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Il segmento testuale Filosofia morale è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 461

Brano: [...]ritiche agli aspetti grossolanamente devianti della criminologia lombrosiana e per l’attività di saggista.

Nel 1898 pubblicò un libro su Proprietà Individuale o proprietà collettiva?, nel 1902 Il pentimento e la morale ascetica, nel 1907 Giustizia. Storia di un'idea. Fu anche traduttore di opere letterarie e storiche e divulgatore infaticabile.

Eletto consigliere comunale socialista a Torino, tenne il seggio fino al 1919. Libero docente di Filosofia morale dal 1903, nel corso del 19151916 ebbe tra i suoi allievi Antonio Gramsci che, dello Zini, apprezzò la serietà delle impostazioni scientifiche e lo sforzo di uscire dalle strettoie di un gradualismo edulcorato e oratorio. Fu Gramsci che, legatosi di amicizia con lui, lo portò a collaborare al “Grido del Popolo” e poi a “L’Ordine Nuovo”; scelta coraggiosa che il filosofo (già collaboratore della “Gazzetta del Popolo” e de “La Stampa”) fece come vero e proprio atto di militanza nelle posizioni avanzate della sinistra socialista.

Nel 1921 la Libreria editrice del P.C. d’I. pubblicò il libro di[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 326

Brano: Salvatori, Guglielmo

nel Fermano fin dalla metà del secolo XV e poi nota per le illustri tradizioni risorgimentali, crebbe nei più saldi ideali del liberalismo come sistema politico, ma soprattutto come concezione razionale antidogmatica. Studiò a Firenze (laureandosi in Scienze sociali) e a Lipsia (dove ottenne una seconda laurea), per conseguire poi la libera docenza in Filosofia del diritto all’Università di Pisa e, più tardi, quella di Filosofia morale all’Università di Roma. Fu autore di una quarantina di pubblicazioni (facendo tra l’altro conoscere in Italia l'opera del filosofo e sociologo inglese Herbert Spencer), occupandosi di economia, di etica e di religione. Per la sua stessa formazione intellettuale fu fieramente critico di ogni forma di totalitarismo, sia di destra che di sinistra, quindi contrario al fascismo fin dal 191920.

Esule politico

Nel marzo 1924, quando già il fascismo era al potere e le opposizioni liberaldemocratiche davano chiari segni di connivenza con il nascente regime, in vista delle elezioni italiane, da F[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 468

Brano: [...], in quanto ebreo, fu internato. Uscito dal campo di internamento di Camerino dopo la caduta del fascismo, nel settembre 1943 emigrò in Svizzera, per rientrare in Italia al termine del conflitto.

Collegato a “Giustizia e Libertà” dal 1938, poi membro del Partito d'Azione con Ugo La Malfa e Ferruccio Par ri, nel 1946 li seguì nel Movimento repubblicano democratico.

Giornalista politico, editorialista di numerosi giornali, è stato docente di Filosofia morale all’Università di Milano.

Segulin, Frane

Boro. N. il 3.10.1914 a Polzane (Istria), m. a Trieste il 22.1.1945.

A quindici anni espatriò in Jugoslavia e si stabilì a Maribor, dove entrò a far parte delle organizzazioni comuniste locali. Nella primavera 1941, al momento dell'invasione da parte delle forze dell’Asse, entrò a far parte della Resistenza jugoslava, accorrendo volontario nella Soska legija (Legione Isonzo), composta da cittadini italiani della Venezia Giulia emigrati in Jugoslavia. All’inizio del 1942 tornò in Istria, dove fu tra gli organizzatori della lotta di liberazione.[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 447

Brano: [...]ttutto giovani, in diverse città d’Italia. Dal 1937, insieme con Guidq Calogero, prese l’iniziativa di costituire il Movimento liberalsocialista. Fu arrestato nel

1942 a Firenze, e poi nel 1943 a Perugia. Dopo l’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza.

Dopo la Liberazione ha diretto per alcuni anni l’Università italiana per stranieri a Perugia, costituendo i Centri di otientamento sociale. Incaricato di Filosofia morale all’università di Pisa, ha cercato di costruire un sistema di riforma religiosa e politica basato sulla non violenza e orientato contro il fanatismo e il dogmatismo, che si riallaccia per qualche verso alla concezione di Gandhi. Ha organizzato movimenti e convegni per una riforma religiosa, sulla non violenza, per un incontro tra Oriente e Occidente, per la pace, sulla riforma della scuola. Ha diretto la rivista mensile Azione non violenta.

Numerosi i suoi scritti di carattere religioso e pedagogico: Elementi di un'esperienza religiosa, 1937; Saggio sul soggetto della storia, 1947; Nuova s[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 740

Brano: [...]iò a manifestarsi proprio a Trieste, negli stessi anni in cui le^ ultime resistenze del movimento operaio italiano e delle associazioni popolari slave venivano stroncate dalla violenza fascista.

Nel 1929, dopo aver conseguito la licenza liceale con un anno d'anticipo, si iscrisse al biennio di Ingegneria presso l’università di Firenze, assecondando un desiderio del padre. Alloggiò a Firenze in casa dello zio, Ludovico Limentani, insegnante di filosofia morale nell’ateneo fiorentino e firmatario del manifesto degli intellettuali antifascisti, redatto da Benedetto Croce (v.) nel 1925. Pochi mesi dopo aver terminato il biennio propedeutico a Firenze ed essersi trasferito, alla fine del 1931, al Politecnico di Milano,

il 24.2.1932 Curiel chiese di poter passare al corso di laurea in Fisica, e, ottenuto il consenso, fece ritorno a Firenze.

Quando il noto fisico Bruno Rossi, assistente presso l’università di Firenze, ottenne la cattedra universitaria a Padova, Curiel — che con lui lavorava alla preparazione di una tesi di laurea sperimentale sulle[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Filosofia morale, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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