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Il segmento testuale Giorgio II è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 13Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 394

Brano: [...] (19111913), poi col grado di colonnello alla Prima guerra mondiale e, nel 1922, col grado di generale di brigata, alla disastrosa spedizione greca in Asia Minore contro Kemal Ataturk.

Nominato nel 1932 sottocapo di stato maggiore dell’esercito e, dal

1934, ispettore della cavalleria, nel

1935 partecipò al complotto monarchico del generale Kondylis che, con un colpo di stato militare, dopo tredici anni di repubblica riportò sul trono re Giorgio II. Promosso generale di divisione, nel 1936 Papàgos partecipò come ministro della Guerra ai due governi di breve durata che precedettero la dittatura fascista del generale loànnis Metaxàs (v.).

Dai lager alla guerra civile

Come capo di stato maggiore, fu alla testa delle forze armate greche contro l’aggressione dell’Italia fascista e della Germania nazista (19401941). Fatto prigioniero dai tedeschi nella primavera 1941, fu deportato a Oranienburg, Flossenburg, Dachau e Neindorf. Liberato dalle truppe americane nel maggio 1945, tornò in Grecia (v.) dove contribuì

alla restaurazione mona[...]

[...]la testa delle forze armate greche contro l’aggressione dell’Italia fascista e della Germania nazista (19401941). Fatto prigioniero dai tedeschi nella primavera 1941, fu deportato a Oranienburg, Flossenburg, Dachau e Neindorf. Liberato dalle truppe americane nel maggio 1945, tornò in Grecia (v.) dove contribuì

alla restaurazione monarchica e alla sanguinosa repressione dei combattenti comunisti della Resistenza. In cambio di questi servizi re Giorgio II, di ritorno dal suo esilio a Londra, lo nominò Gran Marescial

lo della Corte e successivamente suo consigliere militare.

II 20.1.1949, all’apice della guerra civile, Papàgos venne nominato comandante in capo delle forze armate greche ma, in effetti, le operazioni militari erano dirette dal generale americano Van Fleet. Dopo la sconfitta dei guerriglieri comunisti (ottobre 1949), Papàgos venne promosso al grado dì maresciallo.

Capo del governo

In dissenso con il re Paolo I (succeduto nel 1948 al fratello Giorgio II) e con i governi centristi, il 5.1.

1950 Papàgos rassegnò le dim[...]

[...]la Corte e successivamente suo consigliere militare.

II 20.1.1949, all’apice della guerra civile, Papàgos venne nominato comandante in capo delle forze armate greche ma, in effetti, le operazioni militari erano dirette dal generale americano Van Fleet. Dopo la sconfitta dei guerriglieri comunisti (ottobre 1949), Papàgos venne promosso al grado dì maresciallo.

Capo del governo

In dissenso con il re Paolo I (succeduto nel 1948 al fratello Giorgio II) e con i governi centristi, il 5.1.

1950 Papàgos rassegnò le dimissioni e si ritirò nelle sue terre, nel Peloponneso.

Nel maggio 1951, sfruttando la sua popolarità militare, riprese l’attività politica e fondò il « Raggruppamento ellenico », partito nazionalista di destra che si ispirava al modello gollista. Il 23.11.1952 divenne primo ministro, grazie a un sistema elettorale maggioritario che assicurò al suo partito, con il 49,35% dei voti, il 79,67% dei seggi, ossia 241 dei 300 seggi del Parlamento. Attorniato da militari e uomini politici di destra, Papàgos governò il paese in modo a[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 648

Brano: [...]I Internazionale, nel 1924 assunse il nome di Partito comunista greco.

Le elezioni del 14.11.1920 avevano visto la vittoria dei legittimisti monarchici e la sconfitta di Eleuthèrios Venizelos (esponente del capitale agrario) che era divenuto capo del governo nel 1917, dopo l'abdicazione di Costantino I. Il re tornò ad Atene, ma la restaurazione ebbe vita breve e travagliata: nel 1922 egli dovette abdicare definitivamente, lasciando il trono a Giorgio II. Le elezioni del 16.12.1923 diedero nuovamente la maggioranza al partito di Venizelos. Questi, ritornato ad Atene, assunse la presidenza del Consiglio, ma se ne dimise un mese dopo in seguito a dissensi col suo partito. Il 25.3. 1924 venne infine proclamata la repubblica e il 29.9,1925 fu varata la nuova Costituzione.

