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Il segmento testuale F.A.I. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 9 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 69

Brano: [...]giornale anarchico clandestino L’Adunata dei refrattari. Nelle giornate insurrezionali, alla vigilia del

25.4.1945, caddero a Genova Antonio Pittaluga; a Torino, Ilio Baroni. Altri, tra cui Giovan Battista Domaschi di Verona, morirono nei campi di deportazione tedeschi.

Nel settembre 1945, con il ritorno dall’esilio di Armando Borghi e di altri anarchici, ebbe luogo a Carrara il congresso ricostitutivo della Federazione Anarchica Italiana (F.A.I.). Contemporaneamente « Umanità Nova » riprese le pubblicazioni a Roma, in forma settimanale. Nel settembre 1946 un gruppo di anarchici revisionisti staccatosi dalla F.A.I., dopo aver dato vita per breve tempo a una Federazione libertaria, confluì nel P.S.L.I., Gruppi della F.A.I. sussistono in alcune zone della Toscana, della Romagna e deile Marche.

C.Gh. P.Se.

Bibliografia essenziale: Aldo Romano, Storia del Movimento socialista in Italia, 1956; Pier Carlo Masini, Gli Internazionalisti, 1960; Un trentennio di attività anarchica, Forlì, 1946; Giuseppe Mariani, Memorie di un ex terrorista, Torino, 1953; Armando Borghi, Mezzo secolo di anarchia, Napoli, 1954; La rivoluzione mancata, Milano, 1964.

Ancona

Città e porto delle Marche; con una popolazione di circa 100.000 abitanti (413.000 nell’intera provincia), è un importante centro commercia le, sede di canti[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 294

Brano: [...]a spesso interessante da numerosi episodi polemici, ma teoricamente incoerente.

In Spagna

Dopo la vittoria del fascismo in Italia scelse la via dell’esilio, continuando la propria attività pubblicistica militante dapprima in Francia, poi nella Spagna repubblicana. Nonostante le cattive condizioni fisiche partecipò alla battaglia di Monte Pelato. A Barcellona (v.) redigeva il periodico Guerra di classe e collaboràva alia radio della C.N.T. F.A.I. affermando (in polemica con la strategia staliniana che in Spagna faceva la sua maggiore prova) « la tesi dello sviluppo integrale della situazione creata dalla guerra » e sostenendo il « rapporto di subordinazione della vittoria di questa ai risultati di quello ». Su questo piano, gli anarchici della C.N.T. F.A.I. e i marxisti dissidenti del P.O.U.M. si trovarono alla « sinistra » dei comunisti e della politica detta di « fronte popolare », e sotto la minaccia di essere liquidati come « trotskisti » alla stessa stregua degli oppositori interni sovietici.

Tra gii ultimi mesi del 1936 e i primi del '37 Berneri contribuì a sostenere l’urto, moltiplicando la propria attività giornalistica e politica e polemizzando aspramente con i comunisti italiani e con lo stesso Togliatti. Nonostante ia tensione degli animi e l’accanita lotta interna in corso, il 3.5.1937 tenne una pommemorazione radiofonica di Anton[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 611

Brano: [...]a non seppe dare una risposta militare immediata né seppe creare in tempi rapidi un nuovo esercito da sostituire al vecchio che era stato disarticolato e decapitato dalla rivolta militare. Se la risposta spontanea, guidata da partiti e sindacati, riuscì in un primo momento a bloccare l’avanzata dei facciosos, essa costituì anche un limite, quando venne a essere un impedimento alla creazione di un nuovo esercito: le colonne catalane guidate dalla F.A.I. e dal P.O.U.M. (v.) rifiutarono per molti mesi di essere “militarizzate”, di essere cioè inquadrate e di accettare una disciplina, certamente democratica, ma comunque di tipo militare.

