→ modalità contenuto
modalità contesto
Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO
ANTEPRIMA MULTIMEDIALI
ALBERO INVENTARIALE
Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

NB: le impostazioni di visualizzazione modificabili nel pannello di preferenze utente hanno determinato un albero che comprende esclusivamente i nodi direttamente ascendenti ed eventuali nodi discendenti più prossimi. Click su + per l'intero contenuto di un nodo.


INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Il segmento testuale Donne è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 36Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Franco Fido, Saggi e studi. Giacinta nel paese degli uomini: interpretazioni delle «villeggiature» in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - luglio - 31 - numero 4

Brano: [...] geloso » (Smanie, i, 11).
Sui Rusteghi, cfr. Mémoires, II, 34 (Opere, i, 392). Per il Todero la prefazione: « Todero ... non è brontolon solamente, ma avaro e superbo » (Opere, vili, 51) e quanto dice di lui Marcolina: « El xe un vecchio che gh'ha ste tre piccole qualità: avaro, superbo e ostinà » (II, 14). Per le Villeggiature la prefazione alle Smanie (Opere, vii, 1008).
376 FRANCO FIDO
L'impresario delle Smirne, La scuola di ballo), sulle donne del popolo a Venezia (Le massere, Le donne de casa soa, Il campiello), e cosí via.
Accanto a queste costellazioni tematiche ci sono i cicli veri e propri: le due commedie di Bettina (La putta onorata e La buona moglie, 174849), la Pamela del 1750 e Pamela maritata del 175960, le tre Ircane (La sposa persiana, 1753, Ircana in Julfa, 1755, e Ircana in Ispaan, 1756), le Villeggiature del 1761, e infine la trilogia ricavata nel 1764 dagli scenari scritti a Parigi per l'Arlecchino Bertinazzi e la Camilla Veronese degli Italiens: Gli amori di Zelinda e Lindoro, La gelosia di Lindoro, Le inquietudini di Zelinda.
Da una parte, nella prefazi[...]

[...] cuore
(Ircana in Ispaan, II, 9).
Personaggio nuovo, dicevo, non solo per la sua carica passionale, ma anche per la nota polemica che risuona in versi come gli ultimi riportati. Non dobbiamo dimenticare che quando Goldoni comincia a lavorare per i Vendramin al teatro San Luca il suo posto presso i Medebach al teatro Sant'Angelo è preso dal Chiari, e l'abate bresciano andava affermandosi come il piú deciso campione, a Venezia, dei diritti delle donne. Si leggano, tra i numerosi esempi che potrei citare, questi versi della Pastorella fedele, composta nel 1754, cioè precisamente fra La sposa persiana e 1'Ircana in Jul/a:
TURPINo: Guarda in Città, in campagna: guarda per ogni banda, La femmina ubbidisce, e l'uom sempre comanda.
CEFISA : Perché le prime donne diedero all'altre il crollo, Lasciandosi dagli uomini metter i piè sul collo. Dalla padrona morta, che avea molta perizia, Ho inteso dir piú volte che questa è un'ingiustizia. Del par uomini e donne del Ciel son la fattura; Madre del par benefica con tutti è la natura. L'uom rapi il primo luogo; a noi lasciò il secondo; Perché l'uomo superbo vuol esser solo al mondo. [...] Noi piú di lui capaci d'amor siamo, e di sdegno; Noi di beltà il vinciamo, noi lo vinciam d'ingegno.
10 Per altre fanciulle capaci di maneggiare le armi v. per es. Zandira nella Dalmatina: « Barbaro, cedi il ferro, o di mia man ti uccido... » (Iv, 4).
GIACINTA NEL PAESE DEGLI UOMINI: INTERPRETAZIONE DELLE « VILLEGGIATURE » 379
Per tenerci soggette, come piú ad esso aggrada,
Diede a noi donne il fuso, l'uomo impugnò[...]

