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Il segmento testuale Giuseppe Stalin è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 36Analitici , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Mario Montagnana, Il maresciallo Giuseppe Stalin in KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 1 - giugno

Brano: LA RINASCITA 11
II Maresciallo
Giuseppe. Stalin
Un nome riempie in questo momento il mondo, un nome che sarà ripetuto nell'avvenire, nei decenni
e nei secoli, con ammirazione, con affetto, con entusiasmo, da un estremo all'altro della terra, da tutti i popoli, — il nome di Giuseppe Stalin.
Infelici ,quei combattenti che non possonq marciare, senaa un dubbio e senza una vacil)azione, verso i più gravi rischi e verso i più duri sacrifici, con la certezza di essere guidati da un uomo del quale, per anni ed anni, gli avvenimenti hanno dimostrato la fedeltà al proprio ideale, la capacità, il genio ! In questo momento, proletari e borghesi, rivoluzionari e conservatori, amici e nemici, con gioia o con rabbia, con amore o con odio, riconoscono, tutti, in Giuseppe Stalin uno dei più grandi uomini della storia, l' uomo che più di ogni altro ha contribuito e contribuisce alla vittoria [...]

[...]mbattenti che non possonq marciare, senaa un dubbio e senza una vacil)azione, verso i più gravi rischi e verso i più duri sacrifici, con la certezza di essere guidati da un uomo del quale, per anni ed anni, gli avvenimenti hanno dimostrato la fedeltà al proprio ideale, la capacità, il genio ! In questo momento, proletari e borghesi, rivoluzionari e conservatori, amici e nemici, con gioia o con rabbia, con amore o con odio, riconoscono, tutti, in Giuseppe Stalin uno dei più grandi uomini della storia, l' uomo che più di ogni altro ha contribuito e contribuisce alla vittoria della civiltà sulla barbarie, della luce sulle tenebre, degli uomini sulle belve. Domani, quando la civiltà, la luce, gli nomini avranno vinto per sempre, Stalin sarà, per sempre, il maggior simbolo, la più alta espressione di questa vittoria.
Che orgoglio per noi, proletari ; che orgoglio per noi rivoluzionari di tutti i paesi, il poter affermare : abbiamo creduto in lui, nel suo partito e nel suo popolo, e non lo abbiamo taciuto, quando la voce dei suoi innumerevoli nemici copr[...]

[...] e nel carcere, per anni
e per lustri, ed ora, nella tempesta che scuote il mondo, nell' uragano che sconvolge la terra, milioni
e milioni di esseri vedono in lui, come noi tutfi, la maggior garanzia della vittoria, la maggior garanzia che l'avvenire compenserà le sofferenze del presente e che. dal sangue e dalle rovine, sorgerà un mondo più giusto, più bello, più felice.
Non è solo in questa guerra che le qualità eccezionali, che il genio di Giuseppe Stalin si sono rivelati.
La sua attività, immensa e decisiva, in questa guerra non è, per così dire, 'che la continuazione logica e naturale di tutta la sua attività di rivoluzionario, di marxi,sla, dal giorno in cui; 45 anni or sono, egli iniziò la sua vita di combattente nelle file dei primi gruppi socialisti della sua Georgia nativa.
La sua azione, come dirigente, nel Partito socialista operaio della Georgia ; la sua partecipazione nella rivoluzione del 1905 ; i suoi scritti politici e teorici dello stesso periodo ; le persecuzioni di cui egli fu vittima fin dall'adolescenza, e le sue numerose,[...]

[...]nella rivoluzione del 1905 ; i suoi scritti politici e teorici dello stesso periodo ; le persecuzioni di cui egli fu vittima fin dall'adolescenza, e le sue numerose, audacissime fughe dalla .lantana, deserta Siberia ; la sua opera infaticabile per costruire e ricostruire il movimento rivoluzionario e per mantenerlo immune da ogni infiltrazione antimarxista nei cupi anni della reazione zarista ; tutte queste e le malte altre attività giovanili di Giuseppe Stalin sa
rebbero state sufficienti per fare di lui un gran capo della classe operaia.
Ma è soprattutto dopo la pubblicazione del suo studio — il più profondo, il più esauriente, il migliore che sia stato scritto finora — sopra ( La questione nazionale ,; dopo i suoi primi contatti con Lenin (che lo chiamava allora c un maraviglioso georgiano ,) e dopo la sua inclusione nel Comitato Centrale del Partito bolscevico — 31 anno or sono—che la personalità di Stalin passa al primo piano, eome dirigente del partito all'interno del paese, in tutta la Russia.
Durante i moltissimi anni in cui Stalin militò[...]

