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Il segmento testuale La Gazzetta è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 12 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 30

Brano: [...]promuovere indagini nei suoi confronti ed egli venne perfino implicato in accuse di spionaggio. Non meno clamorose furono le sue incursioni nel mondo della stampa: dopo aver finanziato la trasformazione del foglio nazionalista L’idea nazionale di Ernesto Corradini da settimanale in quotidiano, Bondi entrò in possesso di 2.200 azioni della società editrice de II Secolo e della collaterale catena di pubblicazioni comprendente Il Secolo Illustrato, La Gazzetta dello Sport e La Gazzetta Agricola. Egli acquistò inoltre una serie di periodici economici come La Finanza italiana, L’Economista d’Italia, La vita industriale, Il Credito, Il Sole, Lo Stato economico.

Nel 1919 si fece eleggere alla Camera, per il collegio di Livorno, in una lista di radicali ed ex combattenti (ma entrerà poi a far parte del Gruppo socialista autonomo). Nello stesso anno entrò nel Popolo d’Italia, il giornale diretto da Benito Mussolini, e divenne sostenitore di altri organi di stampa legati al fascismo nascente come L’Ardito e II Giornale del Popolo. Alla fine del 1919 Bondi controllava i seguenti[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 64

Brano: [...] nel 1936 fu nuovamente arrestato con un gruppo di comunisti friulani, ma al processo fu assolto per mancanza di prove.

Negri, Ines

N. a Savona I’8.10.1916, uccisa dai fascisti il 16.8.1944.

Giovane antifascista, militante nei Gruppi di difesa della donna e staffetta partigiana, cadde in mano al nemico. Lungamente torturata, venne infine condannata a morte « per avere incitato alla diserzione diversi soldati della Divisione San Marco » [La Gazzetta di Savona,

25.5.1945, n. 1).

Il suo nome venne dato a una Brigata garibaldina, operante nel Savonese.

Negrtn, Juan

N. a Tenerife (Canarie) nel 1887, m. a Parigi nel 1956; docente universitario e uomo politico spagnolo. Laureatosi in medicina ottenne, ancor giovane, la cattedra di Fisiologia all’Università della Laguna (Canarie), poi a Madrid. Schierato con le forze progressiste spagnole, nel 1931 fu tra i firmatari della protesta per l'attacco della polizia contro gli studenti della Facoltà di San Carlo a Madrid. Dopo la rivoluzione antimonarchica del 1931 e la proclamazione della[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 53

Brano: [...]erra e pluridecorato al valore godeva fama anche per ciò che riguardava la sua attività politica e parlamentare, di uomo equilibrato, nonché di buon giornalista. Il suo impegno al giornale non provocò mutamenti ». [La Nazione nei suoi cento anni 18591959, cit.).

Nel 1932 Guglielmotti lasciò il giornale «per assumere la carica di segretario nazionale del Sindacato Giornalisti e il suo posto fu preso da Maffio Maffii, che era stato direttore de La Gazzetta del Popolo e del « Corriere della Sera ». Sotto la sua direzione, il quotidiano si mantenne allineato alle direttive del regime, in tutte le tragiche vicende che si susseguirono, dalla guerra di Etiopia all’intervento in Spagna e all’entrata dell’Italia nella Seconda guerra mondiale. Tuttavia in quegli stessi anni, a « La Nazione » come nelle redazioni di altri giornali fascisti vennero a trovarsi, accanto a intransigenti funzionari del regime, fascisti « tiepidi » e anche qualche giornalista che non aveva la tessera del fascio.

Una significativa testimonianza del clima allora esistente a [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 795

Brano: [...]eve. Almeno finché non si sia data loro una civiltà. [...] Non cediamo ai sentimentalismi. Del resto, non occorre un intuito psicologico freudiano per avvedersi che un Indigeno ama il bianco solo in quanto lo teme o in quanto lo ritiene infinitamente superiore a sé. Niente indulgenze, niente amorazzi. [...] Il bianco comandi ».

Dal 1936 al 1943 fece carriera collaborando ai principali quotidiani dell’epoca (« La Stampa », « Il Messaggero », « La Gazzetta del Popo

lo », « Il Corriere della Sera ») e portando quindi il suo contributo a ingannare la parte meno avveduta sulla realtà delle guerre fasciste. La sua cortigianeria nei confronti di Mussolini resterà famosa:

Nell'articolo Mussolini e noi, pubblicato sulla rivista Meridiani, ecco come Montanelli descrisse i suoi sentimenti verso il duce: « ... Parlarne non ci è facile, tenuti tra l'ansia di piacergli e il dubbio di esserne disprezzati. [...] Ma quando come uomini ci formammo, Lui era già un mito lontano, il secolo gli apparteneva, ed anche noi eravamo roba Sua, tutti. [...] Oggi Eg[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 713

Brano: [...] En

rico Ursic, quest'ultimo però ferito leggermente, ed un altro ». All’indomani di quel fatto, venne effettuato a Gusciola un nuovo rastrellamento, che portò alla cattura di numerosi giovani, tra i quali Ultimo Martelli. Il 31 dicembre questi veniva condannato alla pena di morte insieme a Carlo Tincani (altro renitente, catturato il 24 dicembre) dal Tribunale straordinario militare sotto la falsa imputazione di aver ucciso il brigadiere.

La Gazzetta deH’Emilia del 2.1.1944 pubblicò il seguente comunicato: « Il Tribunale Militare Straordinario, riunitosi d’urgenza nel pomeriggio di venerdì 31 dicembre, ha pronunciato la sentenza di condanna capitale nei confronti di due giovani renitenti di leva, tali Carlo Tincani e Ultimo Martelli, entrambi di Gusciola (Montefiorino), rei di omicidio nella persona di un brigadiere, fatto avvenuto la mattina del 23 dicembre 1943. L'esecuzione è avvenuta ieri mattina all’alba ».

In realtà i due poveri giovani non avevano nulla a che fare con l’uccisione del carabiniere, e al massimo potevano essere con[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 470

Brano: [...]ano, all’inaugurazione del monumento per i caduti di Mentana. In quella stessa epoca allacciò i primi contatti con gli internazionalisti, quindi iniziò l’attività politica a Vercelli, collaborando all’« Operaio » (1883), al « Libero Operaio » e all’« Avanti! » (1884). Nel 1885 fondò La Boje e, data la sua adesione al movimento anarchico, tenne numerose conferenze nel Biellese, in Valsesia e nel Monferrato.

Trasferitosi a Torino, collaborò a « La Gazzetta operaia » (1887) di

Autocolonna della Brigata * Stamm » bloccata dai partigiani alle porte di Busto Arsizio. Ufficiali tedeschi parlamentano con esponenti della Resistenza locale (25.4.1945)

470



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 287

Brano: [...]i.

9.7: Viene dichiarata dai fascisti l’incompatibilità tra iscrizione al Fascio e appartenenza all’Azione Cattolica.

2.9: La contesa tra fascisti e cattolici militanti si chiude con un accordo: il governo riconosce l’Azione Cattolica e viene abrogata la precedente dichiarazione di « incompatibilità ».

7.9: 30.000 giovani avanguardisti di tutta Italia, portati a Roma per prendere parte al Campo DUX, sfilano davanti a Mussolini.

8.10: La Gazzetta Ufficiale pubblica

il decreto relativo al giuramento di fedeltà al fascismo imposto ai docenti universitari: 1.200 professori giurano; 13 si rifiutano e perdono la cattedra.

25.10: Parlando a Napoli, Mussolini lancia lo slogan « Andare verso

il popolo». Si accentua la politica tendente alla revisione del Trattato di Versailles.

7.11: Iniziano i lavori per la bonifica dell’Agro Pontino.

29.11: Arnaldo Mussolini inaugura a Milano la « Scuola di mistica fascista ».

7.12: Achille Starace è nominato segretario del partito.

31.12: Bilancio di attività del Tribunale speciale nel[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 48

Brano: [...]onazisti del SudAfrica; infine in La guerra d’Abissinia, 193541 (Milano, 1965) ha tracciato per la prima volta un panorama dell'aggressione fascista all’Etiopia documentandosi anche negli archivi abissini.

Nei primi anni dopo la Liberazione è stato redattore dei settimanali socialisti di Novara e Vercelli II Lavoratore e La Risaia, nonché collaboratore di Elio Vittorini alla rivista Politecnico. Attualmente è redattore del quotidiano torinese La Gazzetta del Popolo.

M.Gl.

Delcroix, Carlo

N. a Firenze nel 1896. Interventista, prese parte alla prima guerra mondiale come volontario nei bersaglieri. Nel marzo 1917 rimase vìttima di un incidente che lo privò della vista e di entrambe le braccia. Grande invalido, entrato nella vita politica nel primo dopoguerra e fervido sostenitore del fascismo, deputato fascista dal 1924 al 1934, dal 1924 al 1943 fu presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra. Negli anni della dittatura svolse principalmente il ruolo di propagandista del regime, e i fascisti seppero sfruttarne ba[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 18

Brano: [...]ati attuati i più urgenti provvedimenti, quando la Brigata « Canale » dovette rintuzzare un estremo tentativo di tedeschi e fascisti provenienti da Bra, inteso alla riconquista della città appena perduta; tentativo che, per il valore e la perizia degli uomini della « Canale », si risolse per i nazifascisti in un sanguinoso fallimento.

I giornalisti Deodato Foà e Giulio Crosti, che già facevano parte delle formazioni partigiane, diedero vita a La Gazzetta Piemontese, il primo giornale libero in una « zona libera » del Piemonte. Nel frattempo le formazioni militari fasciste, galvanizzate dai successi conseguiti dai tedeschi su alcuni fronti di guerra, avevano ripreso l’offensiva contro le formazioni partigiane operanti in Piemonte, offensiva che — secondo i loro piani — si sarebbe dovuta concludere con l’annientamento di ogni focolaio di ribellione. Riconquistata Domodossola, i fascisti si concentrarono in forze verso Bra e Torino, poi fecero pervenire il loro ultimatum ai difensori di Alba: « Sgomberate Alba o vi annienteremo ». Il Comando par[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 465

Brano: Secolo, Il

ni successivi la stampa della Sinistra costituzionale e dei gruppi democratici legalitari, fu senza dubbio il 1875 che vide, soprattutto a Milano, da un lato la creazione di nuove imprese pubblicistiche, dall’altro importanti mutamenti editoriali. In questo quadro rientrò la fusione, portata a termine in aprile dal Sonzogno, de La Gazzetta di Milano (giornale che aveva condotto accese campagne contro Cammini' strazione municipale moderata) con “Il Secolo”. Le dimensioni tecniche e organizzative del quotidiano divennero sempre più avanzate sotto la direzione di Ernesto Teodoro Moneta, uomo di limitata esperienza specifica ma di indubbia capacita amministrativa e, quel che più conta, dotato di un sentimento pacifista così profondo da non poter rimanere senza eco nella coscienza democratica della piccola borghesia e dell'elemento operaio lombardo; e grazie alla versatilità di Carlo Romussi, artefice della cronaca cittadina del gio[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La Gazzetta, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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