D’altra parte, proprio In Catalogna (e anche in Aragona) F.A.I. e C.N.T. dall’ottobre 1936 avevano dato vita a esperienze di gestione collettiva in agricoltura e neH’industria, sostenendo che soltanto se si fosse portata fino in fondo la rivoluzione, ottenendo in tal modo l’adesione delle masse proletarie, sarebbe stato possibile vincere la guerra. Nettamente contrari a ciò, socialisti e comunisti erano invece convinti della necessità di rinviare il processo rivoluzionario (di cui non negavano comunque l’urgenza) a quando fossero stati sconfitti i fascisti: la guerra contro l’avanzata franchista doveva, in quel momento, avere la precedenza su tutto. Nel m[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 607

Brano: [...]. Ma gli effetti della crisi mondiale del 1929 si fecero sentire anche nella Penisola Iberica e il governo cominciò a intervenire pesantemente contro le manifestazioni sociali e sindacali: nel luglio 1931 caddero a Siviglia le prime vittime; nel gennaio 1932, in alcuni pueblos delle zone montuose della Catalogna fu proclamato il comuniSmo libertario: l'esercito “ristabilì lordine” e i drrigenti furono deportati. La Federación anarquista ibèrica (F.A.I.), sotto la direzione di Buenaventura Durruti (v.) e Francisco Ascaso (v.), molto critici nei confronti del possibilismo della C.N.T. e sempre più convinti che la crescente inquietudine operaia e contadina potesse dar luogo a un movimento rivoluzionario generale, a ciò alacremente lavorava.

I drammatici avvenimenti di Casasviejas (Cadice) del gennaio 1933 costituirono un chiaro indice del livello di conflittualità ed estremismo raggiunto dall'una e dall’altra parte. In quella occasione un reparto di Guardias de asalto massacrò a colpi di mitraglia un vecchio contadino (chiamato Seisdedos) n[...]

[...]ualità ed estremismo raggiunto dall'una e dall’altra parte. In quella occasione un reparto di Guardias de asalto massacrò a colpi di mitraglia un vecchio contadino (chiamato Seisdedos) nonché i suoi familiari e vicini che avevano aderito a una sollevazione di carattere anarchico. Dopo l’eccidio il reparto effettuò una vera e propria scorreria nel paese, razziando e fucilando altre undici persone.

La conflittualità contadina, sollecitata dalla F.A.I. e dal ritardo con cui si portava avanti la riforma agraria,

Francisco Franco

607



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 247

Brano: [...]e volontari del 7° Reggimento dell'E.L.A.S.. Tra questi si distinsero, oltre alla Medaglia d'oro Re

nato Bianchi (v.), due romani, il caporalmaggiore Otello D’Angelantonio e il sergente maggiore Mario Canali, del 2° Bersaglieri: catturati dai nazisti il 2.3.1944 a Psacnà, furono fucilati dopo atroci torture. Allo scopo di collegare e unire politicamente tutti gli italiani rimasti in Grecia, nel luglio 1944 fu costituito nell'isola di Eubea il F.A.I. [Fronte antifascista italiano), organizzazione che durò fino alla liberazione del paese, iniziatasi con lo sbarco inglese del 5 ottobre.

Eureka, Operazione

Durante la seconda guerra mondiale, denominazione convenzionale dell’operazione militare posta in atto dagli Alleati per proteggere l’incontro di Teheran (v.), alla fine di novembre 1943, tra Churchill, Roosevelt e Stalin. Per l'occasione, i tedeschi progettarono un’operazione Antieureka, mirante a uccidere o a catturare i tre uomini di Stato o comunque a impedire lo svolgimento dell’importante Conferenza.

L'operazione « Antieurek[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 594

Brano: [...] va oltre i pur grandi meriti della popolazione della provincia nel suo insieme. Anzitutto è necessario ricordare il significato dell’azione del C.L.N. provinciale, di cui erano componenti, fin dalla metà del 1944, Giuseppe Mariani e Romeo Landini per il P.C.l., Alberto Bondielli e Guglielmo Nicosia per la D.C., Gino Procuranti e Arturo Frediani per il P. d’A., Rolando Cei e Lorenzo Ventavoli per il P.S.I., Romualdo Del Papa e Renato Viti per la F.A.I. Dopo la fuga delle autorità fasciste della provincia, il C.L.N. si sostituì in tutto alle preesistenti strutture civili e amministrative, operando con autorità e capacità di governo. In Apuania non fu mai proclamata formalmente l’indipendenza dalla repubblica fascista di Salò, come avvenne, per esempio, nell’OssoIa, a Montefiorino e in altre « zone libere », sta di fatto però che anche qui i partiti antifascisti diedero vita a una vera e propria giunta di governo, i cui membri dirigevano tutti gli affari civili, economici e sociali della popolazione. Il C.L.N. nel suo insieme esercitava poi u[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 111

