Brano: [...] tutto, cinquanta italiani di più o di meno
nello sfondo della guerra non contano ». Squadra della 53a Brigata Garibaldi sui monti di Lovere nel
C.Mo. l’inverno 194445
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Lovere, I tredici di
A Lovere, comune di 6.800 abitanti in provincia di Bergamo (v.), la Guerra di liberazione ebbe inizio subito dopo I'8.9.1943, soprattutto per iniziativa di Giovanni Brasi (Montagna) che, seguito da Faccari, Macagno e da alcuni lavoratori delYILVA, raggiunse il Rifugio Rodari in vai Supine, sopra Lovere. Ivi fu data vita alla prima banda partigiana, alla quale si aggregarono soldati, operai, studenti; a loro si aggiunse, qualche settimana dopo, anche la Banda di Grumello del Monte comandata dal tenente Aleardo Locardi, dal sottotenente Betti ni e assistita dal cappellano don Mangili.
Frattanto, capeggiati dal notaio Rosa e dal ragioniere Cortesi, i fascisti di Lovere riorganizzarono il loro partito. I partigiani decisero allora di effettuare un’azione nel paese la sera del 29.10.1943, con l’obiettivo di distruggere la sede del fasci[...]
[...]ata dal tenente Aleardo Locardi, dal sottotenente Betti ni e assistita dal cappellano don Mangili.
Frattanto, capeggiati dal notaio Rosa e dal ragioniere Cortesi, i fascisti di Lovere riorganizzarono il loro partito. I partigiani decisero allora di effettuare un’azione nel paese la sera del 29.10.1943, con l’obiettivo di distruggere la sede del fascio, disarmare la caserma dei carabinieri, arrestare il notaio Rosa e prelevare dalla cassa dell’ILVA i fondi necessari a sostenere le formazioni partigiane.
Una squadra di Poltragno si appostò sulla strada di Sellerò (Bergamo), in attesa della macchina del notaio Rosa che doveva arrivare da elusone. Al sopraggiungere dell’automezzo, un partigiano saltò sulla strada per intimare l’alt, ma dai suoi compagni appostati partì un colpo che ferì mortalmente il notaio Rosa.
All’ILVA, il gruppo comandato dal tenente Locardi incontrò la resi, stenza del ragioniere Cortesi che
si oppose al prelevamento del denaro. Rifiutatosi di seguire i partigiani, il Cortesi venne eliminato sul posto.
La rappresaglia
Quaranta giorni dopo, fascisti e tedeschi poterono attuare la rappresaglia. Il 7.12.1943, nella valle di Corti, in un cascinale appena fuori dalla frazione di Ceretello, un avamposto partigiano del gruppo di Lovere (accampato in posizioni più elevate) venne sorpreso dai fascisti saliti col favore della nebbia. Prima ancora che potessero fare uso delle armi, furono c[...]
[...]oposti a tortura, il 22 dicembre fecero salire su un camion 13 prigionieri e li condussero verso Lovere. Giunti a Poltragno, 7 partigiani furono fatti scendere e immediatamente fucilati sotto gli occhi dei loro compagni. Sul muro, macchiato del sangue delle vittime, i fascisti scrissero: « Fuorilegge ».
Gli altri 6 condannati furono fatti proseguire fino a Lovere e vennero fucilati accanto alla pesa pubblica, non desiderando la Direzione dell’ILVA che venissero uccisi a ridosso del muro della fabbrica, come i fascisti avrebbero voluto. Per