[...]o; Perché l'uomo superbo vuol esser solo al mondo. [...] Noi piú di lui capaci d'amor siamo, e di sdegno; Noi di beltà il vinciamo, noi lo vinciam d'ingegno.
10 Per altre fanciulle capaci di maneggiare le armi v. per es. Zandira nella Dalmatina: « Barbaro, cedi il ferro, o di mia man ti uccido... » (Iv, 4).
GIACINTA NEL PAESE DEGLI UOMINI: INTERPRETAZIONE DELLE « VILLEGGIATURE » 379
Per tenerci soggette, come piú ad esso aggrada,
Diede a noi donne il fuso, l'uomo impugnò la spada.
Ci mandino alla scuola, mettanci un ferro a lato:
Arrossirà un Dottore, arrossirà un soldato.
Oppresse ed avvilite, sta il valor nostro accolto
Nell'arti d'un bel core, nell'armi d'un bel volto [...] (II, 1)II
Non che nelle commedie borghesi di Goldoni manchino confronti fra i due sessi e vittorie dei personaggi femminili — da quella di Mirandolina sul Cavaliere e quelle di Felice e Marcolina sui rusteghi e Todero. Ma all'interno di una struttura piú ampia (la trilogia), e di un genere meno vincolato alla misura del quotidiano (la tragicommedia) sia la p[...]

[...]i mariti colle loro mogli ».
Nei dialoghi di Lavinia con Zerbino e don Gasparo (I, 45) la parola letto torna 11 volte, ma il marito è deciso a non capire le allusioni della moglie, cosí come nel III atto, quando Lavinia finge un'indisposizione quale « pretesto ragionevole » per « sciogliere la compagnia, troncar le scene per tempo, finir la villeggiatura » (9), don Gasparo si trincera dietro l'ironia di un'interpretazione letterale: « Voi altre donne avete sempre qualche cosa che duole ... Andate a letto, e domani si farà venire il chirurgo, e vi caverà sangue » (III, 10; e fra sé: « Queste donne si fanno venir male quando vogliono ... Don Paoluccio le avrà fatto venire le pulsazioni »: in, 11).
Il fatto è che i sintomi accusati da Lavinia (« Marito mio, ho del gran male intorno, mi sento una pulsazione interna, un'agitazione negli spiriti, una lassitudine universale con giramenti di capo ») sono l'involontaria con
GIACINTA NEL PAESE DEGLI UOMINI: INTERPRETAZIONE DELLE « VILLEGGIATURE » 383
fessione di una condizione isterica, e questa il risultato del disagio con cui la signora si adatta alla perpetua dimensione teatrale della vita patrizia, esasperata dalla paradossale clausura i[...]

[...]Leonide pensano di essere prive nelle loro case cittadine: « Che importa a me che ci sia sale, olio e zucchero, se manca il miglior condimento, ch'è quello della libertà? » (I, 2, Felicita), e che vagheggiano nella condizione felice della villeggiatura: « In campagna ogni giorno si vedon visi nuovi che vanno e vengono, e si trattano con libertà » (I, 4, Leonide); o meglio ancora:
LEONIDE: ... Siamo andati in dodici in compagnia: e tutti uomini, donne, padroni, servitori, carrozze, cavalli, tutti alla nostra villa. Arrivati colà, trovammo preparata una sontuosa cena, dopo cena si giocò al faraone, e siccome il sonno andava prendendo ora l'uno, ora l'altro, e mio fratello ed io eravamo impegnati nel gioco, ciascheduno che aveva volontà di dormire, andò nel primo letto che ritrovò, ed io fui obbligata dormire colla cameriera, e mio fratello sul canapè.
FELICITA: Questo è piacere! Questa libertà mi piace... (I, 3).
Come in una famosa « novella rusticana » del secolo successivo, lo stesso significante rinvia dunque a significati diversi e in[...]

[...]arma principale di Giacinta è l'intelligenza, un'intelligenza che gli esegeti delle Villeggiature hanno rilevato specialmente nelle scene delle Smanie in cui mortifica maliziosamente Vittoria (iI, 12), o convince il padre a fare il contrario di ciò che aveva deciso, lasciandolo per di piú pieno di ammirazione per la logica e il buon senso della figliola (n, 10). Ma il tratto veramente distintivo di questa intelligenza, rispetto a quella di altre donne goldoniane, è la lucidità introspettiva: per cui, ad esempio, quando Brigida cui Giacinta si è confidata osserva che la colpa è di Filippo, che ha invitato Guglielmo a villeggiare con loro, la padroncina risponde: « Sí, è vero, vo studiando anch'io di dar la colpa a mio padre », ma insiste che se si è esposta alla tentazione la colpa è sua, per « la maledetta ambizione di non voler dipendere » (Avventure, ii, 1).
Di fatto, la storia di Giacinta è un tessuto di comprensibili errori e di riflessioni autocritiche, in cui l'eroina si fa di volta in volta storica severa del proprio dramma: « Ho a[...]

