Brano: [...]Primato
Quindicinale fascista, avente come sottotitolo: « Lettere ed arti d’Italia ». Fondato e diretto da Giuseppe Bottai (v.), con direttore responsabile Giorgio Vecchietti e redattore capo Giorgio Cabella, «Primato» uscì dall’1.3.1940 al 15. 8.1943 e costituì una sorta di integrazione « culturale » di Critica fascista, rivista diretta dallo stesso Bottai che trattava temi prettamente politici.
A « Primato » collaborarono, tra gli altri, Galvano Della Volpe, Carlo Morandi, Bruno Migliorini, Giorgio Pasquali, Renato Guttuso, Giaime Pintor, Mario Alicata, Giansiro Ferrata, Guido Piovene, intellettuali che diventeranno successivamente noti nelle file dell’antifascismo di sinistra.
Bottai, che nonostante la sua piena adesione al fascismo si piccava di rappresentarne l’ala meno rozza, anche per prepararsi la successione a Mussolini, faceva leva da un lato sull’affermazione dell'autonomia della cultura dalla politica, dall’altro sul mito dell’intellettuale quale interprete e guida degli eventi storici. La linea della rivista seguì l’evolversi della[...]
[...]tò poi verso la creazione di un ordine italogermanico che avrebbe dovuto sostituire la tradizionale egemonia francoinglese e nel quale l’Italia sarebbe stata il simbolo della difesa dei valori culturali della civiltà occidentale, grazie alla primogenitura della civiltà « latina » nei confronti della Germania nazista.
Già alla fine del 1940 era tuttavia avvertita la presenza di una « zona di silenzio » nella cultura italiana. In questo periodo Galvano Della Volpe sarà il primo a intuire l’inadeguatezza filosoficoculturale dell’idealismo come codice interpretativo dell’evolversi della guerra e preconizzerà l’avvento di un’età diversa, in cui la politica avrebbe sempre più interferito con la filosofia, imponendo la modifica del ruolo dell’intellettuale.
Con l’entrata in guerra deH’Unione Sovietica e degli Stati Uniti che segnava il decisivo allargamento storico del conflitto, alla rivista non
rimase che accentuare il proprio carattere « letterario », tanto i nuovi avvenimenti sfuggivano alla comprensione degli intellettuali fascisti italiani, mess[...]