→ modalità contenuto
modalità contesto
Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO
ANTEPRIMA MULTIMEDIALI
ALBERO INVENTARIALE
Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

NB: le impostazioni di visualizzazione modificabili nel pannello di preferenze utente hanno determinato un albero che comprende esclusivamente i nodi direttamente ascendenti ed eventuali nodi discendenti più prossimi. Click su + per l'intero contenuto di un nodo.


INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Il segmento testuale F.A.C. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 9Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Carlo Falconi, La crisi della Parrocchia in Italia in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1953 - 7 - 1 - numero 3

Brano: [...]a caduta dell'impero, le parrocchie seppero conservare i germi della riscossa e costituire iI nucleo dei futuri comuni. Il meno che si può dire è che dal 1000 in poi parrocchia e comune vi divennero spesso come due aspetti della stessa collettività giuridica che univa in un unico fascio le forze della città e del contado nella reazione alle prepotenze dei feudatari. Fu il tempo in cui le adunanze del popolo si tenevano in chiesa, le votazioni si facevan per parrocchia e, al momento del bisogno, il carroccio, ossia il carro destinato alla raccolta delle decime per la parrocchia, divenne un'insegna di battaglia e il nucleo della fanteria cittadina. Creazione spontanea o meno e centro propulsore della stessa vita civica o no, la parrocchia ebbe il merito, anche nei secoli più ferrigni, d'aprire scuole gratuite, di raccogliere vecchi e ammalati, di organizzare la carità (come nelle matricole, che erano vere e proprie corporazioni di poveri), ecc.
Più tardi, al tempo della diffusione degli Ordini mendicanti,
LA CRISI DELLA PARROCCHIA IN ITA[...]

[...]canti,
LA CRISI DELLA PARROCCHIA IN ITALIA 47
l'Italia conobbe un curioso episodio di parrocchismo. Per reagire all'invadenza dei nuovi venuti, il clero secolare si armò d'una « costituzione parrocchiale» per cui ogni fedele non solo era obbligato a ricevere nella propria parrocchia il battesimo, la comunione pasquale, il matrimonio e la sepoltura, ma doveva anche assistervi alla messa festiva e richiedervi la confessione annuale a Pasqua. Bonifacio VIII e il Concilio di Vienna, sotto Clemente V, spezza rono la rigidità della u costituzione », ma anche per la parrocchia fu soprattutto il concilio di Trento che pose definitivamente termine alle contese tra clero secolare e regolare e agli abusi nell'assegnazione dei benefici.
Le controversie tra parroci e «mendicanti» diedero persino origine a una dottrina eretica, difesa soprattutto da Guglielmo di S. Amore (t 1272), secondo la quale i parroci sarebbero stati istituiti da Cristo come i vescovi. La curiosa teoria, nonostante le condanne incontrate, non morì. Risorse nella Francia galli[...]

[...] 100.000 ab. nel 1900; 22 nel 1936). Ed è constatabile in modo non meno perspicuo nell'incremento di popolazione dei centri superiori ai 20.000 ab. 54 nel 1865, nel 1931 eran ben 142; ma mentre nel 1861 abbracciavano appena 1'11% dell'intera popolazione, nel 1931 ne comprendevano circa un quarto. 15 di questi centri (9), inoltre, videro nel settantennio aumentare 4 volte e più la loro popolazione: La Spezia ben 15 volte, Sesto S. Giovanni 13.
E facile immaginare le conseguenze di questi ininterrotti spostamenti di popolazione dalla campagna ai centri industriali o marittimi sull'organizzazione parrocchiale delle città. Una trascrizione esteriore del fenomeno la nota a prima vista anche il visitatore più superficiale: persino là dove si é provveduto a vendere e smantellar le chiese e le cappelle secondarie del centro, la differenza tra il numero degli edifici di culto situati entro la vecchia cerchia e quelli esterni é di una sproporzione impressionante. E, si sa, la ra
(9) La Spezia, Pola e Taranto, porti militari; Savona, Bari, Brindi[...]

