Brano: [...]iproduzione di uno schema d'impianto, documento che costituiva la fondamentale pezza d’appoggio per gli accusatori. Successivamente al dibattito, emersero altre gravi irregolarità compiute dagli inquirenti.
Per esempio, uno dei testimoni (Max Elichter), il quale aveva dichiarato di essere stato invitato da Julius a far parte della rete di spionaggio, ammetterà più tardi di essere stato costretto a fare tali dichiarazioni perché ricattato dall'F.B.I. sotto minaccia di arresto; un altro dei maggiori testimoni d’accusa (il fotografo Ben Schneider) rivelò che i coniugi Rosenberg si erano fatti presso di lui fotografie per uso passaporto (« Quindi volevano fuggire all’estero », dedusse il procuratore Saypol), ma più tardi l’agente John H. Harrington ammetterà di aver mostrato al testimone gli imputati prima del confronto, affinché egli si familiarizzasse con I loro volti per evitare imbarazzanti errori.
Ma a parte questi e altri sintomatici vizi del processo, che dimostravano la deliberata volontà dell'F.B.I. di raggiungere a ogni costo il[...]
[...]niugi Rosenberg si erano fatti presso di lui fotografie per uso passaporto (« Quindi volevano fuggire all’estero », dedusse il procuratore Saypol), ma più tardi l’agente John H. Harrington ammetterà di aver mostrato al testimone gli imputati prima del confronto, affinché egli si familiarizzasse con I loro volti per evitare imbarazzanti errori.
Ma a parte questi e altri sintomatici vizi del processo, che dimostravano la deliberata volontà dell'F.B.I. di raggiungere a ogni costo il proprio obiettivo, cioè sostenere l’accusa di « spionaggio in tempo di guerra » (la cui dimostrazione comportava automaticamente per gli imputati la pena di morte), l’accusa in sé già risultava arbitraria, dato che l’Unione Sovietica, all'epoca dei fatti denunciati, era alleata e non nemica degli Stati Uniti. Per di più, i sovietici non potevano aver tratto alcun vantaggio dal presunto passaggio di informazioni tramite Greenglass e Rosenberg per costruire nel 1949 la loro atomica, dato che erano già molto avanti nei loro studi in materia (grazie anche agli scien[...]
[...]te Io scienziato britannico Klaus Fuchs, arrestato a sua volta in Inghilterra nel 1950, reo confesso e condannato dagli inglesi a 14 anni di reclusione.
Infine, mentre si poteva forse ipotizzare che Julius Rosenberg avesse svolto, per le proprie idealità politiche, una qualche attività spionistica a favore dell'Unione Sovietica, mancava qualsiasi prova o plausibile argomento contro sua moglie Ethel, il cui arresto, per ammissione dello stesso F.B.I., aveva avuto sol
tanto una funzione ricattatoria nei confronti del marito, per indurlo a “confessare”.
Lo stesso Hoover, in un suo memorandum, dichiarò: « La donna potrebbe non saperne niente, ma ci servirà per far leva sull'uomo ». In ogni caso Ethel poteva al massimo essere accusata di favoreggiamento, il che escludeva la possibilità legale di condannarla a morte.
Ma si trattava di un processo politico in un clima politico dominato dal maccartismo e, quali che fossero le risultanze istruttorie (a parte le numerose falsità), esse non dovevano avere alcun peso di fronte alla “ragion [...]