[...]ingevano di ignorare tutto questo, ma tutto questo era ben conosciuto dai comunisti, dagli operai, dai lavoratori di tutto il mondo.
E quando la malattia e la morte ci tolsero per sempre Lenin, immediatamente i bolscevichi, gli operai, i lavoratori dell' Unione Sovietica, così come i comunisti, gli operai e i lavoratori di tutti i paesi riconobbero in Stalin l'uomo, l'unico uomo che poteva sostituire pienamente il caro e grande capo scómparso.
Giuseppe Stalin rappresenta, in sè stesso e nella sua opera, la più alta prova dei valore inestimabile e della assoluta superiorità della teoria marxistaleninista su qualsiasi" altra teoria filosofica, politica e sociale.
c La teoria marxistaleninista non è un dogma, ma una guida per l'azione v. Grazie a questa guida Giuseppe Stalin potè prevedere, preparare e realizzare la sua opera grandiosa, la sua opera decisiva per le sorti dell'Unione Sovietica e del mondo.
Chi esamina con attenzione gli scritti, i discorsi e gli atti di Giuseppe Stalin in questi ultimi venti anni non può non rimanere stupefatto dalla forza di previsione che essi rivelano.
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. ed il mondo se Stalin non avesse lottato, durante molti anni, con un 'ardore e una tenacia bolsceviche — fino a schiacciarli e a eliminarli per sempre — contro i traditori trotzkisti e i destristi che tentavano di portare all' interno del partito la ideologia e la politica delle classi nemiche, di indebolire il potere sovietico e di impedire la vittoria della politica stalinista tendente a preparare, fin d' allora, le premesse e le basi delle attuali vittori[...]

[...]incibile ?
Tuttavia queste parole non vennero scritte durante questa guerra, nè alla sua vigilia, ma furono pronunciate da Stalin 19 anni or sono, all' inizio dell' aprile 1924, parlando della strategia e della tattica come scienza della direzione della lotta di classe dei proletariato.
Non è dunque un caso che il più grande stratega di questa guerra sia. — come lo riconoscono tutti i capi militari della coalizione antihitleriana—il bolscevico Giuseppe Stalin. 11 trionfo a cui egli ha portato i popoli dell'Unione Sovietica e l'Esercito rosso è il trionfo del marxismo, della dottrina più avanzata e progressiva che l'umanità abbia elaborato nella sua lotta per la libertà, la verità, la giustizia.
Perchè egli riunisce in sè le più alte qualità di capo militare e di capo politico proletario; perchè tutta la sua vita è un esempio luminoso di devozione illimitata alla causa, non solo della classe operaia e del popolo .sovietico, ma di tutti i popoli del mondo, i popoli di tutto il 'mondo vedono in Giuseppe Stalin la massima garanzia che le loro speran[...]

[...]o del marxismo, della dottrina più avanzata e progressiva che l'umanità abbia elaborato nella sua lotta per la libertà, la verità, la giustizia.
Perchè egli riunisce in sè le più alte qualità di capo militare e di capo politico proletario; perchè tutta la sua vita è un esempio luminoso di devozione illimitata alla causa, non solo della classe operaia e del popolo .sovietico, ma di tutti i popoli del mondo, i popoli di tutto il 'mondo vedono in Giuseppe Stalin la massima garanzia che le loro speranze e le loro aspirazioni troveranno, nella vittoria e nella pace, una realizzazione completa e de finitiva.
Perchè in questa guerra la personalità di Giuseppe Stalin supera qualsiasi altra personalità, anche la più prominente, i combattenti antihitleriani e antifascisti di tutti i paesi possono lottare, e lottano, non 'solo con la certezza di combattere per una causa sacra, ma con la certezza che questa causa non può non trionfare.
MARIO MONTAGNANA



da Armanda Guiducci, La morte grande in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1960 - 1 - 1 - numero 42

Brano: [...]nandovi irresistibilmente una qualche analogia visiva, chissà quando e dove afferrata, con un Pancho Villa o con un virulento capo militare da Americhe del Sud.
La chioma folta spazzolata all'indietro, i baffi imperiosi, il naso come un pugno in mezzo alla faccia, le guance che tradiscono il grande apoplettico, una grossa verruca immobile su quella di destra, e le labbra sensuali su cui aleggia il ricordo stupefacente di un sorriso, la testa di Giuseppe Stalin giace riversa in un altro emisfero, pur stando così vicina e parallela a quella di Vladimir Ilijc Lenin.
Donde gli viene quell'incredibile sorriso?
Ricordo il ritratto di Barbusse, che lo vide da vivo: « Sono gli occhi dal taglio esotico leggermente asiatico, che imprimono alla sua maschera di rude lavoratore un'aria ironica. C'è qualche cosa nello sguardo e nella espressione del viso che lo fanno apparire sempre sorridente. O meglio, si direbbe che egli stia sempre per sorridere. Così pure Lenin ».
Eppure, con la sua giustizia ironica, la metamorfosi irrimediabile ha cancellato ogni ricor[...]

[...]rimo — i quali hanno sfruttato il fatto che le mie costole fratturate non sono guarite e mi hanno fatto molto soffrire — sono stato costretto ad accusare me stesso ed altri ».
Una serietà terribile, pallida, sta rappresa sul volto di Lenin. Il suo pugno è contratto.
Il mignolo di Stalin è sigillato nell'indifferenza (le unghie serbano una traccia di nicotina).
Invano pensate che, a un certo momento, anche la morte ha alzato il suo mignolo — e Giuseppe Stalin è caduto fulminato. Una sproporzione fra i destini umani sussiste.
Sui pochi metri di distanza che separano queste due salme si ha l'impressione di misurare l'abisso. Allinearli così vicini...
Vicini e lontani, lontani ma vicini, se si è presi con forza da questa sensazione, ecco, almeno ora un tratto comune, un che di somigliante, qualcosa che li conforma, si riesce a scoprire. E una certa assenza. Una curiosa assenza, non di vita, come ci si potrebbe aspettare, ma di morte.
Passando la sua spugna nera sopra un volto umano, la morte, allorché sopraggiunge, sembra preoccuparsi della sua ec[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Giuseppe Stalin, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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