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Il segmento testuale Franco Fortini è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 111Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 87

Brano: [...]toposero a non lievi maltrattamenti. Ma l’insofferenza dei giovani ebbe modo di esprimersi più chiaramente nei pubblici dibattiti svoltisi in occasione dei successivi convegni di Napoli (1937) e di Palermo (1938). Come le posizioni dei giovani più combattivi tendessero a organizzarsi tra loro, lo si potè constatare al convegno della sezione di arti figurative, a Napoli. Qui alcuni (tra cui Antonello Trombadori, Raffaele De Grada, Renato Guttuso, Franco Fortini, Alberto Graziani) introducendo accenti « sovversivi » trasformarono il dibattito in accesa polemica, poi culminata in un tumulto. L’anno dopo, a Palermo, gli stessi e altri (tra cui Duilio Morosini, Bruno Zevi, Francesco Arcangeli), portarono ancora la discussione sulla strada « sbagliata » di un’arte « moderna » spurgata delle tradizioni classistiche romane per rifarsi allo spirito delle « libertà » dei Comuni medievali. Accenti anticonformisti prevalsero anche nella sezione letteraria, con gli interventi dello stesso Franco Fortini (Lattes), di Mario Alicata, Adriano Seroni, Ruggero Jacobb[...]

[...]ttito in accesa polemica, poi culminata in un tumulto. L’anno dopo, a Palermo, gli stessi e altri (tra cui Duilio Morosini, Bruno Zevi, Francesco Arcangeli), portarono ancora la discussione sulla strada « sbagliata » di un’arte « moderna » spurgata delle tradizioni classistiche romane per rifarsi allo spirito delle « libertà » dei Comuni medievali. Accenti anticonformisti prevalsero anche nella sezione letteraria, con gli interventi dello stesso Franco Fortini (Lattes), di Mario Alicata, Adriano Seroni, Ruggero Jacobbi, Mario Spinella, Vito Pandolfi, Aldo Borlenghi e altri ancora. Contemporaneamente, al convegno della radio, Marcello Bernieri e alcuni suoi amici riuscirono a fare risuonare una nota antirazzista e antitedesca, trovando il consenso di altri partecipanti, tra cui Rosario Assunto, e del commissario israelita Enrico Rocca. Nelle due ultime edizioni, a Trieste (1939) e a Bologna (1940), il regime mostrò di avere inteso la lezione, riportando la manifestazione nell alveo della più rigida ufficialità e di una rigorosa selezione. Nondimeno [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 90

Brano: [...]2 il gruppo decise di darsi un direttivo; i contatti si estero ad alcune fabbriche (la Manzolini, il Laboratorio di precisione, ecc.) e con nuclei di operai comunisti. Con due di questi (Guido Rattoppatore e Gino Mangiavacchi), nel dicembre 1942 caddero nelle mani delI’O.V.R.A. Mario Alicata, Marco Cesarini, Dario e Gianni Puccini, e numerosi altri.

L’influenza del gruppo romano si ritrova, sul piano dei rapporti individuali, nella vicenda di Franco Fortini; dapprima legato al gruppo fiorentino di Giorgio Spini, Giampiero Carrocci e Geno Pampaioni, poi collaboratore di una rivistina di C.B. Vicari, quindi (luglio 1941) fondatore con Alicata e Pampaioni di un foglio, interrotto al primo numero dalla chiamata alle armi, durante il servizio militare a Civitacastellana Fortini conobbe Pietro Ingrao. Con

lo stesso gruppo (in particolare con Zevi, Carlo Muscetta, i fratelli Puccini, Gerardo Guerrieri) ebbe rapporti anche Rosario Assunto, che nell’inverno 1943 entrava nel Partito d’Azione.

I contatti « operativi » più stretti e continuati furono [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 520

Brano: [...]di fuori di una effettiva analisi critica, e certamente subordinati a quelle ragioni ».

Una luminosa eccezione è costituita da “Allarmi siam fascisti!” (1962), un lungometraggio finanziato dal Partito socialista e largamente distribuito sugli schermi italiani. Quest’opera di Lino Del Frà, Cecilia Mangini e Lino Miccicché propone immagini tratte da cinegiorna

li Luce, archivi e fonti private, montate con maestria e commentate da un testo di Franco Fortini. Ne risulta un’acuta e vivacissima analisi del fascismo, dalle sue origini al sanguinoso epilogo, con un risultato filmico tuttora insuperato per completezza storica, sì da poter essere riproposto ancor oggi come sussidio didattico nelle scuole.

L’ultimo importante filmdocumentario apparso in ordine di tempo sul grande schermo è “Giorni di furore” (1963), dedicato alla lotta partigiana. Prodotto dalla Coopera

Donne ebree seviziate nelle strade di Varsavia (1942)

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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Franco Fortini, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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