Brano: [...].N.T. approvò incondizionatamente l’operato dei Comitati nel corso del primo mese di « rivoluzione », ossia tutte le misure prese dal primo « governo » anarchico e riguardanti la collettivizzazione totale, lo scioglimento dei comitati del Fronte popolare, la proibizione dei partiti politici e la persecuzione dei loro militanti. Dopo breve tempo, visti i fallimentari risultati di questo primo « Stato » anarchico, la Federación Anarquista Iberica (F.A.I.) e la C.N.T. decisero di perfezionare le forme di governo e gli organi di potere, creando il Consejo de Aragón, sotto la presidenza di Joaquin Ascaso. Questo « governo », che venne riconosciuto legittimo da Largo Caballero (v.), allora presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica spagnola, era formato da 12 ministeri (Consejeriaq): Guerra, Interni. Approvvigionamenti, Finanze, Lavori pubblici, Trasporti, Collettivizzazione, Agricoltura, Sanità, Assistenza sociale, Cultura, Giustizia. Ma anche questo riordinamento dette pessimi risultati. Quando l’XI Divisione dell’esercito repubblic[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 616

Brano: [...]sempre più, avendo tra

José Antonio Primo de Rivera

i suoi gruppi più influenti i monarchici (Renovación espanola, Carlisti) e alcuni raggruppamenti non definiti quanto a scelta istituzionale, ma molto influenzati dalla Chiesa cattolica [Confederación Espanola de Derechas Autónomas, C.E.D. A.). Tutte queste forze si confrontarono, facendo ricorso anche alla lotta armata, con i gruppi repubblicani [Izquierda Republicana), anarchici [C.N.T., F.A.I.), socialisti [P.

S.O.E., U.G.T.) e, a partire dal 1920, con i comunisti (P.C.).

Per questi aspetti si vedano: M. Martinez Cuadrado, “La burguesia conservadora/18141931” (Madrid, 1974) e R. Tamames, “La republ ica. La era de Franeo/19301970” (Madrid, 1984), contenenti un’ottima bibliografia ragionata, nonché J. Busquets, “El militar de carrera en Espana” (Barcellona, 1984).

In questo quadro generale si iscrisse il fascismo spagnolo, la cui ascesa alla vita pubblica attraverso gruppi diversi e indipendenti ebbe luogo, molto significativamente, nel

1931.

Alcuni anni prima, intorno[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 541

Brano: Appendice

Secondo dopoguerra

Dopo la Liberazione, con la ripresa del movimento anarchico, Ugo Fedeli tornò sulla scena politica italiana e internazionale: nel giugno 1945, a Milano, fu tra i relatori nel convegno interregionale della Federazione comunista libertaria dell’Alta Italia e nel dicembre 1949, nella veste di segretario del Consiglio nazionale della Federazione Anarchici Italiana (F.A.I.), la rappresentò a Parigi nel Congresso internazionale anarchico. Nel 1951, anche per uscire da una situazione economica di grandi difficoltà, accettò l’incarico di bibliotecario offertogli da Adriano Olivetti a San Giorgio Canavese (Ivrea), inserendosi attivamente nel Movimento Comunità, per il quale organizzò corsi di studio e altre iniziative culturali. Considerato come il maggiore storico italiano del movimento libertario, nei suoi ultimi anni di vita curò un volume su Congressi e convegni della Federazione Anarchica Italiana (Genova, 1963).

Dopo la sua morte, la sua vasta biblioteca s[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine F.A.I., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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