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Il segmento testuale K.I.M. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 10 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 550

Brano: [...] rappresentare il partito nella F.G. C.l. era stato chiamato Emilio Sereni (v.) che nel 1937, durante un suo viaggio a Mosca, fu addirittura arrestato e condannato a morte. Potè scampare all’esecuzione, ma venne poi escluso dall'apparato.

Nel 1938, in una relazione ufficiale di Giuseppe Berti, responsabile della nuova segreteria del P.C.d’I., la situazione della gioventù veniva giudicata « molto grave » e Sereni accusato di aver presentato al K.I.M. una situazione della F.G.C.I. ottimistica, « che non corrispondeva alla realtà ».

Secondo Berti, « il solo quadro giovanile che si fa vivo ogni tanto è Aldo (Giosuè Casati) di Milano, che però è legato a degli elementi sospetti e quindi non ce ne possiamo servire [...] si dice che ci siano degli studenti a tendenze genericamente antifasciste, non abbiamo notizie di altro ». E Berti concludeva: « In realtà, bisognerà cominciare ex novo il lavoro per quanto concerne la Federazione giovanile » (P. Spriano, cit., p. 284).

Le successive vicende internazionali, l’invasione della Francia e la [...]

[...]va: « In realtà, bisognerà cominciare ex novo il lavoro per quanto concerne la Federazione giovanile » (P. Spriano, cit., p. 284).

Le successive vicende internazionali, l’invasione della Francia e la diaspora dei superstiti dirigenti dell’emigrazione comunista italiana resero irreversibile il processo di dissoluzione di ciò che restava della F.G.C.I.. Allorché, il 15.5.1943, con

lo scioglimento del Comintern, sparì automaticamente anche il K.I.M., di cui la F.G.C.I. era la Sezione italiana, venne formalizzata un’estinzione che, nei fatti, risaliva a diversi anni prima.

La situazione in Italia

Mentre la F.G.C.I. andava estinguendosi, la situazione italiana era in movimento e ricca di fermenti. Dall’inizio della Seconda guerra mondiale gruppi di giovani operavano autonomamente “fuori” del fascismo e in opposizione al regime (v.

Antifascismo giovanile organizzato). Tra questi non mancavano certo quelli di ispirazione comunista, ma a differenza di altre forze che cercarono subito un’articolazione su scala nazionale, come ad esemp[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 541

Brano: [...]socialista italiana (v.) il 29.1.1921 e formalmente sciolta nel maggio

1943.

Origini

La F.G.C.I. nacque come tale a Firenze, nel primo giorno dei lavori deirvill Congresso della F.G.S.I., per volontà della grande maggioranza dei giovani socialisti ivi presenti come delegati, i quali presero la decisione di staccarsi dal P.S.I. (v. Socialista italiano, Partito) e di legare la loro organizzazione aWInternazionale della gioventù comunista (K.I.M.), quindi al Partito comunista d'Italia (v. Comunista italiano, Partito), cambiando il nome dell'organizzazione stessa.

Ciò avvenne attraverso un voto su una mozione così concepita: « L’VIII Congresso della F.G.S.I. dinnanzi ai risultati del XVI11 Congresso del P.S.I e alla costituzione del Partito comunista d’Italia, Sezione dell’lnternazionale comunista, delibera di ritirare la propria adesione al P.S.I. per aderire, in conformità agli statuti internazionali, al Par

tito comunista d’Italia; dichiara di mutare il nome della propria organizzazione in quel

lo di Federazione giovanile c[...]

[...], Giovanni Beltrametti, Leo Lambertini e Antonino Cassitta (v. Cassitta, Antonio).

Poiché la maggioranza del Comitato centrale era composta di bordighiani, la carica di segretario nazionale della F.G.C.I. venne assunta da Berti (in quel periodo particolarmente legato a Bordiga), mentre la direzione di Avanguardia (v.) rimase nelle mani di Tranquilli (Silone) che già dirigeva questo settimanale dal 1919. A Polano, già membro dell’Esecutivo del K.I.M., rimase tale carica. Quanto alla linea politica fatta propria dalla F.G.C.I. a conclusione del congresso, era quella del Partito comunista fondato pochi giorni prima a Livorno (v. Livorno, Congresso di).

L’azione della F.G.C.I. (1921)

Se a Firenze il settarismo e il rigore dogmatico dei bordighiani avevano avuto facile presa sui delegati (peraltro già selezionati in partenza), alla periferia le cose andarono diversamente e la F.G.C.I. subì un ridimensionamento. Tra gli oltre 53 mila giovani nominalmente rappresentati a Firenze, dopo la riduzione dovuta all’esodo degli “unitari” se ne eb[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 548

Brano: [...].