[...] la perdita dell'onore o della reputazione 18, ma la farebbe semplicemente « rientrare nei ranghi » di un comportamento femminile medio, rassicurante, paternalisticamente teorizzato dai borghesi che la circondano: piú precisamente, la pubblica ammissione che la vicinanza
e le attenzioni di un bellimbusto le hanno fatto mutar sentimenti e pensiero varrebbe quanto dar clamorosamente ragione al « saggio » Fulgenzio, assertore della debolezza delle donne e vero antagonista di Giacinta nelle tre commedie. Fin dalle Smanie egli ammonisce Filippo: « Non si lasciano praticar le figlie. Capite? Non si lasciano praticare ... È donna. Oh, oh! mi dicevate: è prudente. Ed io vi diceva: è donna » (III, 10); e nel Ritorno riasserisce a beneficio di Leonardo la sua convinzione che le donne sono esseri infantili e fragili, bisognosi di guida e dell'autorità maschile: « Quando non vi siano maggiori obbietti per concludere le vostre nozze, ella, o per amore
o per forza, sarà obbligata a venir con voi ... Veramente la signora Giacinta è un po' capricciosa e ostinatella ... (Oh libertà, libertà! Come in oggi si maritano le fanciulle!) » (III, 1).
Per capire il significato del confronto fra il « femminismo » di Giacinta
e l'antifemminismo di Fulgenzio dobbiamo fermarci un momento a considerarlo nel quadro di un dibattito sulle donne e sulla loro educazione vivace dappertutto nel S[...]

[...]iano maggiori obbietti per concludere le vostre nozze, ella, o per amore
o per forza, sarà obbligata a venir con voi ... Veramente la signora Giacinta è un po' capricciosa e ostinatella ... (Oh libertà, libertà! Come in oggi si maritano le fanciulle!) » (III, 1).
Per capire il significato del confronto fra il « femminismo » di Giacinta
e l'antifemminismo di Fulgenzio dobbiamo fermarci un momento a considerarlo nel quadro di un dibattito sulle donne e sulla loro educazione vivace dappertutto nel Settecento, e a Venezia, in particolare, vecchio di secoli: dalla proverbiale attività delle cortigianepoetesse del Cinquecento ai casi esemplari e opposti, nel secolo successivo, di Arcangela Tarabotti monaca per forza, che dalla sua cella alza la protesta dell'Inferno monacale e della Semplicità ingannata, e di Elena Corner Piscopia, prima donna mai laureatasi a Padova (cfr. Molmenti 1926, pp. 35559).
Un panorama ampio e preciso della letteratura femminista in Italia nel
18 Per la possibilità di rompere senza scandalo un impegno matrimoniale [...]

[...]a nel
18 Per la possibilità di rompere senza scandalo un impegno matrimoniale a Venezia si veda quanto scrive il BARETTI nel suo Account of the Manners and Customs of Italy di certe nozze fra una Barbarigo e uno Zen disdette all'ultimo momento « for no other reason but because the bride took a disgust to the young man... » (London, T. Davies & L. Davis, 1768, I, 9495).
394 FRANCO FIDO

secolo dei lumi si trova nel capitolo Gli studi delle donne nel Settecento di Giulio Natali dal quale risulta tra l'altro la precocità e l'abbondanza degli interventi veneziani rispetto, poniamo, a quelli milanesi (che vanno dall'anonima e notevole Difesa delle donne nel i tomo del « Caffè » — 1765 — all'ode pariniana La laurea), o a quelli europei in genere, culminati in quell'Essai sur le caractère, les moeurs et l'esprit des femmes dans tous les siècles di AntoineLéonard Thomas che provocherà nel 1772 l'abate Galiani a buttar giú il suo breve e misogino Dialogue sur les f emmes 19.
Ma quel che colpisce a Venezia è la varietà e la veemenza delle opinioni, come se, per un effetto simile a quello notato fra gli ospiti di don Gasparo nella Villeggiatura, la stretta coabitazione nel centro lagunare attizzasse fra i letterati il gusto della replica e della [...]

