Brano: Internazionale, Terza
/ Congresso della III Internazionale
Il Partito comunista bolscevico, da parte sua, convocò a Mosca, il 5.3. 1919, un congresso in cui veniva creata la III Internazionale.
La vittoria della Rivoluzione sovietica in Russia aveva entusiasmato il proletariato di tutti i paesi, provocando dovunque un’ondata di lotte e di agitazioni che, in alcuni casi, erano arrivate fino all'insurrezione. Nel 1918 si erano costituiti i partiti comunisti in Germania, Austria, Ungheria, Polonia, Grecia, Olanda, Finlandia, Argentina. La fondazione di una nuova Internazionale era ormai una necessità.
Nel gennaio 1919 si era tenuta a Mosca, sotto la direzione di Lenin, una conferenza cui avevano partecipato i rappresentanti dei partiti comunisti di Russia, Ungheri[...]
[...]Polonia, Austria, Lettonia, Finlandia, la Federazione rivoluzionaria socialdemocratica balcanica (cioè la sinistra bulgara e quella romena)^ e il Partito socialista operaio statunitense. In tale conferenza era stato elaborato un progetto di piattaforma per la futura Internazionale e i comunisti erano stati invitati a condurre la lotta contro i socialdemocratici dei rispettivi paesi, unificando i gruppi di sinistra.
Al congresso costitutivo della III Internazionale furono presenti 52 delegati di 35 partiti e gruppi, provenienti da 30 paesi. Parteciparono anche alcuni rappresentanti dei partiti socialdemocratici di Svezia, Norvegia, Stati Uniti, Svizzera (il partito svizzero doveva di lì a poco uscire dalla II Internazionale), la Federazione rivoluzionaria socialdemocratica balcanica, l’ala sinistra zimmerwaldiana del Partito socialista francese. Tra i bolscevichi erano presenti, oltre a Lenin, Trotzkij, Zi novi ev, Stalin, Bucharin, Cicerin. Lo Spartakusbund tedesco venne rappresentato da Albert (Eberlein); il Partito comunista ungherese,[...]
[...]mente e in modo organico. Guardiamo che spettacolo dà la Conferenza di Berna. È necessario opporci a questi impotenti con piena convinzione. La miseria intellettuale traspare da ogni riga della risoluzione di Berna. Essi non hanno neanche avuto il coraggio di dire quello che pensavano. Noi abbiamo dei motivi per proclamare coraggiosamente quello che pensiamo ».
I delegati votarono all’unanimità, con 5 astensioni, per la creazione immediata della III Internazionale, e in essa la sinistra zimmerwaldiana si sciolse.
II Congresso approvò la relazione di Lenin sulla democrazia borghese e la dittatura del proletariato, in cui si sottolineava come, nelle condizioni di impetuosa ascesa del movimento operaio, il voler limitare la lotta di classe nell’ambito della democrazia borghese e non spingerla sino alla conquista del potere avrebbe significato fare il gioco della reazione. A conclusione dei lavori fu redatto un Manifesto comunista, rivolto al proletariato di tutto il mondo, in cui si chiariva il ruolo fondamentale dei soviet, come strumen[...]
[...]hé finalmente lo Stato si estingue e non vi è più distinzione di classe ».
Si chiamava a lottare contro i partiti socialisti passati al servizio dello Stato borghese e contro il « nebuloso, mutevole e indeciso centro socialista, che cerca attualmente di far rivivere la II Internazionale. [...] La lotta contro il centro socialista è una condizione necessaria per una vittoriosa lotta contro l’imperialismo ».
Il manifesto concludeva infine: « La III Internazionale è l’Internazionale dell’aperta azione di classe, della realizzazione rivoluzionaria, è l’Internazionale dei fatti. La
Il tavolo della presidenza al congresso di fondazione della Terza Internazionale. Da sinistra verso destra: Hugo Eberlein, V.l. Lenin, Fritz Platten (Mosca, 5.3.1919)