Brano: Il Comando della 121a Brigata “Walter Marcobi” dopo la liberazione di Varese
zio, Gallarate, Saronno, Tradate e Somma Lombardo le operazioni militari si svolsero con sorprendente rapidità, sebbene non mancassero qua e là momentanee difficoltà che i partigiani seppero comunque superare. A Gallarate, un ostacolo duro fu rappresentato dagli avieri del maggiore Visconti, asserragliati nelle scuole Ponti.
Il pericolo più grave era costituito dalla presenza di forti colonne tedesche che si sapeva disposte a tutto. In un primo momento ci furono scontri a fuoco che portarono alla caduta di altri patrioti: a Cardano al Campo caddero Napoleone Ruperto e Pasquale Grossoni; a Samarate, Gaetano Bottini. Poi, vista l’impossibilità sia di marciare su un qualsiasi obiettivo militare che di allontanarsi indisturbati in direzione della Germania, i tedeschi vennero a più miti consigli. Importante fu, alle porte di Busto Arsizio, la resa della colonna guidata dal colonnello Stamm.
Nella zona di Luino invece i tedeschi raggiunsero, sotto scorta partigiana, la Svizzera.
Il territorio varesino (in particolare la fascia costiera del lago Maggiore) fu attraversato in quei giorni dalle formazioni partigiane provenienti dalla provincia di Novara e dirette a Milano. Non mancò quindi il loro contributo per la liberazione di cittadine come Sesto Calende, Vergiate, Somma Lombardo e per costringere alla resa il maggiore Visconti.
L'intera provincia riuscì comunque a liberarsi da sola. Da una parte ciò fu il frutto dell'efficienza raggiunta dall'organizzazione partigiana, ma dall'altra non va sottovalutata la vasta partecipazione popolare intorno alla lotta al nazifascismo, che creò il vuoto fra gli stessi reparti della R.S.I., facendo crollare in loro ogni voglia di combattere. Perciò si può dire che la Resistenza fu il vero battesimo della provincia, un cemento che unì tutti i ceti sociali predisponendoli a una collaborazione che si sperava sincera e duratura per il dopo, per la ricostruzione.
Al termine delle operazioni militari, dopo venti interminabili e duri mesi di sacrificio la Resistenza varesina poteva presentare un bilancio di 2.100 partigiani combattenti, 305 caduti, 900 deportati in Germania, 25 decorati al valor militare.
Antifascisti varesini condannati dal Tribunale speciale (fra parentesi, gli anni e i mesi di condanna inflitti): Federico Zanzi (3 e
9 m.), Giuseppe Colombo (5), Fausto Oggioni (5), Edoardo Braga (5), Umberto Gai
marini (2), Paolo B roggi ni (3 e 10 m.), Luigi Suzzani (6 e 2 m.), Enrico Bonfanti (5), Giovanni Maroni (3 e 10 m.), Antonio Gaggini (5), Gustavo Antognazza (8 e 8 m.), Giuseppe Ossola (5 e 2 m.), Alessandro Maccazzola (1 e 2 m.), Federico Destrieri (1 e 8 m.), Umberto[...]
[...] in Germania, 25 decorati al valor militare.
Antifascisti varesini condannati dal Tribunale speciale (fra parentesi, gli anni e i mesi di condanna inflitti): Federico Zanzi (3 e
9 m.), Giuseppe Colombo (5), Fausto Oggioni (5), Edoardo Braga (5), Umberto Gai
marini (2), Paolo B roggi ni (3 e 10 m.), Luigi Suzzani (6 e 2 m.), Enrico Bonfanti (5), Giovanni Maroni (3 e 10 m.), Antonio Gaggini (5), Gustavo Antognazza (8 e 8 m.), Giuseppe Ossola (5 e 2 m.), Alessandro Maccazzola (1 e 2 m.), Federico Destrieri (1 e 8 m.), Umberto Croci (3), Aldo Ghiringhelli (2), Francesco Bietti (3), Angelo Demolii (4), Pietro Bortolon (4), Carlo Ghiringhelli (3), G. Battista Reggiori (6), Alessandro Reggiori (8), Ettore Zocchi (1), Francesco Carnevali (5 e 8 m.), Giuseppe Banfi (4).
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no, anno 198283, prof. Vigezzi; E. Ducrocchi, Un istituto di credito, una economia, una società: le vicende della Banca di Varese di Depositi e Conti correnti, tesi di laurea, Università Bocconi, anno 1979, prof. De Maddalena; AA.VV., Partito Comunista e Società Varesina, Varese, 1983; P. Macchione (a cura), I congressi del P.C.I. in provincia di Varese, Varese, 1979; G. Grilli, Como e Varese nella storia della Lombardia, Varese, 1968; E. Giacometti, Il dopoguerra e le origini del fascismo nel Gallaratese, tesi di laurea, Università di Milano, anno 1980, prof. Canavero; C.A. Chiurco. Storia della rivoluzione fascista, Vallecchi, Firenze, 1929; FascismoInchiesta socialista sulle gesta dei fascisti in Italia, Milano, 1922; A. Dal PontS. Carolini, L'Italia dissidente e antifascista, La Pietra, Milano, 1980; E. Bassani, Fonti per lo studio della Resistenza nel Varesotto, in “L’insegnamento della storia della Resistenza nelle scuole medie superiori”, Convegno, Varese, 23 maggio 1976; Il S. Martino e la sua battaglia, Varese, 1980; G. Macchi, La 121a Brigata d'assalto Garibaldi “Walter Marcobi", Varese, 1978; Don A. Giussani, Diario clandestino, Milano, 1978; A. De Bortoli, A fronte alta, Varese, 1975; La resistenza in provincia di Varese — Il 1943 —, Varese, 1983.
P.Mac.
Garibaldini della 121a Brigata presso la scuola di via Como in Varese dopo la Liberazione (aprile 1945)
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