministrazione comunale nelle elezioni dell’ottobre 1920, il 4 novembre i fascisti mossero all’attacco armato del Comune. Lo scontro costò la vita al deputato socialista Policarpo Scarabello, ucciso dall'esplosione di una bomba.

Il giornale antifascista La Voce degli Italiani, stampato a Parigi, nel 1937 pubblicava una corrispondenza da Verona, nella quale veniva così ricordato l'anniversario del triste episodio: « Policarpo Scarabello era di professione macchinista ferroviario. Dopo la guerra era divenuto l'esponente più amato del popolo veronese. Egli fu alla testa di tutte le memorabili lotte in cui il proletariato era all'avanguardia e il popolo era in movimento. Durante il periodo dell'occupazione delle fabbriche, egli si rivelò il migliore e il più devoto dei capi del proletariato. Nelle elezioni del novembre 1919 egli fu eletto deputato e in quelle dell'ott[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 279

Brano: [...]emigrati in Tunisia, dopo aver frequentato la Facoltà di Legge a Roma rientrò a Tunisi e si diede all'attività politica antifascista. Nel 1934, in piena illegalità, aderì al Partito comunista tunisino, del cui Ufficio politico divenne membro.

Dirigente comunista

Dopo la vittoria del Fronte popolare in Francia (1936) fondò con Loris Gallico il giornale antifascista L’Italiano di Tunisi (v.). Nel 1937 si portò a Parigi e lavorò al quotidiano La Voce degli Italiani diretto da Giuseppe Di Vittorio (v.). Attivo nelle fila dell’emigrazione antifascista in Francia e individuato dalla polizia italiana, fu condannato (in contumacia) a 5 anni di reclusione dal tribunale del regime. Rientrato a Tunisi nel 1937, fu tra i fondatori del quotidiano II Giornale (v.).

Allo scoppio della Seconda guerra mondiale partecipò nel Nordafrica alla costituzione di un largo fronte

delle diverse nazionalità per organizzare la Resistenza (v. Tunisia). Arrestato nel 1941 con altri dirigenti comunisti e internato, finì nelle mani della polizia collaborazionista del governo d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 20Frontespizio ed avvertenze (Monografia/libro

Brano: [...]Finanze nel governo Parri e nel primo e secondo governo De Gasperi.

M.Se. Michele Seffino

Comandante della compagnia mortai della Divisione d’Assalto Garibaldi « Natisene ».

M.T.G. Dott. Maria Teresa Gallo

M.TL Dott. Maddalena Tirabassi

Ricercatrice nell’ambito del dottorato di Storia delle Americhe presso l’Università di Torino.

M.Va. Sen. Maurizio Valenzi

Redattore del quotidiano « Il Giornale di Tunisi » e, a Parigi, de « La Voce degli Italiani ». Membro del C.L.N. di Napoli. Sindaco di Napoli.

M.Vu. Prof. Marc Vuilleumier

Docente presso il Dipartimento di Storia economica della Facoltà di Scienze economiche e sodati dell'Università di Ginevra.

N.Bob. Sen. Norberto Bobbio

Esponente della Resistenza nel Veneto. Docente di Filosofia del diritto all’Università di Torino.

ìN.Bos. Nello Boscagli

Comandante del Gruppo Divisioni Garibaldi « Garemi ».

N.Ca. Sen. Nino Calice

Titolare di Storia e Filosofia al Liceo classico di Potenza. Studioso dei problemi dell’Italia meridionale.

N.Cat. Sen. Avv. Nicola Cataldo Si[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 230

Brano: [...]lista » diretta da G.M. Serrati. Perseguitato dai fascisti, nel 1925 fu costretto a lasciare l’Italia e, a Tolosa, divenne dirigente della Concentrazione antifascista (v.) del Sudest della Francia.

Nel 1929, a Parigi, aderì al Partito comunista italiano, entrando a far parte della Segreteria dei « Comitati popolari antifascisti » e dirigendo tale movimento nella regione parigina. Dal 1938 fu amministratore del giornale antifascista all’estero La Voce degli Italiani. Arrestato dalla polizia francese nel 1940, fu deportato in campo di concentramento, donde riuscì a evadere prima dell’arrivo dei tedeschi. Continuando l’attività clandestina antifascista, nel 1942 cadde in mano della polizia italiana, che lo deportò à Ventotene.

Liberato alla caduta del fascismo, dopo I’8.9.1943 fu tra gli organizzatori della Resistenza, inquadrato nella divisione garibaldina « Nannetti », operante nel Bellunese. Nuovamente arrestato, fu liberato dai partigiani.

Dopo la Liberazione venne eletto vicepresidente della Provincia di Belluno. Fu anche direttore del periodico[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 114

Brano: [...]a far parte del Comitato centrale e delTUfficio politico del partito. Nel 1934 partecipò alle trattative e alla stipula del patto d’unità d'azione tra comunisti e socialisti.

Accorso tra i primi a combattere in Spagna, con il nome di Mario Nicoietti divenne commissario politico della XI e poi della XII Brigata Internazionale. Ferito nella battaglia di Guadalajara, trascorse la convalescenza in Francia, dove assunse la direzione del quotidiano La Voce degli Italiani. Appena guarito, riprese il posto di combattimento in Spagna.

Alla fine della guerra civile, rientrato in Francia, riprese a occuparsi della « Voce degli Italiani » sino a quando, con lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939, il foglio fu soppresso dalle autorità francesi.

Arrestato il 10.2.1941, fu trattenuto per un breve periodo in carcere dai tedeschi, poi consegnato alle autorità italiane che lo inviarono prima al carcere di Lucera e, il 24.9.1941, a Ventotene.

Rilasciato dopo la caduta del fascismo, nella seconda metà dell’agosto 1943 venne nominato dal governo Badoglio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 127

Brano: [...]oria del cristianesimo.

Attivo antifascista, militante comunista dal 1927, dal 1928 al 1945

visse come emigrato politico in Francia, Belgio, Spagna e Stati Uniti, rientrando di tanto in tanto clandestinamente in Italia per svolgervi missioni di partito. Docente presso istituti universitari americani tra il 1929 e il 1932, si occupò successivamente delle edizioni del P.C.I. a Bruxelles. Dal 1937 al 1939 è stato redattore capo del quotidiano La Voce degli Italiani (v.) a Parigi e, dal 1939 al 1944, direttore de\VUnità del Popolo (v.) a New York. Dal

1941 al 1944 ha anche insegnato presso la « Jefferson School » di New York. Rientrato in Italia subito dopo la Liberazione, dal 1945 al

1947 diresse la Casa editrice del P.C.I. « l’Unità ».

Ambasciatore italiano a Varsavia dal 1947 al 1948, eletto senatore per la circoscrizione del Lazio nel 1953, rieletto nel 1958, ha fatto parte della VI Commissione Istruzione e Belle Arti. Membro del Consiglio mondiale dei partigiani della pace dal 1949 al 1954.

Membro del Comitato centrale del suo partito da[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 463

Brano: [...] a morte e fucilato pochi giorni dopo.

Gaddi, Giuseppe

N. a Trieste 1*1.9.1909; operaio elettricista. Militante nella Gioventù comunista e poi nel Partito comunista, attivo antifascista, nel 1928 fu condannato dal Tribunale speciale a

10 anni e 5 mesi di reclusione che trascorse a Civitavecchia (v.). Liberato nel 1932 dopo un’amnistia, riuscì a raggiungere la Francia. Qui operò nell’emigrazione antifascista e fu redattore del quotidiano La Voce degli Italiani. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, invasa la Francia dai tedeschi, fu da questi arrestato, consegnato alla polizia fascista e tradotto in Italia.

Dopo 1*8.9.1943 ha preso parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza, tra gli organizzatori del movimento partigiano, soprattutto nel Veneto. Catturato e inviato in un campo di concentramento in Germania, riuscì a fuggirne e a rientrare in Italia, riprendendo così il suo posto di lotta nelle file delle Brigate Garibaldi. Per il suo contributo alla Guerra di liberazione è stato decorato di medaglia d’argento al valor mi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 19

Brano: Napoli

Manifestazione fascista a Napoli in occasione dell'arrivo di Hitler (1938)

Dopo il 193637 il gruppo che seguiva il filosofo napoletano si trovò in una posizione di più netta critica al fascismo. Croce stesso redasse un appello contro l’alleanza conclusa tra il governo di Mussolini e Hitler. L’appello venne pubblicato, senza indicazioni di provenienza, dal quotidiano antifascista di Parigi « La Voce degli Italiani », allora diretto da Giuseppe Di Vittorio.

Se in casa Croce si incontravano liberali e comunisti, nella libreria Guida si leggevano i giornali provenienti dalla Francia, al Caffè Gambrinus e al Bar Vacca, nella Villa Comunale, si ritrovavano, tra gli altri, Del Secolo, Antonio Romano, Francesco Ranieri, l’ingegnere De Ritis, l’armatore Mazzella e altri dichiarati antifascisti.

Tra il 1942 e il 1943 anche un gruppo di liberali si schierò con più decisione contro il regime, collegandosi al centro del Partito liberale attivo a Roma e dando inizio a una propria attività politica.

A Caste[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La Voce degli Italiani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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