[...] prospetto più esauriente sulla pratica d'un capoluogo medio di provincia é stato dato da don Aldo Leoni (13) a proposito di Mantova che, nel 1948, l'anno base delle sue statistiche, contava 56.262 ab. suddivisi in undici parrocchie. In quell'anno, su 60 nati (sic), 9 non furono battezzati (o almeno non risultarono battezzati nel febbraio '49), 5 matrimoni su 383 e 4 funerali su 699 furono celebrati col solo rito civile. Alla messa festiva soddisfaceva normalmente più d'un terzo della popolazione (35%): delle donne il 47%, degli uomini il 24% (cioè neppure un quarto). Tra costoro i giovani erano il 31%, gli adulti il 17%. Il precetto pasquale era osservato dal 57% della popolazione obbligata, con la solita prevalenza delle donne sugli uomini. Le funzioni vespertine domenicali invece raccoglievano soltanto il 6% della popolazione (« per lo più l'assemblea é costituita da donne [e da donne attempate] »). La stessa percentuale valeva per gli iscritti all'A.C., con netta prevalenza degli elementi giovani sugli adulti.
(12) «La Sociologia re[...]

[...] più diffusa cultura, il giornale, il cinema, la radio, ne naturalizzarono le credenze (Dio, Provvidenza) ispirandogli un concetto quasi magico del potere della scienza e della tecnica; l'emigrazione o l'invasione della città, distruggendo il suo primitivismo, ne solleticarono e sferzarono il desiderio di piaceri, di comodità, di lusso. Infine i miti. politici,
62 CARLO FALCONI
con la lotta di classe, sopraggiunti (da noi) buoni ultimi, ebbero facile giuoco agitando i noti slogans sull'alleanza tra clero e capita listi, sulla religione come sfruttamento, sul paradiso in terra come antitesi del paradiso in cielo.
Naturalmente non ovunque la scristianizzazione delle zone rurali ha raggiunto eguale intensità. Studiosi del problema come il Boulard (16) hanno distinto in proposito tre tipi fondamentali di parrocchie:
a) le parrocchie di cristianità, in cui regna ancora lo spirito cristiano e dove la maggioranza é tuttora praticante;
b) le parrocchie indifferenti ma di tradizione cristiana, in cui iI cristianesimo vive alla giornata a sec[...]

[...]o tuttavia non poteva costituire che un'atmosfera propizia all'azione riformatrice: la vera e propria riforma avrebbe invece dovuto estrinsecarsi attraverso l'eliminazione puntuale e metodica delle singole cause della crisi.
Che cosa sia stato fatto a proposito della disfunzione territoriale di molte : parrocchie s'è in parte accennato riferendo, ad es. sull'operosità della Pontificia Opera per la preservazione della fede in Roma. E si potrebbe facilmente sviluppare coi dati relativi alla moltiplicazione delle parrocchie realizzata nei vari centri urbani da Milano a Napoli, da Genova a Bari. Ma che il problema dell'elefantiasi delle parrocchie cittadine, specie periferiche, sia tutt'altro che risolto lo attestano i recentissimi discorsi di Pio XII. Il problema é spesso complicato dalla scarsezza numerica del clero disponibile e il Papa é giunto persino ad approvare, per la sua Diocesi, il sistema cosiddetto di patronato, secondo il quale alcune diocesi più favorite per numero di sacerdoti possono (( adottare l'una o l'altra parrocchia d[...]

[...]atica del catechismo e dell'assistenza ai giovani nelle parrocchie cittadine o suburbane: ma la cosa non riesce priva d'inconvenienti.
La vita collegiale del clero (nelle parrocchie cittadine, s'intende) è un altro problema tattico di molta importanza. Solo in tal modo, infatti, esso potrebbe realizzare quel lavoro organico e disciplinato che può veramente incidere sulla popolazione d'una parrocchia. Ma anche questa prospettiva é tutt'altro che facilmente raggiungibile. Per ora la collegialità si realizza soprattutto nella forma più larga di convivenza nella stessa canonica (in distinti appartamenti).
***
Alla crisi di laicizzazione ambientale la parrocchia, sia citta dina che rurale, può opporre soprattutto la vivacità delle sue varie e molteplici .attività apostoliche. (Non esclusivamente, certo, perché le opere e attività profane — come le scuole, i cinematografi, i campi sportivi, ecc. — vanno oltre il puro e semplice lavoro apostolico). S'è già detto del cambiamento notevole tra la parrocchia di 50 anni fa e quella attuale: notev[...]

