Brano: [...]e salì a 80.000 lire alla fine del 1921. Solo nei momenti migliori la tiratura raggiunse le 25.000 copie, anche perché dopo il congresso di Firenze il contenuto del giornale acquistò un carattere fortemente ideologico, perdendo quella vivacità e concretezza che più piaceva alla sua tradizionale base di lettori.
Il n. 67 di “Avanguardia”, in data 13.2. 1921, aveva come nuovo sottotitolo « Giornale della Gioventù Comunista Italiana/Organo della Federazione Giovanile Comunista Italiana/Sezione dell'Internazionale Giovanile » e riportava l’elenco dei redattori (Giuseppe Berti, Gino De Marchi e Luigi Polano), dei collaboratori (Luigi Longo, Mario Montagnana (v.), Romeo Mangano, Antonio Cassitta, Vera Rossa, Edoardo D’Onofrio (v.)f Lidio Ettorre), nonché del direttore Secondino Tranquilli.
Nello stesso numero era riportato l’appello dell’Esecutivo del K.I.M. rivolto a tutte le Sezioni Giovanili Italiane a staccarsi dal P.S.I., « nel cui seno si annidano i riformisti traditori della rivoluzione ». E si poneva una rigorosa alternativa: « O nell’lnternazionale Giovani[...]
[...]tte le Sezioni Giovanili Italiane a staccarsi dal P.S.I., « nel cui seno si annidano i riformisti traditori della rivoluzione ». E si poneva una rigorosa alternativa: « O nell’lnternazionale Giovanile con il Partito Comunista o contro di essa [...] L’organizzazio
« Avanguardia » n. 13 del 27.3.1921 con un. incita alla guerriglia contro i fascisti
ne socialista rivoluzionaria della Federazione Giovanile Italiana proseguirà Indisturbata come Federazione Giovanile Comunista per la sua chiara strada verso il ComuniSmo ».
Nella primavera del 1921 i giovani comunisti, quantunque fossero in maggioranza “astensionisti”, accettarono di partecipare alla campagna elettorale (« per disciplina internazionale ») in appoggio alle liste del P.C.d’I., ma non nascosero la loro ripulsa verso la « provocazione » rappresentata dalle elezioni stesse.
Dopo l'uscita di questo numero “Avanguardia” fu trasferita a Milano.
Nel numero uscito la settimana stessa del voto (n. 20 del 15.5.1921), “Avanguardia” scriveva: « Oggi, attraverso la lotta elettorale, una nuova provocazione[...]