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Il segmento testuale Guido Quazza è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 19Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 831

Brano: [...]rinese che, unico nelle grandi città italiane, potè annoverare nelle sue file anche i giovani studenti e lavoratori della « nuova sinistra » extraparlamentare. Riconoscimento del suo apporto scientifico e del suo spirito realmente unitario fu, nel 1972, l’elezione a presidente dell’istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (v. I.N.S.M.L.I.) come successore di Ferruccio Parri. Nelle grandi lotte fra il 1966 e il 1976 Guido Quazza fu uno degli intellettuali di sinistra italiani più impegnati nel « movimento », divenendo punto di riferimento per i giovani e per numerosi ex partigiani che in quelle lotte si riconoscevano. L'attività del Comitato antifascista torinese da lui diretto e quella proiettata in tutta Italia dagli Istituti storici collegati alI’I.N.S.M.L.l. costituivano un valido esempio di interazione dialettica fra le spinte provenienti dalle masse e la funzione dirigente delle organizzazioni. Non piccolo fu quindi il contributo dato da tali organizzazioni, in quegli anni, al successo dei movimenti degli stude[...]

[...]enerale, la battaglia contro gli « usi » contingenti a fini di politica spicciola e di chiesuola del grande evento del 194345 stanno ancora oggi al centro di una linea che ha contribuito e contribuisce a porre il passato in una relazione con il presente che non sia pura rievocazione ma indagine delle origini dei problemi vivi nel difficile, spesso drammatico nesso tra società e Stato in Italia. Di questa linea interpretativa si può affermare che Guido Quazza è stato ed è ancor oggi il più lucido e fecondo assertore.

Oltre a quelli già citati nel corso della voce, ha pubblicato i seguenti libri: Origine e aspetti della crisi contemporanea, un volumetto scritto nel febbraio 1944, durante la lotta partigiana, e uscito nell'estate 1945, politicamente e teoricamente ispirato al socialismo marxista libertario; La questione romana nel 184849 (1947); La lotta sociale del Risorgimento (1951); Le riforme in Piemonte nella prima metà del Settecento (1957); L’industria laniera e cotoniera in Piemonte (1961); Piani di studio. Un'esperienza al Magistero di [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 182

Brano: [...] comandante la divise in plotoni e questi agirono principalmente in pianura, attaccando i presidi e le caserme e ostacolando il traffico lungo le strade conducenti a Torino. Nel mese di giugno l’attività dei plotoni divenne assai intensa: il 25 furono compiuti diversi attacchi alla periferia di Torino e uno alla polveriera di Sangano, ove cadde Sergio De Vitis (v.), uno dei più audaci comandanti di gruppo. Il 22 settembre, il gruppo comandato da Guido Quazza, con attacco di sorpresa, si impadronì di alcuni camion alla Fiat Mirafiori. In ottobre, la formazione assunse il nome di 43a Divisione Autonoma « Sergio De Vitis », e nell’aprile 1945 partecipò alla liberazione della zona nordoccidentale di Torino.

Val d'Ossola

I primi gruppi sorsero attorno a due figure di particolare rilievo, l’architetto milanese Filippo Beltrami (v.) e l’ex ufficiale dell’esercito Dionigi Superti (v.). La banda Beltrami, costituitasi subito dopo l’8. 9.194Ì3, accolse uomini di tendenze politiche diverse e fu molto attiva nella zona di Megolo e in vai Strona. Dopo l[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 78

Brano: [...] di cui si è detto.

E. Ni.

Bibliografia essenziale: Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Edizioni di Comunità, Ivrea, 1967; Pietro Secchia, La Resistenza accusa, Mazzotta, Milano, 1973; Luigi Longo, Chi ha tradito la Resistenza, Editori, Riuniti, 1975; Daniele Barbieri, Agenda Nera, Coines, Roma, 1976; Giorgio De Luna, Neofascismo, La Nuova Italia, Firenze, 1978; R. FaenzaM. Fini, Gli Americani in Italia, Feltrinelli, Milano, 1976; Guido Quazza, Resistenza e Storia d’Italia, Feltrinelli, Milano, 1976; Manlio di Leila, Stòria della Democrazia Cristiana, Marietti, Torino, 1980; Antonio Bevere, Siamo ancora il paese più libero del mondo?, La Pietra, Milano, 1980.


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Guido Quazza, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Storia <---U.S.A. <---italiane <---italiano <---Alfredo Di Dio <---Americani in Italia <---Andagna di Triora <---Antonio Bevere <---Banda Autonoma <---Beltrami a Megolo <---Bibliografia <---Corrado del Carretto <---Cronologia <---D.C. <---D.C.M. <---Di Dio <---Dialettica <---Divisione Alpina <---Edizioni di Comunità <---Edoardo Martin <---Ernest J <---Ernest J Dawìey <---Ettore Passerin <---Ferruccio Parri <---Fisica <---Giorgio De Luna <---La Nuova Italia <---La Pietra <---La lotta <---Lanzo-Canavesana <---Lu Monferrato <---Luigi Longo <---M.S.I. <---Magistero di Torino <---Manlio di Leila <---N.A.T.O. <---Nuova Italia <---P.S.I. <---Piazza Fontana <---Pratica <---Richard L <---Santa Brigida <---Sergio De Vitis <---Stato in Italia <---Tecnologia <---Val Chisone <---Val Toce <---Vili Divisione Autonoma <---antifascista <---autonomiste <---capitalismo <---centrista <---cristiana <---d'Aosta <---d'Ossola <---democristiani <---democristiano <---fascismo <---fascista <---fascisti <---golpiste <---imperialismo <---integralismo <---italiana <---italiani <---marxista <---metodologia <---nazifascista <---neofascismo <---neofascisti <---ostracismo <---separatiste <---socialismo <---tecnologia <---terrorismo <---totalitarismo <---tradizionalista