[...]iffondendo discretamente l'idea della «parrocchia comunità». Che é, del resto, il concetto di parrocchia quale risulta dall'analisi storica della sua configurazione primitiva e dei suoi sviluppi posteriori. La storia poi insegna che la parrocchia é stata efficiente solo quando ha saputo mantenersi una comunità aperta e vitale, una comunità (com'è caro oggi definirla in Francia) missionaria. Perché l'equivoco dell'equazione `parrocchiacomunità' è facilissimo se non si specifica immediatamente la caratteristica fondamentale della comunità parrocchiale: e cioè la sua permanente apertura e tensione all'esterno, sino ad abbracciare tutti i credenti del territorio. Le parrocchiecomunità nel senso d'ovile e di rifugio non sono infrequenti in Italia: ma la loro sorte è appunto quella dell'inerzia. Le vere parrocchie dinamiche e conquistatrici sono invece una minoranza assoluta.
Una rinascita in senso missionario della parrocchia è stata promossa comunque negli ultimi decenni dall'A.C. Dove e finché, s'intende, non è stata anch'essa domata dalla[...]

[...]coli della G.I.O.C. (Gioventù Operaia Cristiana), a quelli dei Lavoratori delle A.C.L.I. — per tacere delle Casse Rurali, Cooperative, Mutue, di cui, però, per disposizioni del Diritto Canonico, i sacerdoti non possono assumersi le responsabilità direttive. Oltre a queste opere strettamente parrocchiali, non é raro il caso di parrocchie ospitanti l'ONARMO, i nuclei aziendali delle ACLI, ecc. (45).
Non sappiamo quale consistenza abbia assunto il F.A.C. (Fraterno Aiuto Cristiano) propagandato, dal '50, un po' per tutta Italia dal suo ideatore, don Paolo Arnaboldi. Esso é stato definito (46) ((lo strumento per fare della Parrocchia una famiglia, una comunità d'amore, una comunità missionaria per restituire alla Chiesa la parrocchia diventata cellula viva e operante del Corpo Mistico )). E lo stesso presentatore continuava: «Non si tratta di fare un'opera o delle opere a puro titolo di santificazione personale che aiutino il povero nella stretta misura nella quale le possibilità di un individuo lo consentano; si tratta di esigere una collabora[...]

[...]continua e fraterna. Che siano tutti a dare del loro tempo e del loro denaro perché la famiglia della parrocchia possa sentirsi veramente tale: che sia un'azione
(45) v. in proposito L. CivARn1, « La Parrocchia e l'azione sociale », ne L'Ass. Eccl., 1948, VI.
(46) C. ZUCCARO, in Vita Sociale, 1951, I.
LA CRISI DELLA PARROCCHIA IN ITA IA 79
totale di tutti i suoi membri, che impegni per prima cosa ad eliminare la miseria nera dei fratelli. Il F.A.C. (insomma) non é una raccolta di soldi, non è un'altra opera o una delle tante opere, ma é la mobilitazione di tutta la parrocchia per la battaglia della rieducazione pratica ed organizzata della massa del papalo cristiano al precetto di Gesù ».
Un programma indubbiamente integralista e massimalista di grande interesse, ma che, al banco di prova della realtà, ci pare debba sollevare delle difficoltà quasi insormontabili. Una metodica esperimentazione, tuttavia, potrebbe tentare di renderlo mena utopistico e più accessibile. E farlo divenire, con l' A. C. nel campo dell'apostolato puro, il sec[...]

[...] sottovalutata. Il Messale quotidiano e più ancora quello festivo sono anche da noi abbastan za diffusi (sebbene tra i soli ceti devoti); ma la liturgia parrocchiale non va oltre, quasi dappertutto, la messa dialogata. E vero che le remore più gravi alla pietà liturgica sono poste proprio dal conservatorismo idolatra della Curia, ma troppo poco si tenta dai
80 CARLO FALCONI
sacerdoti di a iniziare» i fedeli ai misteri liturgici (47). Molto più facile è solleticarne il sentimentalismo con pratiche extraliturgiche e specialmente con le devozioni mariane. Ed infatti é quello che i parroci italiani si son limitati, per lo più, a fare. Citare i fasti nefasti raccolti dall'invenzione delle Madonne Pellegrine tra il '46 e e il '48 non é davvero necessario.
Innovazioni numerose — più numerose anzi che in ogni altro campo — sono state accolte dal nostro clero nella predicazione, o meglio nelle forme esterne (sempre più pubblicitarie) della predi, cazione. Le più sensazionali riguardano la specializzazione per categorie, il ripiegamento progres[...]

