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Il segmento testuale La Costituente è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 695

Brano: [...] rinnovamento delle strutture dello Stato da porsi ora sotto il presidio delle masse lavoratrici. Ma nello stesso tempo, in quanto atto e fatto essenzialmente dei lavoratori, la lotta antifascista mirò alla riaffermazione di quanto la dittatura aveva loro sottratto sul piano economico e sociale, nonché al riconoscimento delle nuove rivendicazioni di classe nel frattempo maturate nel

le coscienze attraverso al moto progressivo dell’umanità.

La Costituente

L'antifascismo fu dunque diretto contemporaneamente alla liberazione nazionale e sociale degli italiani. E questa sua doppia ispirazione resse anche la Guerra di liberazione contro l'invasione tedesca e poi, dopo la vittoria, l'opera grandiosa di ricostruzione del paese, per la cui realizzazione si rendeva necessaria, a riconoscimento unanime, la continuità della più stretta collaborazione di tutte le forze democratiche che già aveva portato alla vittoria la Resistenza. Sede naturale del loro incontro, ai firii di questa opera di pace e di civiltà, fu considerata e prescelta una assemblea [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 697

Brano: [...]certezza, salvo la forma repubblicana, che quelli attualmente in vigore sono i vecchi testi, non il nuovo ».

Piero Calamandrei ha scritto, in « Costituzione inattuata »: « La Costituzione è un programma politico di rinnovamento sociale che il popolo italiano ha il diritto di vedere attuato nelle vie legali: questa è la grande conquista, del là quale tutti gli italiani sono debitori alla Resistenza. [...] Qualcuno avrebbe voluto che si desse alla Costituente non solo il compito di ricostruire in forma repubblicana le strutture dello Stato, ma anche quello di deliberare almeno alcune fondamentali riforme di carattere economicosociale, che rappresentassero l’inizio di una trasformazione della società in senso progressivo; avrebbe

voluto cioè che la nuova Costituzione dovesse essere non semplicemente organizzativa dei congegni del governo (dello Statoapparato) ma anche ordinativa (dello Statocomunità). Ma quest’idea non fu accolta; o per dir meglio fu accolta a metà, per dare ai suoi sostenitori l’illusione che non fosse stata respinta del tutto.[...]

[...] legalitari della democrazia parlamentare. Così come già fu osservato, per compensare le forze di sinistra di una rivoluzione mancata, le forze di destra non si opposero ad accogliere nella Costituzione una rivoluzione promessa.

[...] Vi è nella Costituzione una lacuna ancora più grave: quella che si riferisce alle leggi sociali. Questa è la discordanza più angosciosa e più tragica fra le sopravvivenze del passato e le promesse dell’avvenire. La Costituente non potè portare a compimento entro i termini prefissi tutti i suoi lavori: non potè neanche affrontare quelle prime riforme sociali su cui allora tutti parevano concordi, la riforma agraria, la riforma industriale, la riforma tributaria, il pane per tutti, la dignità per tutti. Allora ci si mise d’accordo per fare almeno un programma, per* fissare una serie di propositi e di impegni; accanto ai diritti politici, si iscrissero nella Costituzione i diritti sociali ed economici ».

Paimiro Togliatti, nel suo rapporto al VI Congresso del P.C.I. (gennaio 1948), parlando della debolezza del movi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 698

Brano: [...]tituzione reale di un Paese consiste soh tanto nei rapporti effettivi delle forze in esso operanti; le Costituzioni scritte hanno valore e durata solo quando sono l’esatta espressione dei rapporti reali esistenti tra le forze del Paese; ecco i principi fondamentali che voi vorrete ricordare A considerazioni analoghe era giunto Carlo Marx analizzando ne "Le lotte di classe in Francia ” le vicende della Costituzione repubblicanà francese del 1848. La Costituente era stata eletta quando era ancora vivo lo slancio rivoluzionario del febbraio, e se anche il fervore democratico s’era attenuato durante il periodo dei suoi lavori, com'è accaduto aMa Costituente italiana, tuttavia la Costituzione rimaneva pur sempre la più avanzata di quei tempi. Ma l'Assemblea nazionale eletta dopo l'entrata in vigore della Costituzione, aveva segnato un ritorno offensivo dei ceti conservatori e non si era sentita affatto vincolata dalla Costituzione. [...]

Abbiamo avuto in Italia lo stesso arretramento dalla Resistenza alla Costituente, dalla Costituente al Parlamento [...]

