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Il segmento testuale In Jugoslavia è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 132

Brano: Resistenza italiana all'estero

gata “Buozzi” che nel dicembre successivo passerà a combattere in Jugoslavia.

— A Nizza (Francia) si costituisce il Battaglione Volontari italiani “Haute Tinée 74”, poi chiamato “Battaglione 21/XV”.

2.8: In Jugoslavia si costituisce la 5a Brigata della Divisione “Garibaldi”.

3.8: Inizia l’offensiva tedesca contro la Divisione “Garibaldi”.

8.8: La 4a Brigata della “Garibaldi” è duramente impegnata dai tedeschi sulle sponde del Lim.

22.8: Formazioni aeree alleate salvano, trasportandoli dall'Jugoslavia in Italia, centinaia di feriti e malati (v. Balkan Air Force).

Settembre 1944

12.9: Reparti della “Garibaldi” partecipano alla liberazione di Niksic e di altre città jugoslave.

14.9: Il Battaglione “Garibaldi” partecipa all’attacco di Valjevo, liberando la città dopo 4 giorni di lotta.

27.[...]

[...]re città jugoslave.

14.9: Il Battaglione “Garibaldi” partecipa all’attacco di Valjevo, liberando la città dopo 4 giorni di lotta.

27.9: La 4a Brigata “Garibaldi” è impegnata in combattimenti nelle zone di Cattaro e Grahovo.

Ottobre 1944

2.10: I Battaglioni “Garibaldi” e “Matteotti” partecipano alla liberazione della città di Ub (Jugoslavia).

9.10: Il sottosegretario alla Guerra Mario Palermo (v.) visita i reparti della “Garibaldi” in Jugoslavia.

10.10: Nell’attacco alla piazzaforte tedesca di Mladmovac il Battaglione “Garibaldi” incontra i primi reparti deH'Armata Rossa sovietica. Proseguirà la lotta fino alla liberazione di Belgrado (v.), completata il 20 ottobre.

12.10: Volontari italiani partecipano alla liberazione di Atene.

29.10: Con la fusione dei battaglioni “Garibaldi” e “Matteotti”, protagonisti della liberazione di Belgrado, viene qui costituita la Brigata italiana della 1a Divisione Proletaria dell’E.P.L.J, che, successivamente, diverrà Divisione “Italia”.

Volontari italiani della “Gramsci” sfilano in Tirana [...]

[...]liberata

Novembre 1944

13.11: La 4a Brigata “Garibaldi” libera Cettigne (Montenegro).

17.11: La Brigata “Gramsci” e le artiglierie italiane partecipano alla liberazione di Tirana (Albania).

20.11: La 3a Brigata “Garibaldi” viene duramente attaccata dai tedeschi a Nevesinije (Jugoslavia).

25.11: A Stuie viene costituito, in seno alla V Divisione dell’Esercito nazionale albanese, il 6° Battaglione italiano.

Dicembre 1944

3.12: In Jugoslavia, la Brigata “Italia” prende parte allo sfondamento

Il sottotenente dei bersaglieri Giuseppe Maras (n. nel 1922 a Selve, in Dalmazia) che in Jugoslavia diverrà comandante del Battaglione “Garibaldi” e poi della Divisione “Italia”. Nel dopoguerra sarà decorato di Medaglia d’oro al v.m.

delle linee tedesche sul fronte del

lo Srem.

9.12: L’artiglieria della “Garibaldi” prende parte alla liberazione di Danilovgrad e Podgoritza in Jugoslavia.

13.12: Un gruppo di prigionieri italiani unitosi ai partigiani polacchi viene trucidato a Brenna (Polonia).

17.12: A Suhor, in Slovenia (v.), si costituisce la Brigata “Fratelli Fontanot”.

Febbraio 1945

1.2: L’artiglieria della “Garibaldi” partecipa alla liberazione della Erzegovina e della città di Mostar (Jugoslavia).

6.2: Il Battaglione “Gramsci” assorbe il Battaglione “Palumbo” e viene promosso a Brigata.

14.2: A Mentone (Francia), partigiani italiani sventano un attacco di commandos tedeschi.

