Brano: [...]deschini. L’8 settembre 1891 Boito scrive tutto allegro: « Ho sentito dire che il Falstaff è terminato. Evviva!! » (Lettera 180), e Verdi è costretto a smentire: «Non è vero che io abbia finito il Falstaff » (Lettera 181). Una lettera dell’11 maggio 1892, quando l’opera è davvero quasi finita, e già si pensa all’esecuzione, ai cantanti, alle scene, ai costumi, denuncia una umanissima crisi nell’artista che si avvicinava all’ottantina: « E poi... Finirò io quello che mi resta a fare?... In questo momento mi sento così stanco, così svogliato che mi pare impossibile che si possa arrivare a finire il lavoro che resta a fare! (...) Un poco di riposo, per ora, poi vedremo » (Lettera 194).
Nelle ultime lettere del carteggio Verdi si diffonde a lungo sulla composizione dei Pezzi sacri, per i quali Boito gli fornisce una stimolante consulenza culturale, e più tardi un’assistenza di persona per sorvegliare l’esecuzione a Parigi, ma le lettere di Boito, impegnatissimo nella divorante relazione con Eleonora Duse, e sempre più sprofondato nell’incert[...]
[...]erazione per Verdi e della sincerità delle attestazioni dirette che gliene faceva, dovrebbe considerare le dichiarazioni a terze persone, in particolare all’attrice cui lo legava allora una passione ciclonica, dichiarazioni opportunamente riferite in alcune delle note apposte a questo carteggio dai curatori. Recandosi a conferire con Verdi a Sant’Agata il 4 novembre 1889 (« Arriverò lunedi venturo e se il second’Atto non sarà ancora finito
lo finirò durante la settimana che starò a Sant’Agata », Lettera 130) quasi si scusava con l’amica per l’assenza (i loro incontri erano rari e difficili per la professione errabonda dell’attrice), e lei gli dava il suo benestare. « Andate dal vostro Galantuomo di Sant’Agata. Di quello mi fido. È il solo dei vostri amici che non giudica, né in bene né in male, i fatti degli altri ». (Curioso che Boito, scrivendo alla Duse, le dava del tu, chiamandola con dolci nomignoli d’alcova, Bumba, Buscoletta, e lei invece gli dava, pudicamente dannunziana, del Voi. Quanto a Verdi e Boito, il musicista passò dal Le[...]