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Il segmento testuale Ischia è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 36Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Paolo Ricci, Un grande pittore proletario: Luigi de Angelis in KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 2 - luglio

Brano: [...] ingenuo, un primitivo ; infine, un c peintre du dimanche ). In questa occasione il giudizio più esauriente lo dette André Salmon, vale a dire uno dei più autorevoli critici d'arte francesi, il teorico del cubismo, 1' amico di Apollinaire e di Max Jacob ed uno dei primi assertori della grandezza di Picasso.
André Salmon dedicò a de Angelis, nella e Revue de France ), un lungo articolo nel quale tracciò un parallelo tra l' arte del c barbiere d' Ischia , e quella del c doganiere Rousseaux ». c De Angelis, dice Salmon, n'a de commun avec Rousseaux que l'inculture primière » e, più avanti : c de Angelis n'a jamais passé par aucune académie, et son art est plein de naïveté. Ce n'est pas celle de Rousseaux. Notons de passage que cette fameuse naiveté ne fut jamais ce que nous admirâmes dans Rousseaux, quand, au contraire, nous étions souvent subjugués par la volonte de ce simple reusissant, par des efforts médités, à se hausser aux plus fiers sommets de l'art savant; par l'étonnante intelligence plastique de cet ignorant trouvant tout seul, au [...]

[...]i classici, la lena e lo slancio per dar corpo ai suoi fantasmi poetici. La sua c naïveté) acquista il sapore di una gustosa trascrizione letteraria e nessuna altra risorsa aveva il c doganiere poiché il clima
francese, slabbrando i contorni del paesaggio e delle cose, gli impediva di avere una visione netta di esse e di ispirarsi alla natura.
Rousseaux è obbligato, così, a guardare la realtà attraverso il Museo. Secondo Salmon, il barbiere d' Ischia ,, invece, è divenuto pittore perchè italiano, cioè < un homme du XX siècle vivant dans le cimitière de l'art classique, quand cette vie d'homme, consciente, suffit pour que le cimitière n'en soit plus un ».
Nell'analisi di Salmon c'è una affermazione critica positiva, ed è quella che esclude, dalla pittura di de Angelis, ogni influenza culturalistica e di gusto. Ma l'importanza dell'arte di de Angelis non è da ricercare solo in questa indipendenza dai gusti
e dalle scuole ma, bensì, nel modo come egli, assorbendo e rielaborando istintivamente tutte le tendenze artistiche moderne, ne ricava[...]

[...]sto. Ma l'importanza dell'arte di de Angelis non è da ricercare solo in questa indipendenza dai gusti
e dalle scuole ma, bensì, nel modo come egli, assorbendo e rielaborando istintivamente tutte le tendenze artistiche moderne, ne ricava una piena libertà ed un linguaggio pittorico proletario.
Luigi de Angelis è nato a Napoli ed ha avuto una giovinezza poverissima. Ha fatto in gioventù vari mestieri e, dopo la guerra, si impiantò nell' isola d' Ischia aprendo un salone di barbiere. L' isola, in quegli anni, non era ancora divenuta la roccaforte dello snobismo piccoloborghese, e la vita che vi si svolgeva era la tipica vita di un paesello di mare. I clienti del nuovo salone erano per lo più pescatori e braccianti, scaricatori del porto,
o piccoli artigiani, e gli affari andavano bene. Ma un segreto tarlo rodeva l'animo di de Angelis, un tarlo che, alle volte, gli faceva dimenticare il c salone , ed i clienti e lo distraeva con il rasoio a mezz'aria, attratto dai suoi sogni : la pittura.
Verso il 1920 cominciò a dipingere. I soggetti prefe[...]

[...]ell' isola e del castello o scene di vita marinara. La sua pittura, essenziale di colore e niente affatto adatta ai gusti oleografici dei poveri, non destò nessuna ammirazione. De Angelis inchiodava ugualmente i suoi paesaggi, a mano a mano che li dipingeva, sulle pareti del
Salone ) e si contentava di guardarli da solo o che li guardassero i figli, stupiti e affascinati dall'ingenua follia del proprio genitore.
Qualche anno dopo capitarono ad Ischia due pittori : Leonida ed Eugenio Bermann, i quali, per i primi, restarono affascinati dal potere evocativo di quelle povere tele. Furono, infatti, i Bermann a parlare di de Angelis a un mercante d'arte francese ed a preparare una sua esposizione a Parigi.
Nel 1927, infatti, in una Parigi arroventata dalle più audaci esperienze artistiche dei più vivi ingegni dell'arte europea, la mostra del ( barbiere ) suscitò molto interesse. Il mercante voleva montare pubblicitariamente ( un caso de Angelis » e gli propose un contratto. De Angelis, stordito e meravigliato dal successo dei suoi dipinti, co[...]

[...]un racconto crudo ma piano, evidente ed affettuoso.
Passato il primo momento di rumore, de Angelis, che non aveva mai perduto la sua verginità e il suo stupore, non volle più esporre. Alla borghesia italiana, cl' altra parte, non piaceva la sua pittura e non l' acquistava. Forse a Parigi egli avrebbe potuto affermarsi e vivere bene ma al suo buon senso di operaio ripugnava il ruolo di pittore di moda, di artista eccezionale e preferì restare ad Ischia a dipingere ed a fare le barbe.
In Italia, allora, la borghesia si orientava verso la « nuova arte a, questa < nuova a arte era il c novecentismo a in onore del quale certi pittori mediocri sacrificarono tutto quello che nella loro arte aveva ancora sapore di sano senso di regione.
De Angelis fu giudicato, all' inizio, un c novecentista a e a questa falsa interpretazione vanno attribuiti i primi successi italiani ; ma non appena ci si rese conto che la sua arte era, in effetti, estranea a quel gusto e a quella scuola, i borghesi arricciarono il naso disgustati e lo abbandonarono.
c Novecen[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Ischia, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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