Marzo 1945

8.3: A Dubrovnik (Ragusa) inizia il rimpatrio dei partigiani[...]

[...]ventano un attacco di commandos tedeschi.

Marzo 1945

8.3: A Dubrovnik (Ragusa) inizia il rimpatrio dei partigiani italiani della “Garibaldi”, operante nella Resistenza jugoslava.

9.3: Il sottosegretario alla Guerra Mario Palermo ispeziona i reparti della “Gramsci” in Albania.

17.3: La Divisione “Italia” si schiera a fianco deM’Esercito popolare di liberazione jugoslavo lungo il Danubio.

Aprile 1945

17.4: Il Battaglione “Mameli” in Jugoslavia insegue i tedeschi in ritirata.

28.4: In Francia, il “Battaglione 21/XV” si impegna contro i tedeschi al Passo di Barbacane.

Maggio 1945

5.5: La Divisione “Italia” attacca i tedeschi presso il nodo stradale di Cazma (Jugoslavia) In Cecoslovacchia, gruppi di carabinieri italiani liberatisi dai lager attaccano i tedeschi a Odolena Voda (v. Praga, Liberazione di).

12.5: La Divisione “Italia” partecipa alla liberazione di Zagabria (Jugoslavia) .

132



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 199

Brano: [...]etto « non allineamento ». Tale linea, che trovò altri autorevoli sostenitori nell’india e nell’Egitto, svolse per qualche tempo una funzione positiva, fornendo tra l’altro ai paesi afroasiatici, da poco liberatisi dal giogo coloniale, un punto di riferimento e di raccolta, pesando nei consessi internazionali in favore della pace, contro l’imperialismo e il neocolonialismo.

A.Ba. C.Gh.

Jugoslavia, Italiani in

L’8.9.1943 erano impegnate in Jugoslavia (v.) 14 divisioni dell’esercito italiano e precisamente le divisioni « Marche », « Messina », « Venezia », « Taurinense », « Emilia », « Macerata », « Murge », « Isonzo », « Lombardia », « Cacciatori delle Alpi », « Zara », « Bergamo », « Eugenio di Savoia », parte della « Ferrara »; vi si trovavano inoltre 3 brigate costiere e 2 Raggruppamenti. I tentativi effettuati dal Comando italiano per ritirare in tempo dalla Slovenia una parte della II Armata avevano incontrato decisa opposizione da parte dei tedeschi. Solo la Divisione « Re » fu spostata, ma venne sorpresa dall’armistizio in fase di [...]

[...]ne « Re » fu spostata, ma venne sorpresa dall’armistizio in fase di trasferimento in Italia. Nessuna azione era stata svolta dagli Alti Comandi per preparare una così vasta massa di uomini é mezzi ai drammatici avvenimenti in corso di maturazione e facilmente prevedibili.

Il generale Zanussì scrisse, riguardo ai fatti del settembre 1943: « Il segreto è Tunica cosa che si è salvata, in mezzo al resto che è andato perduto ».

E infatti, anche In Jugoslavia tutto andò perduto, malgrado la favorevole posizione della

Il Armata, dislocata appena al di là dei vecchi confini. Le unità italiane, impreparate, demoralizzate e slegate, si trovarono dovunque di fronte truppe tedesche unite, sicure, aggressive e decise.

Le dolorose pagine che si registrarono nel comportamento dei Comandi italiani furono però largamente cancellate da numerosi episodi di eccezionale valore militare. Questi episodi furono resi possibili dal clima di reazione morale che in genere subentrò in tutte le unità, anche se mancarono il vigore e la scintilla che avrebbero potuto[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 128

Brano: [...]azioni partigiane albanesi e in quelle greche, nelle organizzazioni della Resistenza francese e di altri paesi.

Un panorama dei più rilevanti episodi di resistenza militare italiana all'estero si ricava dalla cronologia qui di seguito riportata.

Settembre 1943

8.9.: A Larissa (Grecia) il presidio dell’aeroporto respinge con le armi un primo tentativo di sopraffazione tedesca. A Grenoble (Francia) scontri fra italiani e tedeschi.