[...]ica delle parrocchie é, infatti, da noi, un'intrappresa ancor troppo morosa; la loro vita
(47) cfr. F. TONOLo, Parrocchia e Liturgia, Roma, 1949; e, come es. di qualche realizzazione pratica, G. BEVILACQUA, «La Vigilia Pasquale in un centro periferico», ale L'Ast. Eccl., 1952, III, pp. 174 segg.
LA CRISI DELLA PARROCCHIA IN ITALIA 81
comunitaria, nella maggior parte dei casi, introflessa e chiusa, rivelando solo nel campo sociale una notevole facoltà di ripresa; la vita religiosa propriamente detta, infine, è proprio quella che accusa i deficit più gravi. Con questo non si vuol minimamente disconoscere gli sforzi compiuti dall'alto e dal basso clero per una riforma .adeguata dell'istituto parrocchiale. Le buone volontà non sono davvero mancate, ma i risultati sono stati piuttosto mediocri sia per lo sproporzionato aumento dei nuovi bisogni e per le reMore frapposte dai vecchi metodi e mezzi, sia, e soprattutto, per gli infausti compromessi con la politica.
Se la parrocchia infatti ha perduto terreno sul settore religioso, s'è avvanta[...]

[...]mbio di guardia » — il cavallo di Troia delle rivendicazioni politiche della Chiesa ? Lo storico di domani non avrà certo molti scrupoli, come il cronista d'oggi che voglia ad ogni costo corazzarsi d'obiettività per tema d'esser giudicato partigiano, nel
1
82 CARLO FALCONI
rispondere a questi interrogativi, tanto la realtà gli apparirà d'un'evidenza violenta.
Ebbene, quali conseguenze matureranno da questo stato di cose ? Naturalmente, non è facile prevederle. Troppi imprevisti possono sovvertire i calcoli più prudenti. Ma una cosa si può tranquillamente asserire: e cioè che la strada della politicizzazione porterà la Chiesa a delle amare esperienze. Oggi essa sta tentando con tutte le sue forze di slaicizzare l'Italia, rimedioevizzandola in una nuova teocrazia solo apparentemente più rispettosa del progresso e aperta al riconoscimento dei valori terrestri. Dopo l'antitesi ottocentesca, stile «piononista », insomma, la sintesi novecentesca, stile «piododicista ». Ma non si concilia, sopraffacendo. Leone XIII osò assai meno, e lasciò [...]

[...]amente asserire: e cioè che la strada della politicizzazione porterà la Chiesa a delle amare esperienze. Oggi essa sta tentando con tutte le sue forze di slaicizzare l'Italia, rimedioevizzandola in una nuova teocrazia solo apparentemente più rispettosa del progresso e aperta al riconoscimento dei valori terrestri. Dopo l'antitesi ottocentesca, stile «piononista », insomma, la sintesi novecentesca, stile «piododicista ». Ma non si concilia, sopraffacendo. Leone XIII osò assai meno, e lasciò in eredità il modernismo, il murrismo e il combismo. La reazione all'attuale progressiva egemonia clericale potrà esser forse dilazionata, ma avverrà fatalmente. E se sorprenderà la parrocchia religiosamente inaridita, quella sarà, per il Cattolicesimo italiano, l'ora più critica.
CARLO FALcoNr
1


