Brano: [...]ppi di assalto sorti nelle città ancora nel periodo preparatorio deld’insurrezione (maggioluglio 1941). All’inizio, infatti, l’esercito partigia
no di Tito si chiamò N.O.P.O.J. {Narodnooslobodilacki partizanski odredi Jugoslavije = Distaccamenti popolari partigiani di liberazione della Jugoslavia), sigla che molto più tardi si trasformò in N.O.V.J. (AAarodnooslobodilacka vojska Jugoslavije — Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia o E.P.L.J.).
I primi distaccamenti partigiani avevano struttura variabile, dai 100 ai
3.000 uomini, talora solo parzialmente armati. Essi operavano in prevalenza intorno ai luoghi di origine, con accampamenti improvvi* sati nei boschi; si sostenevano con quanto veniva fornito volontariamente dai contadini dei villaggi, dalle organizzazioni locali di partito, dai Comitati popolari di liberazione e dai Comitati del Fronte popolare di liberazione delle città, che a tale scopo raccoglievano viveri, vestiario, medicinali e altro tra la popolazione. Questi primi distaccamenti cominciarono a funzionare d[...]
[...]liberazione e dai Comitati del Fronte popolare di liberazione delle città, che a tale scopo raccoglievano viveri, vestiario, medicinali e altro tra la popolazione. Questi primi distaccamenti cominciarono a funzionare dall’ottobre 1941 anche nei territori di confine politicamente italiani (Fiume, Istria, Friuli, Isontino), con capillari collegamenti con la Croazia e la Slovenia.
Anche in seguito alla creazione di reparti regolari e mobili dell’E.P.L.J. (Brigate proletarie e d’assalto), gli « Odredi » continuarono a esistere, solitamente nelle zone semiliberate e in quelle completamente controllate dalle forze di occupazione (in Istria le formazioni partigiane operarono in distaccamenti fino all’estate del 1944). Conoscendo alla perfezione il terreno, essi conducevano azioni di guerriglia nelle retrovie del nemico, per liquidare spie e collaborazionisti, attuare requisizioni dei.loro beni, compiere agguati e attacchi fulminei, quasi sempre di notte, contro presidi isolati
o colonne in movimento, per rifornire di armi e viveri se stessi e [...]
[...]pazione (in Istria le formazioni partigiane operarono in distaccamenti fino all’estate del 1944). Conoscendo alla perfezione il terreno, essi conducevano azioni di guerriglia nelle retrovie del nemico, per liquidare spie e collaborazionisti, attuare requisizioni dei.loro beni, compiere agguati e attacchi fulminei, quasi sempre di notte, contro presidi isolati
o colonne in movimento, per rifornire di armi e viveri se stessi e le formazioni deH’E.P.L.J..
Di norma, dopo alcuni mesi di guerriglia i distaccamenti si trasformavano in brigate e divisioni, mentre il loro posto veniva preso da altri combattenti. Venivano così creati sempre nuovi « Odredi », dipendenti dalle organizzazioni locali di partito ma rigorosamente tenuti a seguire una precisa « Ordinanza sulla tattica, sui compiti, sulla disciplina e sui rifornimenti dei distaccamenti partigiani » diramata da Tito il 10.8.1941. Secondo il numero degli effettivi, ogni distaccamento veniva strutturato in squadre, compagnie e battaglioni. I distaccamenti servivano anche per l’addestramento[...]