[...] e misogino Dialogue sur les f emmes 19.
Ma quel che colpisce a Venezia è la varietà e la veemenza delle opinioni, come se, per un effetto simile a quello notato fra gli ospiti di don Gasparo nella Villeggiatura, la stretta coabitazione nel centro lagunare attizzasse fra i letterati il gusto della replica e della contraddizione: talché per esempio Il filosofismo delle belle pubblicato nel 1753 dall'abate Giovanni De Cataneo « per distogliere le donne dal vano amore della filosofia » (Natali 1955, r 137) induce l'abate G. Melani a sostenere l'ottima disposizione delle fanciulle alle scienze nel suo Libro delle donne (parte r, 1757).
Nel tempo di cui ci stiamo occupando, a cavallo fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, questa « guerra di abati » si fa piú fitta e piú seria, perché vi si riflettono posizioni e interessi non solo letterari. Basta rileggere certi articoli di Baretti nella « Frusta », scritta e pubblicata a Venezia a partire dall'ottobre 1763 (sull'anonimo La dama cristiana nel secolo. Lettere familiari del Marchese di... al Conte di... suo amico: n. n; e specialmente sul Tradimento scoperto negli amoreggiamenti e nelle conversazioni tra uomini e donne, di Giambattista Bonomo: n. xvi) p[...]

[...] questa « guerra di abati » si fa piú fitta e piú seria, perché vi si riflettono posizioni e interessi non solo letterari. Basta rileggere certi articoli di Baretti nella « Frusta », scritta e pubblicata a Venezia a partire dall'ottobre 1763 (sull'anonimo La dama cristiana nel secolo. Lettere familiari del Marchese di... al Conte di... suo amico: n. n; e specialmente sul Tradimento scoperto negli amoreggiamenti e nelle conversazioni tra uomini e donne, di Giambattista Bonomo: n. xvi) per riconoscere in Aristarco Scannabue un partigiano del cattolicesimo antiascetico professato dai suoi amici della Compagnia di Gesti (cfr. Neri 1899), in un momento in cui Daniele Concina e gli altri rigoristi domenicani del Convento del Rosario alle Zattere scatenano contro il lassismo dei gesuiti una campagna destinata a diventare presto generale in Italia (cfr. Vecchi 1960, pp. 14248).
19 Vedilo, col titolo originale Croquis d'un dialogue sur les femmes e preceduto da informatissimi preliminari del curatore GUERCI, in Illuministi italiani 1975, pp. 61542[...]

[...]bro di Thomas si veda anche la recensione di DIDEROT per la « Correspondance littéraire » di Grimm, in Oeuvres a cura di André Billy, Paris, Gallimard, 1951, pp. 97788. Fra il cinismo di Galiani e il lirismo di Diderot spicca l'equilibrata posizione di GIUSEPPE MARIA GALANTI nelle Osservazioni sopra la nuova legge abolitiva de' delitti di stupro (appendice alla III ed. delle Osservazioni intorno a' romanzi... con un Saggio sulla condizione delle donne e sulle leggi coniugali, del 1786), in Illuministi italiani, 1962, pp. 102430: « Quale condizione piú misera delle donne! Esse non tanto sono da compiangere, per non poter vivere senza guardiani e protettori; per non aver altra regola che la volontà degli uomini, che per lo piú sono insolenti, brutali e ingiusti; quanto per dover soffrire la tirannia della decenza e dell'opinione, da che è piaciuto a cotesti padroni di riporre l'onor delle famiglie nella loro condotta, volendo essi nulladimeno ritenere i propri vizi » (p. 1024).
GIACINTA NEL PAESE DEGLI UOMINI: INTERPRETAZIONE DELLE « VILLEGGIATURE » 395
Il moderato « femminismo » di un conservatore come Baretti, in cui le simpatie gesuitiche si combinano con[...]

