Brano: Pannekoek, Anton
Si tratta di « documenti di una ribellione contro la brutalità dei despoti, ai quali ben poche cose potrebbero essere, per umana intensità e vigore artistico, paragonate; semmai "What we are fighting for" di Kokoschka, oppure il grandioso quadro "Guernica” di Picasso » (Rainer Zimmermann).
Erhard Frommhold, nel suo volume « Arte della Resistenza » mette in notevole rilievo l'impegno artistico ed eticopolitico del Pankok e in particolare il suo grande ciclo della « Passione », che considera « una diretta professione di resistenza, non solo per la purezza del suo "homo religiosus”, ma anche per il suo levarsi contro l’antisemitismo e in generale contro il terrore nazista ».
La « Passione »
Questo ciclo di disegni, realizzato nei primi tempi del potere hitleriano, quasi contemporaneamente a quello de[...]
[...]rlamentaristica della Direzione riformista. Dal 1906, trasferitosi a Berlino, collaborò intensamente con la stampa socialdemocratica tedesca, spesso in polemica. Nel 1906 pubblicò Ethik und Sozialìsmus e, tre anni dopo, Die Taktischen Differenzen in der Arbeiterbewegung, testo apprezzato da Lenin e nel quale riconduceva il revisionismo alla presenza pesante della piccola borghesia nelle file socialdemocratiche. Nel 1912 ebbe una controversia con Kautsky sul problema del
l’azione di massa e sulla funzione del parlamentarismo.
Rivoluzionario comunista
All’inizio della Prima guerra mondiale Pannekoek fu, insieme all’estrema sinistra tedescoolandese, uno dei pochi difensori e propugnatori del disfattismo rivoluzionario; a Zimmerwald e a Kiental appoggiò l’azione di Lenin.
Nel frattempo era rientrato in Olanda, dove insegnò matematica nei licei e poi storia dell’astronomia aH’Università di Leida.
Nel 1917 appoggiò entusiasticamente la rivoluzione russa, nella quale vide l’inizio di un processo rivoluzionario mondiale, pur cond[...]
[...]azione socialista della società. Egli pensava quindi a un’unità e a una autonomia del proletariato a livello di base, respingendo la tattica del Fronte unico da realizzarsi anche al vertice con gli altri partiti di sinistra. Le sue tesi furono criticate duramente da Lenin nel famoso opuscolo L'estremismo, malattia infantile del comuniSmo.
Dopo la scissione del Partito comunista tedesco ufficiale, avvenuta nel 1919, Pannekoek si schierò con la K.A.P.D. (Partito Comunista Operaio Tedesco) che, nel 1921, abbandonò definitivamente la Terza Internazionale. Nello stesso anno, anche in Olanda si formò un analogo raggruppamento di sinistra: la K.A. P.N..
Quando un’ulteriore scissione verificatasi aH’interno della K.AjP.D. sulla questione della costituzione immediata di una nuova Internazionale si ripercosse nella K.A.P.N., Pannekoek continuò a lavorare con il gruppo dei comunisti internazionalisti.
Nel criticare la tattica leninista e l’impostazione strategica della Terza Internazionale, Pannekoek ridefinì acutamente anche la natura della Rivoluzione di ottobre, fino a giudicarla come una rivoluzione borghese, nella quale la classe operaia russa,
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