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine F.A.C., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---A.C. <---A.C.I. <---A.C.L.I. <---ACLI <---Adam Josefcyk <---Aiuto Cristiano <---Aldo Leoni <---Alfonso Rulliani <---Alto Mantovano <---Assistenti <---Associazioni <---Attenti <---Basso M <---Basso Mantovano <---Basta <---Biblioteca Parrocchiale <---Bollettino Parrocchiale <---Boulard <---Buona Stampa <---Bussi <---C.I.F. <---Calabria <---Carolingi <---Caserta <---Casse Rurali <---Cattolicesimo <---Cattolico Italiano <---Cavagna <---Cenacolo <---Cenarle <---Centro Cattolico di Studi Sociali <---Chiesa <---Chiesa in Italia <---Chiese in Roma <---Circoli <---Comitato Parrocchiale <---Comunità <---Concilio <---Concilio Vaticano <---Concilio di Vienna <---Congresso Cattolico <---Convegni del Clero <---Corpo Mistico <---Corsi Agricoli <---Cosi <---Crisi <---Crispolti <---Curia Romana <---Dal IV <---De Rosa <---Del resto <---Dio <---Diritto <---Diritto Canonico <---Diritto canonico <---Diritto feudale <---Dodici <---Dottrina Cristiana <---Droulers <---E Tito Casini <---Ecco <---Economia <---Eremitani <---Faggioli <---Francia <---Franzelin <---Friburgo <---G.I.O.C. <---Geografia <---Gerusalemme <---Gesù Cristo <---Giovanni Barra <---Giuliotti <---Già <---Godin <---I Congresso Mondiale <---Il F A C <---Il lavoro <---La Chiesa <---La Comunità <---La Nuova Parrocchia <---La Parrocchia <---La Sociologia religiosa in Italia <---La Vigilia Pasquale in un centro periferico <---Leone XII <---Leone XIII <---Loew <---Lombardia <---Lovanio <---Madonne Pellegrine <---Mantova <---Mantovano <---Maria del Popolo <---Medio <---Medio M <---Meglio <---Milano Palermo Roma <---Moelher <---Mont-César <---Morcelliana <---Munus <---N.S.G.C. <---Napoli Venezia Milano Palermo <---Noi Parroci <---Noppel <---Nuova <---Nuova Antologia <---Operaia Cristiana <---Opere Parrocchiali <---Orientamento nell'Apostolato Parrocchia <---Paolo Arnaboldi <---Papa <---Parfoci <---Perché <---Pie Unioni <---Pio X <---Pio XI <---Pio XII <---Pistoia <---Più <---Pontificia Commissione <---Pontificia Opera <---Portaluppi <---Pratica <---Pratica Pastorale <---Problèmes <---Quaresima <---Quaresinialtisti <---Riese <---Rivoluzione Francese <---Romagna <---Rurali Militanti <---San Lorenzo <---San Saba <---Sardegna <---Scheeben <---Scuola Cattolica <---Scuole Serali <---Secondo G <---Secondo G B Rossi <---Segretariato del Popolo <---Segreteria di Stato <---Sesto S <---Settimana Sociale <---Sociologia <---Sociologia religiosa <---Sommo Pontefice <---Spiazzi <---Statistica <---Stocchiero <---Storia <---Studi Sociali <---Swoboda <---Teologia <---Teologia pastorale <---Torre Del Greco <---Troia <---Umanesimo rurale <---Uomini Cattolici <---Vescovi <---Vigilia Pasquale <---Vita Sociale <---Vivere in Cristo <---X a Pio <---abbiano <---analfabetismo <---artigiani <---attiviste <---autonomismo <---autonomisti <---catechismo <---conservatorismo <---cristiana <---cristiane <---cristianesimo <---cristiani <---cristiano <---curialista <---d'Ars <---d'Assistenza <---d'Egitto <---d'Italia <---d'élites <---dell'Alpi <---dell'Italia <---dell'Opera <---dell'Ottocento <---dell'Università <---denunciano <---dicista <---dustrialismo <---ecclesiologica <---egoista <---emiliane <---essenzialista <---fascismo <---fascista <---feudalesimo <---giansenismo <---giuseppinismo <---gregoriano <---integralista <---italiana <---italiani <---italiano <---laicismo <---laicista <---latifondismo <---latifondisti <---leoniano <---lillipuziane <---listi <---maltusianesimo <---mariane <---massimalista <---materialismo <---materialista <---modernismo <---murrismo <---nell'Abruzzo <---nell'Agro <---nell'Alto <---nell'Apostolato <---oscurantismo <---paganesimo <---parallelismo <---parrocchiani <---parrocchiano <---parrocchismo <---parrochismo <---pedologiche <---piononista <---poggiano <---primitivismo <---professionista <---professionisti <---realismo <---ritualismo <---seminaristi <---sentimentalismo <---siano <---socialismo <---socialiste <---sociologia <---sull'Assistente <---tediano <---teologia <---teologici <---teologie <---umanesimo <---urbanesimo



Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL