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Il segmento testuale Diversi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 81Analitici , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Franco Cagnetta, Inchiesta su Orgosolo. Parte terza: Vita di Giuseppe Marotto pastore orgolese in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1954 - 9 - 1 - numero 10

Brano: [...] di Nuoro, che mi dava 11 mila lire al mese. Rimasi due mesi laghinzazzu, cioè pastore di quelle pecore che non davano figli, sempre solo, senza avere la possibilità neanche di farmi la barba e di cambiarmi il vestito: tosi dopo due mesi sembravo una belva. Non potevo più sopportare quella vita e mandai a dire al padrone che, senza pretender altro, io non rimanevo piú. In paese la situazione era molto complicata. Le rapine di strada aumentavano. Diversi erano ricercati per il confino, e, fra gli altri, i fratelli Tanteddu, uno dei quali ancora alla macchia con 5 milioni di taglia, e l'altro ucciso nel '51.
Intanto abbiamo cominciato a fare qualche manifestazione contro la disoccupazione, « Ordini del giorno » e « Delegazioni » al Sindaco. Ma non facevano costoro altro che promesse, e nel mese di marzo del '50 abbiamo organizzato uno sciopero a rovescio, in una strada vicinale, già progettata, che volevamo costruire.
Il giorno prima dello sciopero incontro il maresciallo e mi dice: « Io sono a conoscenza di questo sciopero. Ti sfido che qua[...]



da Orlando P. [attribuzione Orlando Parizzi, curato da Danilo Montaldi], Vita di Orlando P. scritta da lui stesso (continuazione del numero precedente) in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1955 - 11 - 1 - numero 17

Brano: [...]le chiacchere e guardiamo quel cliente là — si chiamo l'oste si paga e le domando: viene sempre quell'uomo là a bere? — Io non lb mai visto — grazie, avete visto che io non mi sbaglio andiamo in fondo alla via vi è un'altra osteria forse là staremo in pace — e se ne andiamo e mentre s'incammina gli racconto di quella persona io lo conosco perché una volta faceva il barbiere al Maris e la vi é un'osteria dove io ó lavorato diverso tempo dove feci diversi paesaggi e la ero come di casa perché il padrone, dell'osteria era un vero socialista e consigliere dell'Ospizio Soldi alla sera si parlava sempre di politica e metteva sul tavolo un secchio di vino
e si beveva col mestolo e più di una volta a bevuto anche quell'individuo che ora non mi conosce ecco perché mi da ai nervi si entra nell'osteria là vi è delle donne del marciapiede qualcuna mi saluta e mi chiede una siga
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retta questo vuol dire voler bere insieme nel gergo della malavita e si comanda un litro. Tl vino incomincia ad impadronirsi di me e siamo in allegria si incomi[...]

[...]ro — io non ? mai avuto a che fare con il gruppo e come uno stupido dopo aver mangiato mi reco la domando permesso entro vi è uno seduto appena mi vede sorride e dice: siete venuto avete fatto bene ditemi un po vostro padre è insieme a voi o vive solo — ora vive solo è nel bosco a pescare e io vado a lavorare mangio all'osteria — va bene accomodatevi — e mi segna un'altra porta io prendo la maniglia si apre entro in un'altra stanza là ve ne sono diversi tutti in silenzio solo una voce squilla ecco una vecchia conoscenza — gl'altri mi guardano ma non parlano io saluto questo che parla perché da giovane si giocava al fotbal e comprendo che lui é il capo di questi manigoldi ed dico : ma mi ai mandato a chiamare te? Cosa vuoi di me? Io non ó niente da fare con voialtri — dovresti fare solo una firma cosa mi vuoi mandare militare? Io lb già fatto dillo a questo che era con me — e segno Cometti che era il suo Segretario e lui sorride perché mi conosce di vecchia data e di quello che feci a Pesaro. Allora estrae un foglio e si mette a leggere e fi[...]

