Brano: [...] era posto al di sopra degli organi dirigenti del partito, compiendo non soltanto ingiuste repressioni e veri e propri crimini, ma una serie di colossali errori sia in campo economico che nella conduzione della guerra, almeno nella prima fase del conflitto. Il “rapporto segreto” di Krusciov fu poi reso di pubblico dominio dagli stessi dirigenti sovietici, sia pure per vie traverse, sollevando sorpresa e contrastanti reazioni nel mondo intero.

Il XX Congresso analizzò inoltre lo sviluppo economico dell'U.R.S.S. registrato nell’ultimo quinquennio e lanciò il Sesto piano quinquennale (19561960) che avrebbe dovuto in primo luogo superare i gravissimi “ritardi” esistenti nell’agricoltura e nella produzione dei beni di consumo. I dirigenti che non avevano condiviso l’iniziativa di Krusciov e che poi contrastarono la linea uscita dal XX Congresso furono duramente criticati nell’estate 1957, esclusi dal Comitato centrale e allontanati da Mosca (Molotov e Malenkov). Nel 1958 furono parimente emarginati Kaganovic, Scepilov e Bulganin. Ugual sorte[...]

Brano: [...]cui funerali recitò una delle orazioni funebri, e diventato presidente del Consiglio Malenkov, Molotov tornò alla carica di vicepresidente e di ministro degli Esteri, ma fu una rentrée di breve durata. Nel 1955r prima del XX Congresso del Partito, egli dovette fare una autocritica pubblica e riconoscere che nell’Unione Sovietica non erano state create solo « le basi del socialismo » (come egli aveva affermato), bensì « il socialismo stesso ».

Il XX Congresso del P.C.U.S. segnò l’inizio del definitivo tramonto po

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