9.9: In Jugoslavia reparti della Divisione “Venezia” (v.) aprono il fuoco contro i tedeschi.

10.9: Militari italiani e partigiani greci attaccano un caposaldo tedesco in Eubea (v.).

11.9: A Pertuli (Grecia) la Divisio

128



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 131

Brano: [...]tedeschi, subendo notevoli perdite.

Aprile 1944

4.4: In Istria (v.) si costituisce il Battaglione “Pino Budicin” che, successivamente, entrerà a far parte della 43a Divisione in Slovenia.

20.4: Alpini della “Garibaldi” si battono a fianco dei partigiani montenegrini a Mojkovac e a Bijelo Polje.

Maggio 1944

12.5: Accordi tra partigiani italiani e francesi nel primo incontro di Barcelonnette (v.).

Reparti della Divisione “Italia” In Jugoslavia

25.5: Il Battaglione “Garibaldi” sostiene combattimenti nella zona di Ministe (Jugoslavia).

27.5: La “Garibaldi” sostiene combattimenti a Drver (Jugoslavia) contro i tedeschi della “Prinz Eugen”.

Il Battaglione “Matteotti” si batte al Passo di Koricna.

28.5: A Bela (Albania) il “Gramsci” tenta di liberare 400 prigionieri italiani.

30.5: Patto italofrancese di Saretto (v. Diplomazia partigiana).

Giugno 1944

4.6: Ad Atene si costituisce I’O.L.I. (Organizzazione Liberale Italiana} per sostenere la Resistenza greca.

14.6: Aspri combattimenti del Battaglione “Garibaldi” in [...]

[...]ver (Jugoslavia) contro i tedeschi della “Prinz Eugen”.

Il Battaglione “Matteotti” si batte al Passo di Koricna.

28.5: A Bela (Albania) il “Gramsci” tenta di liberare 400 prigionieri italiani.

30.5: Patto italofrancese di Saretto (v. Diplomazia partigiana).

Giugno 1944

4.6: Ad Atene si costituisce I’O.L.I. (Organizzazione Liberale Italiana} per sostenere la Resistenza greca.

14.6: Aspri combattimenti del Battaglione “Garibaldi” in Jugoslavia.

19.6: Il Battaglione “Matteotti”, fortemente impegnato sullo Strury a quota 1813, consente il ripiegamento dei servizi della 1a Brigata Proletaria jugoslava.

23.6: Il “Matteotti” sostiene un sanguinoso attacco sulle pendici del Crni Vhr (Jugoslavia).

Luglio 1944

8.7: Durante un combattimento a Strelsa (Albania) cade Terzilio Cardinali (v.), comandante della Brigata “Gramsci”.

Agosto 1944

— A Cividale (Udine) nasce la Bri

Un cannone autotrasportato della “Batteria Costa” a Tirana (1944)



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 452

Brano: [...] nell’esercito, fu successivamente addetto militare a Berna, comandante del 7° Reggimento alpini, docente e comandante della Scuola di Guerra, comandante del Gruppo Truppe Carnia e comandante del IV Corpo d'armata alpino. Nel 1977 era presidente del Consiglio superiore delle Forze armate.

Ha lasciato una testimonianza sulla guerra partigiana nell’opuscolo Alla ricerca del sole (Firenze, 1946).

Bibliografia: G. Scotti, Gli Alpini dell’Intra In Jugoslavia Piero ZavattaroArdizzi e I suoi uomini in quindici mesi di guerra partigiana in Montenegro e in Bosnia (Verbania 1984).

G.Sco.

Zavatti Walter

N. a Cesena (Forlì) il 10.1.1913; studente.

Attivo in seno a un’organizzazione comunista operante a Cesena, nel

1933 fu arrestato. Deferito al Tribunale speciale, il 17.7.1934 fu condannato a 8 anni di reclusione.

Zavertanik, Mario

N. a Gorizia T8.2.1905; falegname. Appartenente a un'organizzazione comunista attiva nel 1929 in provin

cia di Gorizia e soprattutto nei cantieri di Monfalcone, fu arrestato. Deferito al Tribunale spe[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine In Jugoslavia, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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