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Il segmento testuale Il Parlamento è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 164Entità Multimediali , di cui in selezione 12 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 160

Brano: [...]enza dèll’arretratezza di una parte delle rnasse popolari, specie delle campagne, e di decenni di propaganda asténsionista fatta dai cattolici. Nella Valle Padana, nel 1919, la più bassa percentuale di votanti (50%) è quella del Veneto, e la più alta (72,7 %) è quella dell’Emilia.

L’astensionismo dei riformisti

Una velleitaria posizione astensionista venne espressa prima delle elezioni del 1924 dal Partito socialista unitario (riformista). Il Parlamento aveva approvato la nuova legge elettorale Acerbo (v.) e la maggior parte dei partiti borghesi era entrata nel listone « nazionale » fascista. La sproporzione delle for

Una proposta dei comunisti

In occasione delle elezioni del 1924 il Partito comunista avanzò ai due partiti socialisti la proposta di presentarsi con una lista unica, in un fronte unito proletario. La proposta venne accettata dal Partito socialista italiano (massimalista) con la condizione che avesse aderito anche il Partito socialista unitario (riformista). Poiché quest’ultimo, per bocca di Giacomo Matteotti, rispose nega[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 658

Brano: [...]nazione con cui l’imperialismo si impegnò nel Congo, riuscendo a liquidare l’indipendenza.

L’O.N.U., invece di appoggiare il legittimo governo Lumumba, avallò la secessione del Katanga e tutte le tendenze centrifughe del giovane Stato; e arrivò persino a legittimare il colpo di stato del 5.9.1960, operato da Kasavubu e da Mobutu (capo dell’esercito, che rappresentava l'unica forza reale e organica del paese) contro Lumumba, che venne deposto. Il Parlamento congolese venne sciolto. A seguito di questo fatto la R.A.U., la Guinea, il Marocco e l’Indonesia ritirarono le loro truppe dal contingente O.N.U., mentre l’U.R.S.S. decise di non concorrere più ai finanziamenti delle iniziative del Consiglio di sicurezza. Il Congo precipitò nel caos.

A Stanleyville, l’unica regione in cui il M.N.C. possedeva una consistente forza organizzata, si costituì un governo lumumbista diretto da Antoine Gisenka, riconosciuto come unico governo legittimo del Congo da venti paesi africani e socialisti. Nel Kasai nacque una specie di reame autonomo. A Léopoldville, g[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 696

Brano: [...]i 139 ar

ticoli più 18 norme transitorie e finali, il tutto distribuito in due parti dedicate rispettivamente ai principi fondamentali e ai diritti e doveri dei cittadini la prima, e la seconda all’ordinamento della Repubblica. La Costituzione delinea uno Stato ampiamente decentrato, nel quale, ai tradizionali istituti di democrazia rappresentativa, si intrecciano nuovi istituti di democrazia diretta. Per quanto si riferisce al decentramento, il Parlamento, costituito da due Camere fornite di uguali poteri e affiancate a titolo consultivo da una terza assemblea formata in base alla designazione delle categorie produttive organizzate, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, fa parte del suo potere legislativo, per certe materie e in certa misura, alle Assemblee regionali, anch’esse elette, come le due Camere, a suffragio universale, segreto e diretto. La Repubblica, nella sua affermata unità, è dunque uno Stato a base regionalistica, il che appunto toglie fondamento legale all’accentramento di comando che era proprio dello Stato monar[...]

[...]i iniziativa per la presentazione delle leggio oltre che al Governo, ai singoli deputati e senatori, al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e alle Regioni, anche ai cittadini in un determinato numero. La volontà popolare può poi farsi direttamente valere nei confronti del Parlamento,

sia col diritto di petizione che spetta ad ogni elettore come attraverso al Referendum abrogativo delle leggi, a richiesta di un certo numero di essi. Il Parlamento repubblicano è così per molteplici tramiti collegato e direttamente compenetrabile dalla volontà popolare, il che ne arricchisce la funzionalità democratica. A controllo poi del suo ossequio alla Costituzione nelì’espletamento della sua attività legislativa, la Costituzione ha creato una speciale magistratura, la Corte costituzionale, chiamata a decidere della legittimità costituzionale delle leggi. Profonde innovazioni sono state poi introdotte dalla Costitifzione nel l'amministrazione della Giustizia, Innanzitutto garantendo la indipendenza della Magistratura dall'Esecutivo„ al quale essa n[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 239