[...] o meno avanzata sulla questione femminile non fosse sempre automaticamente riconducibile a un'ideologia « progressista » o reazionaria. Di tale impressione troviamo conferma negli scritti di Gasparo Gozzi, in genere tanto piú illuminato del Baretti e sposato a Luisa Bergalli, la piú attiva e pugnace scrittrice veneziana prima della giornalista Elisabetta Caminer Turra.
Mentre la moglie non si stanca di rivendicare la parità intellettuale delle donne (pubblicando tra l'altro nel 1773 una importante raccolta di Rime di Donne illustri che meriterebbe una ristampa), Gasparo rimane profondamente convinto di una disuguaglianza fra i sessi voluta dalla natura, la quale — come egli scrive in una Diceria fatta paradossalmente in difesa delle donne — « non potea, verbigrazia, metter nell'uomo forza virile e dilicata bellezza, ed ella compose un uomo forte e una donna bella ... ella fa un uomo che studia, ed una donna che danza con leggiadria »2°.
Lo stesso ideale femminile tutto debolezza e frivola grazia torna nelle pagine della « Gazzetta veneta » (176061) e dell'« Osservatore » (176162) 21: mentre nel sermone a Pietro Fabri sulle villeggiature la moglie borghese smaniosa di imitare la nobiltà è paragonata a « ... debil rozza, che sdegnosa / L'animoso corsier andarsi avanti / Vede, ne sbuffa, e trottar vuole anch'essa / Spallata e bo[...]

[...]me indice della persistenza di certi luoghi comuni in un determinato ambiente (la piccola nobiltà cattolica veneta), val la pena di ricordare un passo del Daniele Cortis di Fogazzaro: « ... disprezzare il mondo ed unirsi, lei, la piú bella, egli, il piú forte! »: Tutte le opere, a cura di Piero Nardi, Milano, Mondadori, 1931, III, 166.
21 « La Gazzetta veneta », nn. 92 e 93 (20 e 24 dicembre 1760), Lettera di Jeniceo ad Antropeo in difesa delle donne, nell'ed. a cura di Antonio Zardo, Firenze, Sansoni, 1915, pp. 40810, 41517. « L'Osservatore veneto », Discorso sulla scelta di una donna degna di essere amata, nell'ed. a cura di Emilio Spagni, Firenze, Barbera, 1914, pp. 11720; Discorso dell'educazione delle donne, ivi, pp. 14144. Il primo di questi due discorsi, in cui un corrispondente narra d'aver perduto il favore di una prude per aver mantenuto la promessa fattale di non importunarla con profferte amorose, potrebbe aver suggerito a Goldoni la prima idea per Les inquiétudes de Camille (quindi di Zelinda).
22 Scritti scelti, cit., pp. 22126.
396 FRANCO FIDO
misogina come quella italiana, piú da vicino l'inappagata nostalgia per una sorte diversa da quella che gli era capitata, fra due donne intelligenti e formidabili come la madre contessa Tiepolo e la moglie Irminda Partenide.
Al polo opposto r[...]

[...]due discorsi, in cui un corrispondente narra d'aver perduto il favore di una prude per aver mantenuto la promessa fattale di non importunarla con profferte amorose, potrebbe aver suggerito a Goldoni la prima idea per Les inquiétudes de Camille (quindi di Zelinda).
22 Scritti scelti, cit., pp. 22126.
396 FRANCO FIDO
misogina come quella italiana, piú da vicino l'inappagata nostalgia per una sorte diversa da quella che gli era capitata, fra due donne intelligenti e formidabili come la madre contessa Tiepolo e la moglie Irminda Partenide.
Al polo opposto rispetto alle creature vaporose e femminili sognate dal conte Gasparo stanno le eroine coraggiose e riflessive dell'abate Chiari, che scrivendo la loro storia in prima persona osano confessarsi brutte, come la protagonista della Francese in Italia (Venezia, 1759), o ammettere che « accendersi possa tra donna e donna una passione amorosa », come la Bella pellegrina nel romanzo omonimo dello stesso anno In questi romanzi — per limitarci a due fra i migliori e cronologicamente piú vicini all[...]