Si ebbe un susseguirsi di violente lotte di potere e di rivolte militari fino alle elezioni del 19.8.1928, quando Venizelos, da poco ritornato in patria, conquistò nuovamente una forte maggioranza: eletto presidente del Consiglio, sciolse la Camera, riformò la legge elettoral[...]

[...]della conservazione, e nelle branche della amministrazione statale. Nel 1935 ci fu un tentativo d'insurrezione repubblicana venizelista, ma il generale Geòrgios Kondylis fece fallire il colpo di stato. Divenuto a sua volta primo ministro e reggente, Kondylis organizzò un plebiscitotruffa che, in un paese dai sentimenti repubblicani profondi e radicati, fece risultare un 97% di voti a favore della monarchia.

Grazie al plebiscito, il 10.10.1935 Giorgio II ritornò in Grecia, ma come primo atto licenziò il generale Kondylis, facendolo sostituire da Demerdijs, il cui gabinetto ebbe però breve durata. Le successive elezioni (26.1.1936) diedero 143 seggi ai monarchici, 142 ai repubblicani e 15 ai comunisti, creando una situazione difficile e instabile per la coalizione governativa monarchica. Il re affidò allora il governo al generale monarchico Joannis Metaxas e, col pretesto che le opposizioni repubblicane e la sinistra stessero preparando un'insurrezione, il 4.8.1936 gli concesse i poteri assoluti. Il « 4 agosto » segnerà così, nella storia del [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 686

Brano: [...]o »), un partito monarchiconazionalista di estrema destra. Nel 1923 promosse nel Peloponneso un’insurrezione filomonarchica, ma questa fallì trascinando nel crollo il re Costantino che, così, fu nuovamente costretto a espatriare.

Rientrato in Grecia (v.) nel 1928, / Metaxas accettò per breve tempo un incarico governativo, ma successivamente preferì operare all’opposizione. Nel 1935, dopo la nuova restaurazione della monarchia nella persona di Giorgio II, Metaxas potè così entrare nel governo del generale Kondylis. Nell’aprile 1936 fu nominato egli stesso primo ministro con pieni poteri. Il 4 agosto dello stesso anno, per reprimere la crescente opposizione popolare al regime monarchico e reazionario da lui instaurato, sciolse il Parlamento e sospese ogni diritto democratico nel paese.

Davanti alle dichiarate mire espansionistiche del fascismo italiano nei Balcani, Metaxas chiese la protezione dell'Inghilterra. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si dichiarò neutrale, ma ciò non salvò la Grecia dall'attacco delle potenze dell’Asse. I[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 652

Brano: [...] un libero plebiscito da indirsi subito dopo la fine del conflitto e denunciavano in pari tempo la corresponsabilità della monarchia nella dittatura di Metaxas, il governo greco del Cairo era contrario a un mutamento istituzionale. Era tuttavia chiaro che molto difficilmente avrebbe potuto essere infranta l’opposizione popolare greca al ritorno del vecchio regime, tanto più che l’E.L.A.S. ormai disponeva di una forza di oltre 70.000 combattenti. Giorgio II chiese allora l’aiuto di Winston Churchill e, ancora una volta, il « pericolo comunista » divenne la giustificazione di una complessa manovra che si andò delineando sul piano politico e militare. Gruppi di conservatori facenti capo al governo fantoccio di Atene, preoccupati di salvaguardare, comunque andassero le cose, i loro interessi, costituirono i cosiddetti Battaglioni di sicurezza che, armati dai tedeschi, divennero gli strumenti di repressione più odiati dai greci. Tali battaglioni collaboravano momentaneamente con gli occupanti contro l’E.L.A.S., ma erano pronti a passare dalla parte [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Giorgio II, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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