Brano: [...] del suo distaccamento, accorse in aiuto di una formazione partigiana circondata da reparti di Brigate nere. Nel corso della lotta venne gravemente ferito, ma pur procedendo carponi riuscì ugualmente a dirigere i suoi uomini fino alla liberazione dei compagni assediati. Spentosi più tardi per le ferite riportate nello scontro, alla sua memoria è stata conferita la medaglia d'argento al valor militare.

Del suo comandante Romagna, il partigiano Elio Cicchetti ha tracciato un conciso ed espressivo ritratto: « Era un uomo di corporatura atletica, poco più che trentenne, dall’aspetto severo e deciso. [...] Voleva disciplina, intelligenza, coraggio e volontà. Mi spiegò che la disciplina era indispensabile per garantire la realizzazione di quanto si sarebbe deciso di fare; che l'intelligenza era necessaria, perché era necessario il ragionamento; che il coraggio ci voleva per non perdere la facoltà di ragionare quando più ce n’era bisogno; e che la volontà era essenziale perché lui non avrebbe concesso un attimo di riposo a nessuno finché non fosse fini[...]

Brano: [...] suo gesto, in apparenza temerario, era stato necessario, « in quanto il primo dovére di un partigiano consiste in un assoluto rispetto delle proprie armi. ’’ Non solo per il sacrificio che costa procurarsele — diceva —, ma anche per una questione di dignità.. Se un partigiano perde l'arma in azione non è degno di stare con noi, perché dimostra che la sua preoccupazione maggiore è di salvare se stesso, non quella di colpire il nemico ” ».

(Da Elio Cicchetti, Il campo giusto. Edizioni La Pietra, Milano, 1969).

Franchini, Rodolfo

N. a Livorno il 3.6.1912; falegname. Comunista, nel 1939 fu condannato dal Tribunale speciale a 6 anni di reclusione per aver svolto azione di propaganda antifascista tra i soldati e gli studenti.

Dopo i’8.9.1943 ha preso parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza toscana, comandante di squadra della Brigata Garibaldi « L. Ballerini » della Divisione « Potente ».

Franchini, Vinicio

Emilio. N. a Milano l’11.10.1912. Di famiglia socialista e attivo antifascista, nel 1942 aderì al P.C.I.. Do[...]

Brano: [...]Lancellotti, Brigitte Loewenthal, Guido Meliini.

Si vedano, per le più importanti azioni gappiste, esaurienti informazioni nelle voci delle località in cui si svolsero e nelle voci biografiche dei maggiori protagonisti.

P.Se.

Bibliografia: G. Pesce, Soldati senza uniforme, Roma, 1950; M. De Micheli, 7* G.A.P., Roma, 1954; G. Pesce, Senza tregua, Milano, 1968; S. Flamigni L. Marzocchi, Resistenza in Romagna, Ed. La Pietra, Milano, 1969; Elio Cicchetti, Il campo giusto, La Pietra, 1970; Sesto Liverani, Un anno dì guerriglia, La Pietra, 1971; Lorenzo d’Agostini e Roberto Forti, Il sole è sorto a Roma, A.N.P.I. Roma, 1965; Berto Perotti, Tra littorio e svastica, Firenze, 1970; Orazio Barbieri, Ponti sull'Arno, Roma, 1958.

Garagnani, Alcide

Scarpone. Medaglia d'oro al valor militare alla memoria. N. a Correggio (Reggio Emilia) nel 1924, cadu

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Brano: Letteratura della Resistenza in Italia

testimonianze di Stefano Radice, Giusto Toiioy, Eugenio Corti, Fidia Gambetti, Giulio Bedeschi sulla campagna di Russia, a Classe 1912

(1945) di Davide Lajolo (v.) ; da / miei sette figli di Alcide Cervi (1955), ai diari partigiani di Roberto Battaglia (v.), Dante Livio Bianco (v.), Ada Gobetti (v.)f Elio Cicchetti e altri ancora (e qui si possono far rientrare altresì, per certi versi, alcune pagine di quegli scritti di dirigenti politici che pure non sono oggetto di queste note). Il famoso Cristo si è fermato a Eboli (1945) di Carlo Levi (v.), invece, rappresenta in certo senso il risvolto di questa produzione: l’esperienza del « confinato » a contatto con il dramma del Mezzogiorno, viene raccontata con una continua tentazione verso l’estetismo e la contemplazione « letteraria », che insidia l’istanza saggistica di partenza.

Altri autori

Nell'orizzonte del neorealismo sono stati spesso collocati[...]