[...] democratico s’era attenuato durante il periodo dei suoi lavori, com'è accaduto aMa Costituente italiana, tuttavia la Costituzione rimaneva pur sempre la più avanzata di quei tempi. Ma l'Assemblea nazionale eletta dopo l'entrata in vigore della Costituzione, aveva segnato un ritorno offensivo dei ceti conservatori e non si era sentita affatto vincolata dalla Costituzione. [...]

Abbiamo avuto in Italia lo stesso arretramento dalla Resistenza alla Costituente, dalla Costituente al Parlamento successivo. \ rapporti di forza del 1948 non erano quelli del 1945 e nemmeno quelli del 1946. Alla Costituzione scritta è venuta sostituendosi una Costituzione di fatto assai diversa. Dobbiamo concludere che, mutato II rapporto delle forze, la Costituzione non serve più a nulla? Certo, è vero quello che Marx e Lassalle ci insegnano: se non si muta quel rapporto di forza, I testi costituzionali servono a poco. Sotto questo profilo sarebbe, peggio

che ingenuo, colpevole, considerare la Costituzione come una conquista definitiva. Ma sarebbe anche peggio che erroneo, colpevole, s[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 22

Brano: [...] parte dell’Esecutivo.

Nel marzo 1943 venne eletto segretario generale del Partito comunista albanese e, nel luglio dello stesso anno, divenne commissario politico dello stato maggiore dell’Esercito di liberazione nazionale. Il 24.5.1944 fu nominato presidente del Consiglio di liberazione nazionale e comandante supremo delle forze armate. Nell’ottobre, quando il C.L.N. si trasformò in governo provvisorio, Hoxha ne fu confermato presidente.

La Costituente del marzo 1946 lo* elesse capo del governo della Repubblica democratica popolare albanese. Dal 1946 al 1953 è stato anche ministro degli Esteri. Attualmente è leader del Partito Albanese del Lavoro.

Nel dissenso sorto tra l’Unione Sovietica e la Cina dopo il ventesimo Congresso del P.C.U.S. e in seguito alle critiche al periodo di Stalin (v.), si è schierato — insieme al suo partito e al suo paese — decisamente dalla parte della Cina. Egli critica anche aspramente il P.C.I., definendolo un partito revisionista.

Huber, Kurt

N. a Chur (Svizzera) il 24.10.1893, m.a Monaco (Germania) il [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 199

Brano: [...] Mazzarino. Nelle province di Agrigento, Trapani e Palermo il movimento di massa si estese, anche se i risultati continuarono a essere modesti. Al 31.12.1946 la prima Commissione delle terre a Caltanissetta aveva

Occupazione di terre incolte nel Palermitano (secondo dopoguerra)

assegnato a cooperative e leghe 7.180 ettari di terreno incolto o mal coltivato. In Calabria, invasioni di terre si ebbero a Ciro, Melissa, Santa Severina, ecc..

La Costituente della terra

Dopo un grande sciopero unitario nel 1947, che vide per la prima volta, a sostegno di questa lotta, la partecipazione compatta dei lavoratori delle province agricole dell’Italia centrosettentrionale, il Partito comunista, ormai fuori dal governo, decise di coordinare le lotte nelle campagne dando vita alla Costituente della terra. Questa rivendicò la limitazione della proprietà agraria, l’esproprio dei latifondi, il sostegno tecnico e finanziario alla piccola e media proprietà, nonché alla cooperazione.

Negli anni 194849 gli agrari, sostenuti dai governi democristiani, cominciarono a svolgere un’azione concertata tendente a togliere ai contadini le terre conquistate e a soffocare le lotte dei lavoratori agricoli ricorrendo alla Magistratura per l’esecuzione forzosa di disdette agricole, e presentando nel

lo stesso tempo al governo ricorsi e progetti di trasformazione.

Tra il 1948 e il varo della r[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 90

Brano: Repaci, Antonino

Liberazione in Italia”, “Nord e Sud”, è autore di numerosi studi, tra i quali: La Costituente, Quaderni Politici M.U.R.I., Genova, s.d.; Fascismo vecchio e nuovo e altri saggi, Bottega d’Erasmo, Torino, 1954; (coautore con Navone Carlo Enrico) Dio e Popolo, Antologia del Risorgimento e della Resistenza, Bottega d’Erasmo, Torino, 1961 (vincitrice del premio Città di Bologna); Giolitti e Frassati di fronte al fascismo, Bottega d'Erasmo, Torino, 1961; La marcia su Roma: mito e realtà, Canesi, Roma, 1963; Il potere e la piazza, E.S.I., Milano, 1968; Duccio Galimberti e la Resistenza Italiana, Bottega d’Erasmo, Torino, 1971.

Attualmente è magistrato di Cassazione e lavora presso la Cort[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La Costituente, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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