Il segmento testuale Il movimento sindacale è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 622
Brano: Gran Bretagna
gruppo di seguaci che si dedicarono alla creazione di comunità di cooperatori, simili a quelle fondate da Owen a New Harmony (U.S.A.) nel 1825. Dal pensiero di Owen discende il movimento delle cooperative di consumo.
Il movimento sindacale prese un rapido sviluppo, sfociando nel 1834 nella costituzione della « Grande unione nazionale consolidata », mediante la quale i sindacati di mestiere si prepararono ad assumere il controllo di tutti i rami della produzione. L’Unione raccolse subito 500.000 aderenti, ma nel giro di pochi mesi fu completamente distrutta dalla repressione governativa.
Il movimento cartista
Dopo Owen, il sindacalismo inglese si sviluppò per mezzo secolo senza essere influenzato dal socialismo.
I sindacati non parteciparono al movimento cartista che, a partire dal 1835, mobilitò il più misero proletari[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 623
Brano: [...] dei salari reali e la smobilitazione di milioni di reduci provocò una grande disoccupazione. Il capitalismo inglese, pur uscendo vincitore dal conflitto, non si era mai trovato in tali difficoltà economiche e sociali.
M.Ku.
Bibliografia: Sidney e Beatrice Webb, The hi story ot Tradeunionism, London, 1894 (e
Dimostrazione del Partito indipendente del lavoro, in un viale lungo il Tamigi (Londra, 1902)
successive edizioni): John Price, Il movimento sindacale in Inghilterra, Roma, 1952;
F. Engels, La situazione della classe operaia in Inghilterra, Roma, 1955; A. L. Morton *
G. Tate, Storia del movimento operaio inglese, Roma. 1961.
Dal 1919 al 1950
Il fattore più rilevante della situazione economica mondiale, al termine della prima guerra imperialista, era certamente rilevabile nello sviluppo del nazionalismo economico in molti paesi e nella conseguente ostruzione delle vie del commercio internazionale prima largamente sfruttate dal capitalismo britannico. Un secondo elemento era la confusione finanziaria. Come le altre nazioni bellige[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 637
Brano: [...]oloro che come me sono vecchi organizzatori sindacali sanno che vi devono rimanere soltanto per trasmettere, la bandiera dell’unità sindacale ai giovani ».
Membro della Consulta nazionale, nel 1946 fu eletto per la circoscrizione di Milano aH’Assemblea Costituente e, in seguito, venne designato vicepresidente dell'Assemblea stessa. Membro della direzione della D.C., è stato tra i fondatori delle A.C.L.I..
Bibliografia: L. Riva Sanseverino, Il movimento sindacale cristiano, Roma, 1950.
Grandi, Dino
N. a Mordano (Bologna) il 4.6.1895. Studente universitario, entrò a far parte, com’egli scrive nella sua au
637
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 181
Brano: [...]rimise in moto nella primavera del 1922: in occasione dell’anniversario della morte di Platania, Rimini fu nuovamente invasa dai fascisti. A parte le bastonature e le somministrazioni di olio di ricino agli antifascisti, questa nuova prova di forza degli squadristi non ebbe altri esiti, ma la città fu nuovamente invasa e percorsa dalle bande fasciste alla fine d> giugno, con numerosi atti di violenza perpetrati nei confronti degli oppositori.
Il movimento sindacale e il Partito socialista non furono in grado di organizzare la resistenza e l’opposizione all’onda montante del fascismo, peraltro ampiamente sorretto e protetto dalle autorità dello Stato anche nel Riminese. Il 6.7.1922 la giunta comunale socialista, sotto il duplice attacco dei fascisti e degli organi dello Stato, fu costretta a dimettersi. L’8 luglio cessò le pubblicazioni il giornale socialista “Germinai”. Rimini non era ancora fascistizzata, ma sicuramente tutte le forze che si opponevano al fascismo erano ormai fortemente ridotte e costrette alla difensiva.
Sul l’importanza di avere p[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 682
Brano: [...]opposizione alla guerra, avviando una campagna antimilitarista in tutto il Paese. Per questo motivo il governo scatenò una violenta repressione, accusando i socialisti di “antipatriottismo” e “antiamericanismo”: furono promulgate leggi come VEspionage Act e la Sediction Act, con le quali si legittimò la carcerazione dei militanti, la loro eliminazione fisica, l'espulsione dal Paese e la soppressione di molti giornali e riviste di opposizione.
Il movimento sindacale si trovò nuovamente diviso tra la posizione collaborazionista dell'A.F.L. (alla quale fu riservato dal governo un trattamento privilegiato) e il neutralismo dell'I.W.W., posizione che non salvò dalla repressione i militanti del sindacato, tra cui numerosi anarchici e radicali.
La guerra, ma soprattutto la rivoluzione russa del 1917 misero in discussione la possibilità di raggiungere il potere per via elettorale. Oltre a questa preclusione ideologica, numerose divergenze interne alle organizzazioni impedirono nel dopoguerra il compattarsi della sinistra e la formazione di un partito di mass[...]
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| Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Il movimento sindacale, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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