Brano: [...]. Confina con la Somalia Francese, la Somalia, il Kenia e il Sudan; a nord, la costa eritrea è bagnata dal Mar Rosso (porto di Assab). La popolazione è composta per la maggior parte da amhara e abissini (abitanti YAbissinia, vasta regione dell’altopiano etiopico), più evoluti economicamente e di religione cristianocopta; per 1/3 da galla e per il resto da dancali e somali, di religione islamica.

L’attuale costituzione etiopica risale al 1955. Il Parlamento è composto da un Senato (nominato la prima volta nel 1961) con 105 membri e da una Camera di 250 deputati. La maggior parte del potere rimane però concentrato nelle mani dell'imperatore e i due rami del Parlamento hanno funzione più che altro consultiva.

L’economia è fondata soprattutto sull’agricolturà (caffè, cereali, cotone, tabacco, semi oleosi) che assorbe il 90% della popolazione attiva, e sulla pastorizia. Scarsissima l’industria, limitata ad alcuni impianti di tessitura di cotone. Le vie di comunicazione, malgrado lo sforzo compiuto durante la dominazione coloniale italiana, sono t[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 620

Brano: [...]. Retta a monarchia, la Gran Bretagna non ha una vera e propria costituzione, ma la sua vita giuridica e sociale si regge sul rispetto del diritto consuetudinario e di antichi istituti giuridici (dalla Magna Charta del 1215 che sanciva i diritti dei nobili e le prerogative della Corona, allo Habeas Corpus che stabilisce le libertà del cittadino e lo protegge dagli abusi di potere, al Bill of Rights che precisa i diritti del Parlamento, ecc.).

Il Parlamento britannico, cui è devoluto il potere legislativo, comprende la camera dei Pari o Lords (circa 1.000 membri per diritto ereditario o di nomina regia) e quella, in effetti più autorevole, dei Comuni (circa 630 membri), formata

su basi elettive (collegio uninominale). Tipico del sistema britannico è il bipartitismo, con l’alternarsi al governo del partito (laburisti o conservatore) che consegue la maggioranza dei seggi alle elezioni.

Il Commonwealth

La Gran Bretagna è al centro di una vastissima associazione internazionale detta Commonwealth e comprendente, oltre ai possedimenti britann[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 93

Brano: [...]epubblicani « intransigenti » che si batteva per l’unione con l’Irlanda), di fatto continuarono a essere solidali verso i combattenti. Nel marzo 1974 si ebbe una ripresa dell’attività armata deH’I.R.A. con una nuova offensiva contro i militari britannici in Irlanda. L’azione sembrò poi spostarsi nella stessa Inghilterra, dove si ebbe una serie di attentati con bombe in luoghi pubblici (Londra, Birmingham e altrove) che provocarono molte vittime. Il Parlamento britannico rispose approvando aH’unanimità una serie di misure « antiterroristiche » che conculcavano i più elementari diritti civili.

M.Ku.

Iran

Fino al 1935 Persia. Iran è anche il nome dell’altipiano asiatico che, oltre alla Persia, comprende l’Afghanistan e il Belucistan. L’attuale Stato iraniano confina a nord con l’Asia Centrale sovietica e con l’Azerbaigian sovietico (fino al secolo XVIII l’Azerbaigian, l’Armenia e la Georgia appartenevano interamente alla Persia), a nordest con l’Afghanistan, a est con il Pakistan, a ovest e a sudovest con la Turchia e l’Iraq. Le sue coste so[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 434

Brano: [...]nze si accordavano per la cessazione degli esperimenti nucleari nell'atmosfera.

La crisi della distensione, alla fine degli anni Settanta, ha riportato il problema della pace in primo piano. Il Consiglio mondiale della pace, la cui attenzione negli anni della distensione si era rivolta verso l’appoggio ai movimenti di liberazione nel Terzo Mondo, registrando in Occidente e particolarmente in Italia una lunga stasi, mostra segni di ripresa.