[...]ma limitato a celebrare in commedie diverse l'educazione liberale delle straniere (come nei Mercatanti già ricordati) e la vocazione casalinga delle sue concittadine, come nella Buona famiglia del 1755:
ISABELLA: Perché non fa insegnare anche a me, signor padre, che imparerei tanto volentieri le lettere?
FABRIZIO: Figliuola mia, le lettere non sono per voi. Non dico già che non aveste ingegno atto ad apprenderle, che so benissimo altre valenti donne averle egregiamente apprese; ma le cure devono essere distribuite. La briga della casa non è poca briga, sapete? e le donne vi si adattano meglio; e voi, o qui o altrove, avrete bisogno d'essere istruita in ciò piú che in altro; e i lavori di mano che fate voi altre donne, sono utili alla famiglia quanto le arti che proprie sono dell'uomo. Contentatevi di far quello che a voi si destina, e piú del talento fate conto della bontà di cuore. Imitate la madre vostra e sarete certa di riuscir bene (I, 9).
La paternalistica unzione di un discorso come questo sembra fatta apposta per suscitare le ire e le denunce delle femministe del Chiari (si ricordi la tirata della pecoraia Cefisa nella Pastorella fedele), o delle stesse eroine, Ircana, La Dalmatina, La bella Giorgiana, con cui dopo la metà degli anni Cinquanta Goldoni parava le iniziative del concorrente n. Ma ne[...]