XI Congresso (1931)

Nell'aprile 1931, subito dopo il IV Congresso del P.C.d’I. svoltosi a Dusseldorf e a Colonia (v.)f ebbe luogo a Zurigo l'XI Congresso della F.G.C.I. (il quarto dalla scissione). Carcerato Secchia proprio alla vigilia di questa assise, la carica di segretario nazionale dei giovani era passata a Luigi Amadesi (v.) che, strettamente legato a Togliatti, già faceva parte della Segreteria della F.G.C.I. e dell'Esecutivo del K.I.M..

Le perdite subite in seguito alla “svolta” non furono recriminate, bensì esaltate come prova della vitalità del partito e dell’esistenza di una diffusa opposizione popolare all’interno del Paese. Venne perciò riconfermata la linea di lotta « rivoluzionaria » senza « transizioni » democratiche, quindi di lotta contro la socialdemocrazia, definita « socialfascismo » (v.) e considerata come il principale nemico del movimento operaio. A Colonia venne proclamata la necessità di condurre una forte azione organizzata « del proletariato diretto dal suo partito e alleato ai contadini poveri » per [...]

[...]iorre Vanni (v.) a 12 anni di reclusione per « tentativo di insurrezione armata ». Date le reali condizioni del Paese, cercare di applicare la linea di lotta “rivoluzionaria” uscita dal Congresso di Colonia era puro velleitarismo, per di più in contraddizione con la parola d'ordine di entrare nelle organizzazioni di massa fasciste, sia pure al fine di “disgregarle” daH’interno.

Dopo sei mesi trascorsi a Mosca come delegato italiano in seno al K.I.M., all’inizio del 1932 Pajetta venne richiamato a Parigi per assumere la responsabilità di segretario nazionale della F.G.C.I., ma alla fine dello stesso anno, per decisione di Togliatti, fu bruscamente sostituito da Davide Maggioni (v.), un giovane ex tipografo milanese che, sotto il nome di “Marcucci”, aveva lungamente lavorato nell’America Latina per conto della Internazionale giovanile. Il provvedimento fu una conseguenza delle critiche rivolte dal Comintern al gruppo dirigente

548



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 549

Brano: [...]cattolici, i liberali, insomma con tutte le forze disposte a unirsi contro il fascismo.

Il VII Congresso deH'Internazionale (luglio 1935) confermò definitivamente tale orientamento già emerso nel XIII Plenum (dicembre 1933) e collaudato in Francia con il successo del Fronte popolare (v.). Alla testa della F.G.C.I. in questa nuova fase fu posto come segretario Agostino Novella e, quando l’anno successivo questi fu chiamato a lavorare presso il K.I.M., gli subentrò Celeste Negarviìle (v.). Per tradurre la nuova linea politica nella situazione interna italiana dominata dal totalitarismo fascista, bisognava stabilire un contatto con la gioventù irreggimentata nelle organizza

zioni paramilitari, universitarie, ricreative e sindacali fasciste.

A partire dal 1936 il clima politico italiano sembrava favorire la “controsvolta”: anche se la conquista dell'Etiopia (v.) aveva portato all’apice il prestigio di Mussolini, l'intervento fascista in Spagna e l’alleanza con la Germania nazista nel secondo semestre del 1936 destavano diffuse inquietu[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 547

Brano: [...]o e Secchia criticavano la « eccessiva fiducia nella legalità costituzionale » dimostrata dal nuovo gruppo dirigente del P.C.d’I. (GramsciTascaTogliatti) e, nel 1926, essi videro nella drastica involuzione totalitaria del governo fascista la piena conferma della validità del loro giudizio.

Nel novembre 1926 Longo sfuggì all’arresto grazie al fatto che si trovava a Mosca, essendo stato designato rappresentante della F.G.C.I. nell’Esecutivo del K.I.M., mentre Secchia era in patria e, avendo finito da poco di scontare 10 mesi di carcere, non esitò a passare nella clandestinità. All’indomani dell’entrata in vigore delle Leggi eccezionali i due si trovarono a condurre insieme la lotta alla testa dell'organizzazione giovanile: Longo si stabilì a Parigi, come responsabile del Centro estero della F.G.C.I., mentre Secchia rimase in Italia divenendo il principale organizzatore della rete clandestina della Federazione giovanile (di cui Dozza era sempre ufficialmente il segretario). Viaggiando da una città all’altra sotto lo pseudonimo di Botte (dal[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 545

Brano: [...]. Nel maggio egli rappresentò (insieme al segretario nazionale Dozza) la F.G.C.I. nel convegno segreto del P.C.d'I. svoltosi a Como e parlando a nome dell’organizzazione, si schierò con Togliatti (v.), prendendo per la prima volta le distanze da Bordiga che, in disaccordo con l’Internazionale, se ne era rimasto a Napoli. Ormai passato nella corrente di “centro”, nel giugno Longo venne inviato a Mosca a rappresentare la F.G.C.I. nel Congresso del K.I.M. e anche in questa occasione sostenne la linea di Gramsci, di cui si fece poi portatore fra i giovani al rientro in patria.