Il Parlamento mondiale

Nel 1980 si è riunito a Sofia un Parlamento mondiale dei popoli per la pace, con la partecipazione di 2.260 delegati di organizzazioni pacifiste, partiti politici, movimenti e personalità culturali e religiose di 137 paesi. Da tale assemblea è scaturita una Carta della pace che vuole essere una piattaforma mondiale per il Movimento della pace degli anni Ottanta: un movimento che appare assai più variegato e composito del precedente. Esso risulta più spontaneo e meno organizzato di quanto non fossero i partigiani

Assemblea mondiale per la pace e la vita, contro la guerra nuclear[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 249

Brano: [...]e della Banca Nazionale, il più importante istituto finanziario del paese. La firma del trattato di pace (10.2.1947) mise fine allo stato di armistizio e aprì alla Romania nuove possibilità di affermazione in campo internazionale, ma la sua domanda di ammissione alle Nazioni Unite (inoltrata in quello stesso anno) venne respinta dalla maggioranza dell’O.N.U., allora controllata dalle potenze occidentali: la “guerra fredda” era ormai iniziata.

Il Parlamento romeno continuò comunque a votare nuove riforme, facendo passare nel maggio 1947 quella per il controllo industriale (sia nel settore statale che in quello privato) e il 15 agosto la riforma monetaria che colpì duramente gli interessi del capitale speculativo. Questi provvedimenti resero sempre più difficili i rapporti tra la maggioranza di sinistra e i rappresentanti dei partiti tradizionali, tanto che a un certo momento i ministri liberali, compreso Tatarescu, si dimisero dal governo (6.11.1947).

Il 30.12.1947 re Michele firmò l'atto di abdicazione alla presenza del presidente del Consig[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 324

Brano: [...]re la trasformazione delle materie prime agricole cadde a sua volta sotto il controllo del capitale straniero.

La crisi del 1929 fece crollare del 45% il prezzo internazionale del caffè, determinando durissime conseguenze nell'economia.

Nel 1931, alla scadenza del suo mandato, il presidente della repubblica Pio Romero Bosque decise di non controllare le elezioni del suo successore, sicché nessun candidato ottenne la necessaria maggioranza. Il Parlamento elesse allora alla presidenza Arturo Araujo, ma dopo pochi mesi questi venne destituito con la forza e il potere fu assunto dal generale Maximiliano Hernandez Martinez: per la prima volta nella vita politica salvadoregna un militare era a capo dello Stato. Martinez manterrà il suo governo autoritario dal 1931 al 1944, reprimendo sanguinosamente le ribellioni dei contadini estromessi dalle loro terre a causa della crisi, e letteralmente annientando il Partito comunista salvadoregno. Nel gennaio 1930, a Sansonate, vennero uccise

30.000 persone tra contadini e altri oppositori del regime, pra[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 745

Brano: [...]rrovie, sulla rete postale e telefonica, su gran parte della produzione di energia elettrica. L’intervento statale è molto forte nel campo dell’assistenza sociale e dell’istruzione. Molto alta è la percentuale della popolazione attiva femminile. Più del 70% delle donne con figli sotto i 17 anni ha un impiego, anche se molte di esse lavorano parttime.

Il regime costituzionale della monarchia svedese prevede un sistema parlamentare unicamerale. Il Parlamento, con potere legislativo, è formato da 349 membri con mandato di 3 anni. Per poter essere rappresentato in Parlamento, un partito deve raggiungere almeno il 4% dei voti nazionali. Il potere esecutivo è detenuto dal governo, composto dal primo ministro e da una ventina di consiglieri. L’autorità del re è puramente formale. Dal secondo dopoguerra, cinque sono le formazioni politiche rappresentate in Parlamento: Partito moderato, Partito di Centro (ex Partito agrario), Partito popolare (ex Partito liberale), Partito socialdemocratico e Partito comunista. Il Partito socialdemocratico, che da solo [...]


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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Il Parlamento, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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