[...]l proprio ambiente, e della sua successiva immersione in quell'universo di avventure, pericoli e piaceri che costituiva allora la condizione del romanzo picaresco, e costituirà piú tardi, opportunamente intellettualizzato, quella del Bildungsroman '.
n Per La pastorella fedele v. qui sopra, p. 378: e cfr. per esempio la protesta di Ottiana nella Bella Giorgiana di Goldoni: « O ingratissimo sposo! o indegno abuso / Di viril libertà! Non siam noi donne / Metà dell'uom che ci calpesta e opprime? » (n, 5).
zs Entrambi i generi erano e resteranno « piante esotiche sul nostro suolo », per estrapolare da De Sanctis. Al posto dell'individuo che cresce nell'attrito col « mondo » fino a conseguire un successo proporzionato alla maturità raggiunta, noi abbiamo il tessitore che diventa piccolo imprenditore con l'aiuto della Provvidenza, ma non ha
398 FRANCO FIDO
La scelta della borghese italiana dentro gli orizzonti chiusi, quasi tribali della sua famiglia e della sua classe, andava da una eteronomia serenamente accettata a una sterile e dolorosa [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Donne, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Alletz <---Ambienti <---Anche a Parigi <---André Billy <---Anna Banti <---Antoine-Léonard <---Antonio Zardo <---Antropeo <---Appare <---Arcangela Tarabotti <---Aristarco Scannabue <---Arrossirà <---Atti del Convegno <---Avventure <---Avventure Giacinta <---Barbarigo <---Baretti <---Barjes <---Baruffe <---Basta <---Beaumarchais <---Bella Giorgiana <---Bentivoglio dell'Ircana in Ispaan <---Bertinazzi <---Besançon <---Bibliografia <---Bibliothèque <---Bibliothèque Nationale <---Bienséance <---Bildungsroman <---Bresciani <---Bretonne <---Caddi <---Caffè <---Camilla Veronese degli Italiens <---Caminer Turra <---Carattere <---Carlo Goldoni <---Castiglia <---Cataneo <---Caterina Bresciani <---Cecov <---Cefisa nella Pastorella <---Chiari <---Ciccio nella Villeggiatura <---Cinquanta Goldoni <---Classicismo <---Clermont <---Clermont-Ferrand <---Compagnia di Gesti <---Consolations <---Convento <---Converrà <---Convien <---Corner Piscopia <---Correspondance <---Cortis di Fogazzaro <---Crccro <---Croquis <---Customs <---Daniele Concina <---Daniele Cortis <---De Sanctis <---Di Fatima <---Di Mondami <---Dialettica <---Diderot <---Dio <---Diritto <---Discours <---Don Paoluccio <---Donna Florida <---Elena Corner <---Elisabetta Caminer <---Emilio Spagni <---Erizzo Bentivoglio <---Eustacchio nella Villeggiatura <---Favorite <---Femmina <---Ferdinando Galiani <---Ferdinando nel Ritorno <---Fiandra <---Filosofia <---Flamminia <---Fogazzaro <---Francesco Golinetti <---Francke <---Franco Venturi <---Frusta <---Furio Diaz <---Galiani <---Gasparo <---Gasparo Gozzi <---Gasparo nella Villeggiatura <---Gazzetta <---Giacinta a Costanza Si <---Giambattista Bonomo <---Giannina-Ircana <---Gino Damerini <---Giorgio Strehler <---Giornale storico della letteratura italiana <---Giovanni De Cataneo <---Giovanni Marsili <---Giulio Natali <---Giuseppe Baretti <---Già nella Villeggiatura <---Goldoni <---Gozzi <---Grimm <---Grisologo <---Guglielmo Leonardo <---Il Saggiatore <---Il Settecento <---Inghilterra <---Innamorati <---Introduzione a Giornali <---Ircana in Julfa <---Ircana-Bresciani <---Irminda Partenide <---Ispaan <---Italy <---Jacques Joly <---Jeniceo <---Julfa <---La Dalmatina <---La Francese <---La Gazzetta <---La Nuova Italia <---La casa <---La guerra <---Lasciatemi <---Le Monnier <---Leonardo nel Ritorno <---Leopardi <---Lettera di Jeniceo <---Lisetta <---Liviana Editrice <---Livorno <---Lode <---Logica <---Luciano Guerci <---Lucietta <---Luisa Bergalli <---Lunardo dei Ru <---Manners <---Manzoni <---Marcolina <---Marina Savorgnan <---Marito <---Meccanica <---Medebach <---Meglio <---Melani <---Metilde Erizzo <---Metà <---Milano-Napoli <---Mirandolina <---Miss Jenny di Mme Riccoboni <---Mme Riccoboni <---Mme Roland <---Molière <---Molmenti <---Momolo <---Morir <---Murray <---Mémoires <---Neri Pozza <---Nicola Mangini <---Nistri Lischi <---Ntoni Malavoglia <---Nuova Italia <---Observations <---Oeuvres <---Opere di Ferdinando Galiani <---Ottiana <---Pantalone <---Paoluccio <---Parte II <---Parto <---Per La <---Perché <---Philippe Ariès <---Piero Nardi <---Pietro Fabri <---Pitteri <---Plon <---Poetica <---Policastro <---Pons-Augustin <---Pratica <---Quale <---Rabbia di Vittoria <---Rappresentazioni <---Recanati <---Riminaldo <---Rivista <---Roccolino <---Romanzi <---Rusteghi <---Rétif <---Saggio <---Salvatore Fabbrichesi <---San Giovanni Gri <---San Luca <---Sant'Angelo <---Savorgnan Canal <---Sciences <---Scienze <---Sfogar <---Sinah Kessler <---Sior Todero <---Smanie Goldoni <---Smirne <---Sommi Picenardi <---Storia <---Studi <---Sui Rusteghi <---Sulla <---Sébastien Mercier nei Mémoires <---Talché <---Titta Nane <---Todero <---Tognino <---Toute <---Trilogia della villeggiatura <---UTET <---Vedilo <---Vendramin <---Venezia-Roma <---Verfremdung <---Veronese <---Versaglies <---Villeggiature di Goldoni <---Visita di Giacinta a Costanza Si <---Vittore <---Vittore Branca <---Vittore Gradenigo <---Vittoria Serbelloni Ottoboni <---Zandira nella Dalma <---antagonismo <---antagonista <---antifemminismo <---bresciano <---cattolicesimo <---cicisbeismo <---cinismo <---collettivismo <---cornelliano <---cristiana <---d'Alfieri <---d'Italia <---d'édifier <---d'éditions <---dell'Arte <---dell'Histoire <---dell'Inferno <---dell'Ircana <---eroismo <---fanatismo <---femminismo <---femminista <---femministe <---filosofismo <---gareggiano <---goldoniana <---goldoniane <---goldoniani <---goldoniano <---goldonista <---goldonisti <---guardiani <---ibseniana <---ideologia <---intellettualismo <---italiana <---italiani <---lasciano <---lassismo <---lirismo <---lista <---machiavellismo <---martelliani <---metastasiane <---metastasiano <---pariniana <---persiana <---persiane <---persiano <---peruviana <---petrarchismo <---principiano <---progressista <---psicologica <---psicologici <---rigoristi <---siano <---somigliano <---vagheggiano <---veneziana <---veneziani <---veneziano



Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL