Brano: Ho Chi Minh
Suo fu sempre il contributo alla ricerca dei più ampi contatti con le masse, suo l’impianto politico della guerra che avrebbe trovato in Giap Van Nguyen (v.) e Pham Van Dong due collaboratori « creativi », come egli stesso ebbe a definirli. E a lui, infine, si dovette la sospensione di quell’ordine di insurrezione generale che il Comitato centrale aveva deciso di diramare nel giugno 1945 e che avrebbe esposto il Vietnam a una sicura sconfitta (tipica di Ho Chi Minh fu sempre una condotta politica e militare fondata sulla scelta del giusto « momento favorevole»). Il 29.8.1945, battendo sull[...]
[...]empre il contributo alla ricerca dei più ampi contatti con le masse, suo l’impianto politico della guerra che avrebbe trovato in Giap Van Nguyen (v.) e Pham Van Dong due collaboratori « creativi », come egli stesso ebbe a definirli. E a lui, infine, si dovette la sospensione di quell’ordine di insurrezione generale che il Comitato centrale aveva deciso di diramare nel giugno 1945 e che avrebbe esposto il Vietnam a una sicura sconfitta (tipica di Ho Chi Minh fu sempre una condotta politica e militare fondata sulla scelta del giusto « momento favorevole»). Il 29.8.1945, battendo sull’anticipo i francesi, costituì il primo governo del Vietnam indipendente.
Ai giornalisti che lo interrogavano rispose: « Sono un rivoluzionario. Alla mia nascita, il mio paese era già un paese schiavo. Sin dalla adolescenza ho lottato per liberarlo, ecco il mio unico merito. Tenuto conto del passato, i miei compagni mi hanno eletto alla presidenza del governo ».
Contro l’imperialismo Nel maggio 1946 Ho Chi Minh, nella veste di capo dello Stato vietnamita, si recò[...]
[...]favorevole»). Il 29.8.1945, battendo sull’anticipo i francesi, costituì il primo governo del Vietnam indipendente.
Ai giornalisti che lo interrogavano rispose: « Sono un rivoluzionario. Alla mia nascita, il mio paese era già un paese schiavo. Sin dalla adolescenza ho lottato per liberarlo, ecco il mio unico merito. Tenuto conto del passato, i miei compagni mi hanno eletto alla presidenza del governo ».
Contro l’imperialismo Nel maggio 1946 Ho Chi Minh, nella veste di capo dello Stato vietnamita, si recò a Parigi per una difficile trattativa con i francesi, trattativa che condusse con grande abilità e risolutezza. I francesi riconobbero l’autonomia del Vietnam, ma non vollero risolvere la questione dell’indipendenza nazionale e della riunificazione del paese. Consapevole della fragilità dell’accordo e del compromesso imposto dai rapporti di forza, Ho Chi Minh si preparò ad una nuova lotta, di cui intrawedeva la durata e le difficoltà, impegnando nello stesso
tempo tutto il suo prestigio personale per impedire il rifiuto dell’accordo da parte vietnamita. Senonché non passò molto tempo che gli accordi vennero rotti dai francesi e Ho Chi Minh dovette riprendere la via della montagna, trasformandosi di nuovo in capo partigiano. Ormai era diventato per tutti lo zio Ho: nel palazzo presidenziale di Hanoi o nella guerra partigiana, egli conservava intatte le sue abitudini popolari e contadine lavorando, studiando, combattendo e operando sempre come un grande statista.
Anche la seconda guerra vietnamita di liberazione (194654) apparve come un capolavoro di iniziativa politica oltreché militare, e lo vide instancabile protagonista, nonostante i suoi 64 anni di età. Analogamente ha continuato, fino al suo ultimo istante di vita, a ess[...]
[...]one (194654) apparve come un capolavoro di iniziativa politica oltreché militare, e lo vide instancabile protagonista, nonostante i suoi 64 anni di età. Analogamente ha continuato, fino al suo ultimo istante di vita, a essere sulla scena mondiale il prestigioso protagonista nella lotta contro l’aggressione americana al Vietnam del Nord.
Le parole forse più rivelatrici sul grande dirigente rivoluzionario sono state scritte da Jean Chesneaux: « Ho Chi Minh riassume egregiamente tutta l'esperienza rivoluzionaria vietnamita. Ne è il riflesso e la sintesi. Il suo genio storico sta nel l'aver avvertito con grandissima perspicacia i problemi che si ponevano al movimento nazionale e alla rivoluzione vietnamita, riuscendo a identificarsi alle soluzioni possibili, a ogni tappa di quest’ultima. Ho non è il dirigente supremo, il capo onnisciente, la cui sfolgorante personalità da sola è sufficiente a guidare un popolo alla vittoria. Egli è rappresentativo del Vietnam anche per la sua semplicità, la sua modestia, il suo senso pratico, il suo scarso gusto [...]
[...]amita, riuscendo a identificarsi alle soluzioni possibili, a ogni tappa di quest’ultima. Ho non è il dirigente supremo, il capo onnisciente, la cui sfolgorante personalità da sola è sufficiente a guidare un popolo alla vittoria. Egli è rappresentativo del Vietnam anche per la sua semplicità, la sua modestia, il suo senso pratico, il suo scarso gusto per le generalizzazioni teoriche e le
dichiarazioni altisonanti. Legato alla realtà nazionale, Ho Chi Minh è al tempo stesso rappresentativo del triplice vincolo del comuniSmo vietnamita, e dunque del suo vero internazionalismo. Ho non ha il potere di un capo carismatico. È al tempo stesso meno e più di questo: è l’uomo nel quale tutto il popolo si è riconosciuto. E lo zio Ho, Bac Ho ».
Bibliografia: Delle opere di Ho Chi Minh sono apparse in Italia: Lo spirito del Vietnam, Roma, 1968; Socialismo e nazione, Roma, 1968; Diario, Roma, 1968.
FI. Le.
Honduras
Repubblica presidenziale dell’America centrale, confinante col Guatemala, il Salvador e il Nicaragua. Ha una superficie di 112.088 kmq e una popolazione di circa 2,5 milioni di abitanti, per la maggior parte meticci. Dopo la capitale Tegucigalpa (200.000 abitanti), altra città importante è Puerto Cortés, sede del più grande porto del paese.
L’attività economica principale dell’Honduras è l’agricoltura. Essa impegna il 65% della popolazione ed è totalme[...]
[...]irono lo sviluppo economico e sociale del paese, alla fine del secolo XIX l'Honduras entrò nell’orbita degli interessi nordamericani. Nel 1907 il presidente dalla repubblica Miguel FI. Davila venne deposto da una sollevazione capeggiata da Manuel Ronilla e sostenuta dal capitale industriale e finanziario statunitense. Nello stesso anno, prendendo a pretesto il mancato pagamento di certi debiti, gli U.S.A. occuparono militarmente
Il presidente Ho Chi Minh tra ufficiali vietnamiti e sovietici assiste a una manifestazione sportiva internazionale (Hanoi, dicembre 1964)