Durante la temporanea crisi della dittatura fascista seguita alla scoperta dell’assassinio di Giacomo Matteotti (v.), nell’estate 1924 si ebbe in Italia un’effimera ripresa politica che permise ai giovani co

Luigi Polano negli anni Venti

munisti di applicare con successo la nuova tattica di “fronte unico”. “Avanguardia” raggiunse in quei mesi una tiratura di 15.00018.000 copie e la F.G.C.I. prese varie iniziative, in campo sia politico che sindacale. Significativ[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 544

Brano: [...]onsistenza delle accuse, Bordiga, Berti, Dozza e gli altri coimputati in quel processo vennero prosciolti, mentre Longo sarà liberato solo nel febbraio 1924. Nel frattempo le organizzazioni, decapitate e colpite nei gangli vitali, avevano perduto gran parte della loro capacità operativa e degli iscritti.

In novembre, appena uscito dal carcere, Berti fu chiamato a svolgere attività in campo internazionale come membro del Comitato esecutivo del K.I.M. e la carica di segretario nazionale della F.G.C.I. venne affidata a Dozza (che la terrà formalmente fino al 1927). A più diretto contatto con l’Internazionale, nel dicembre 1923 Berti passò alla “destra” capeggiata da Tasca e successivamente si avvicinò a Gramsci. Dato che per evitare i rigori polizieschi la nuova versione di “Avanguardia” si presentava in forma apartitica e meno agitatoria, su consiglio di Gramsci Berti venne anche incaricato di dare vita, con altri, a una rivista criptocomunista intitolata Cultura e destinata a svolgere tra i quadri giovanili la funzione ideologica preceden[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 542

Brano: [...]ntù Comunista Italiana/Organo della Federazione Giovanile Comunista Italiana/Sezione dell'Internazionale Giovanile » e riportava l’elenco dei redattori (Giuseppe Berti, Gino De Marchi e Luigi Polano), dei collaboratori (Luigi Longo, Mario Montagnana (v.), Romeo Mangano, Antonio Cassitta, Vera Rossa, Edoardo D’Onofrio (v.)f Lidio Ettorre), nonché del direttore Secondino Tranquilli.

Nello stesso numero era riportato l’appello dell’Esecutivo del K.I.M. rivolto a tutte le Sezioni Giovanili Italiane a staccarsi dal P.S.I., « nel cui seno si annidano i riformisti traditori della rivoluzione ». E si poneva una rigorosa alternativa: « O nell’lnternazionale Giovanile con il Partito Comunista o contro di essa [...] L’organizzazio

« Avanguardia » n. 13 del 27.3.1921 con un. incita alla guerriglia contro i fascisti

ne socialista rivoluzionaria della Federazione Giovanile Italiana proseguirà Indisturbata come Federazione Giovanile Comunista per la sua chiara strada verso il ComuniSmo ».

Nella primavera del 1921 i giovani comunisti, quantunqu[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 535

Brano: [...]eduti, sposarono donne russe e si costituirono nella nuova patria una famiglia, integrandosi economicamente e politicamente nella società che li ospitava e dalla quale, peraltro, anche volendolo, difficilmente avrebbero potuto in quegli anni staccarsi.

Meno numeroso e qualitativamente più selezionato era il gruppo degli italiani che lavoravano presso gli apparati del Comintern e delle varie organizzazioni internazionali a questo collegate: il K.I.M. (Gioventù comunista), il M.O.P.R. (v. Soccorso Rosso), il Profintern (Sindacati rossi), il Krestintern (Internazionale dei contadini) e, dall’autunno 1937, anche Radio Mosca (v. Radio clandestine). Salvo poche ec

cezioni, dal 1926 al 194345, in epoche diverse e svolgendo compiti di vario livello, tutti i dirigenti del P.C. d’I. appartenenti al Centro estero (complessivamente un centinaio di persone, se si comprendono anche i collaboratori) fecero parte per periodi più o meno lunghi dell’uno o dell 'altro organismo tra quelli sopra menzionati.

Oltre a Paimiro Togliatti, divenuta secondo [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 359

Brano: [...]ava la gente ». (Cfr. « Avanti o popolo, ma con giudizio », intervista rilasciata a Domenico Campana su II Giorno del 31.1.1982, pag. 3).

L’università del carcere

Nel 1931 espatriò clandestinamente in Francia e partecipò al IV Congresso del P.C.I. a Colonia, in rappresentanza dei giovani comunisti. Fu quindi designato segretario della F.G.C.I., responsabile del periodico Avanguardia (v.) e rappresentante della Federazione stessa in seno al K.I.M., l’organizzazione giovanile comunista internazionale. In tale veste fece il suo primo viaggio a Mosca (1931).

Funzionario presso il Centro del partito all'estero, da Parigi compì diverse missioni clandestine in Italia (Roma, Napoli, Sicilia) per organizzare la lotta antifascista, finché nel febbraio 1933 venne arrestato a Reggio Emilia e nuovamente deferito al Tribunale Speciale

359


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine K.I.M., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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