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Il segmento testuale La VII è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 11Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 172

Brano: [...]una unità tedesca in transito sulla IvreaCastellamonte e inflisse al nemico dure perdite. Il 19 settembre, dopo breve scontro, 23 alpini del presidio fascista di Borgofranco si arresero ai garibaldini e ai giellisti.

I mesi dall’ottobre 1944 al gennaio

1945 furono caratterizzati da forti attacchi e rastrellamenti nazifascisti, ai quali i partigiani potevano opporre solo fulminei colpi di mano a posti di blocco e a gruppi di nemici isolati. La VII Divisione Garibaldi, investita dai rastrellamenti invernali, dovette passare nel Biellese e subì la perdita dell'intero

I partigiani entrano a Ivrea liberata (26.4.1945)

suo Comando, i cui componenti, catturati nella notte del 29 gennaio nella frazione Aiace di Donato, furono tutti fucilati (si veda la voce Fillak).

Nonostante quel duro colpo, la VII Divisione resse bene, in collaborazione con le Brigate biellesi, ai combattimenti difensivi e offensivi del febbraio 1945. II 18 di quel mese un’azione combinata di tali forze al Castello di Masino portò, dopo breve scontro, alla cattura di un reparto fascista del Battaglione « Bir EI Gobi »; il 28, i giellisti attaccarono la caserma della Guardia di finanza di Ivrea, catturandone gli occupanti.

Da quel momento le azioni offensive aumentarono di giorno in giorno: il 18 marzo, a Chiaverano fu tesa un’imboscata ai reparti della Brigata Nera « Ettore Muti »; il 23, un autotrasporto tedesco ve[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 148

Brano: [...] assalto diretto su Napoli ».

Le forze alleate in campo

Per l’esecuzione dell’operazione Husky il generale Eisenhower mantenne quasi intatto il dispositivo di comando che era stato istituito per la conquista dell’Africa del Nord. Egli riservò a se stesso il controllo supremo delle operazioni, ma lasciò che la direzione effettiva fosse esercitata dal generale Alexander (v.) come capo del 15° Gruppo di armate. Questo Gruppo era costituito dalla VII Armata americana comandata dal generale Patton e dalI’VIII Armata anglocanadese comandata dal generale Montgomery (v.)'.

La VII Armata comprendeva: il 2° Corpo d’armata americano con 3 divisioni di fanteria, 1 divisione corazzata, 1 divisione aerotrasportabile e 3 battaglioni di rangers; il 10° Corpo d’armata inglese con 2 divisioni di fanteria; e infine 1 divisione di fanteria americana.

L’VIII Armata comprendeva: il 13° Corpo d’armata, con 2 divisioni di fanteria; il 30° Corpo d’armata, con

1 divisione di fanteria inglese, 1 divisione di fanteria canadese, 1 divisione corazzata, 1 divisione aerotrasportabile, 1 brigata maltese e 3 battaglioni di commandos.

Ambedue le Armate avevano inoltre divisioni di rise[...]

[...]be facilitato l’atterraggio dei paracadutisti e degli alianti. Poi, verso le prime ore del giorno, la luna sarebbe calata e l'oscurità sopravvenuta avrebbe permesso alla flotta di sbarco di avvicinarsi alle spiagge senza essere vista.

Quanto alle località dove gli sbarchi sarebbero dovuti avvenire, il piano originariamente concepito dallo stato maggiore inglese stabiliva che IVI II Armata britannica prendesse terra fra Gela e Siracusa, mentre la VII Armata americana sarebbe sbarcata sulla destra e sulla sinistra di Trapani, all'altra estremità dell'isola. Ma il generale Montgomery si oppose immediatamente, facendo osservare ad Alexander che un piano così concepito presupponeva una debole resistenza da parte degli italotedeschi, opinione secondo lui gravemente errata: in Tunisia, dove si stava ancora combattendo, i tedeschi e anche gli italiani lottavano con energia e questo, a suo parere, sarebbe avvenuto anche in Sicilia.



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 377

Brano: [...] Toscana, alcune brigate dell’Emilia e della Liguria e altre della Lombardia, ci furono formazioni per le quali la dipendenza si esauriva sul piano militare,,e quindi risultava unicamente un legame con il Comando G.L., spesso anche questo di natura alquanto precaria e sommaria.

La Divisione « Piacenza », ad esempio, aveva nel proprio comandante, Fausto Cossu, un fervente monarchico e presentava caratteristiche accentuatamente « apartitiche ». La VII Divisione alpina della zona di Ivrea era al comando di un democristiano, Felice Mautino [Monti), sebbene avesse per commissario politico un « azionista » militante, Ali miro Pelizzari. Così la brigata « Rosselli » della Lucchesia non poteva dirsi di osservanza politica « azionista », e anche la III Divisione Ligure, benché i suoi comandanti fossero in genere del Partito d'Azione, rivelava una composizione politica assai eterogenea. Del resto, nelle stesse unità G.L. cuneesi, certo fra le più politicizzate in senso « azionistico » dell'intero complesso G.L., parecchi comandanti di brigata non [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La VII, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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