Brano: [...]no a uno dalle radio che le S.S. gli davano da riparare, si costruì uh apparecchio ricevente clandestino con il quale potè ascoltare notizie suH'andamento della guerra e comunicarle al Comitato.
Il primo obiettivo del Comitato internazionale fu molto concreto: piazzare compagni di fiducia nei punti chiave deHamministrazione, per conoscere il meccanismo del lager e prevenire le intenzioni delle S.S.. Se era impiegato nell'ufficio del lavoro, l’emissario del Comitato clandestino poteva per esempio far destinare certi compagni nelle officine della Steyr e della Messerschmitt, dove era possibile sabotare la produzione bellica. Se lavorava neH’infermeria, poteva avvertire quando i medici S.S. avrebbero fatto la selezione dei malati giudicati « irrecuperabili » e agire immediatamente per dimettere quelli che si reggevano ancora in piedi. Se stava nelle cucine, poteva mettere un freno alle ruberie sulle razioni. Gli inservienti degli alloggi e delle mense delle S.S. potevano ascoltare e poi riferire notizie importanti sull’andamento della gu[...]
[...]: Questi documenti ebbero
una grande importanza durante i processi di Norimberga e di Dachau (v.).
Merita di essere ricordato anche il cecoslovacco Josef Podlaha, valente chirurgo, per l’episodio riferito alla Corte di Dachau dal sottoufficiale delle S.S. Willy Eckert: « Un giorno — raccontò Eckert — ero malato, e poiché sapevo che un grande chirurgo cecoslovacco lavorava come manovale, lo mandai a chiamare. Il professore Podlaha mi visitò e mi consigliò di farmi operare. Gli chiesi come potevo compensarlo, aspettandomi l’abituale richiesta di pane, margarina e sigarette, o di spostarlo a un lavoro più leggero. Costui mi disse invece: ” Bastoni meno ferocemente i deportati E se ne andò ».
Il Welsergruppe
Un episodio della Resistenza nel lager riguarda un gruppo di resistenti austriaci sorto nelle città di Wels, Steyr e Linz, e chiamato nel lager appunto Welsergruppe. I primi di essi furono deportati a Mauthausen il 6.9.1944, gli altri a mano a mano che venivano arrestati, il Gauleiter dell’Oberdonau, August Eigruber, chiese e [...]
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A sinistra: particolare della « scala della morte ». A destra: lapide murata nel dopoguerra ai piedi della « scala della morte ». Traduzione del testo: « I gradini di questa scalinata, che oggi sono uguali e di altezza normale, erano — al tempo in cui Mauthausen era un campo di concentramento — blocchi di roccia di altezza e forme diverse e disposti in ogni senso, a volte alti mezzo m[...]