[...]che vi sono già stati ecco perché parto tranquillo mi anno detto che là sono libero tutto il giorno perciò non si deve andare a star male sarà un pò il viaggio ma arrivato è un'altra vita — senti è arrivato il fonogramma e la tua partenza é lunedì mattina e si parte col Fidenza. In questo periodo di tempo che sono a Cremona ò potuto accumolare qualche soldo che mi occorono per il lungo viaggio passo la voce fra i detenuti che rimangono e vi sono diversi che mi danno delle incombense e diversi saluti da contracambiare perché dove vado è il posto dei Cremonesi confinati comuni. Io a quel tempo portavo un pizzetto nero al mento avevo veramente la stoffa d'un politico e alla mattina del lunedì eccoti i fratelli branca vestiti bene ma portano con loro i famosi braccialetti io per ischerzo domando al capo scorta : non avreste potuto fare a meno di portare con noi questi adornamenti non si fa bella figura sul treno con questi gingilli — ma noi si viaggia sempre in seconda e posto riservato così non ti vedono nessuno — meno male — e fuori del portone vi è la carrozza che ci aspetta credo [...]

[...]i mangia il vino l'abbiamo e si consuma una spece di colazione si arriva a Modena e infine siamo a Bologna là vi è un baccano indiavolato ci mettono in camera di transito che non è troppo igenica le nostre pareti sono di sbarre di ferro e là ve ne sono degl'altri tutti diretti ai confini per sovversismo qui è lo smistamento perché ci dividono per poi proseguire ognuno al suo destino e fra di noi si fa le conoscenze si domanda tu dove sei diretto diversi sono diretti a Ventottenne parte a Ponza parte invece, vanno a Terra ferma sarebbe la Calabria a secondo le pene inflitte. Là incomincio a sentire l'odore dei rivoluzzionari benché messi in questi luoghi che mi da l'impressione d'essere diventati tutti leoni perché solo le sbarre di ferro ci adornano il camminare in su e giù con delle discussioni più o meno vivaci che si spegnano ogni qual volta vengono a prenderne 10 o 12, per metterli sulla traduzione li chiamano nome e cognome e nell'altra stanza di fronte mettono ferri e catene e questi ci salutano si sente la voce d'un Maresciallo dei Ca[...]

[...]sta o almeno essere ad un mercato si vede questa gente riunita a gruppi qua e la per la piazza che contrattano chi ride chi grida la sua mece da vendere alla moda siciliana prima di vendere una
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ORLANDO P.

mela o un'arando cantano. Guardando tutto questo mi pare un sogno non una vita da tribulati politici infine dopo scambiato i saluti coi miei compagni di camera che con un colpo d'occhio b potuto farmene un concetto che sono molto diversi .degl'altri confinati comuni metto la mia valigetta al mio posto assegnato e vado a fare un giro per l'isola. Appena uscito dal camerone eccoti trovare subito dei Cremonesi e mi dicono eravamo qui ad aspettarti andiamo a bere e io gli faccio presente che sono politico e non potrei venire insieme a voialtri per?) facciamo così voi andate avanti ed io da solo vi seguo cosí se trovo qualche sbirro che avrebbe delle brutte intenzioni sono a posto col libretto e non vado in contravvenzione agli articoli invece questi si mettono a ridere e mi rispondono se guardi il libretto non esci più della came[...]

[...]io non ero ubriaco e appena giunto ò protestato chiamando l'intervento dei medico perché solo lei poteva giudicare la verità — va bene te la sbrigherai a Palermo — e se ne va. Dopo due giorni eccoti si parte per Palermo con i lussuosi brillanti braccialetti di ferro si passa in mezzo alla piazza alla vista di tutti chi rimane sullo scoglio i compagni ci salutano facendomi corraggio io rispondo mi sento d'andar a star più bene di questo scoglio e diversi Cremonesi mi dicono vai avanti noi verremo presto a trovarti io sono pieno di debiti e per pagarli bisogna venire a Palermo noi confinati ci mettono subito al lavoro perché siamo dell'alta Italia noi siamo i servi dei meridionali e là si sta più bene che qui, da mangiare cie né mentre qui si salta più di una volta.
Queste sono le ultime parole fatte su quel disgraziato scoglio del dolore dove non tramonta mai il sole. Si monta sulla barchetta al piroscafo e via verso mezzogiorno si arriva a Palermo e incomincia un'altra vita ognuno nella sua celletta segregati dagl'altri perché siatho dei ca[...]

[...]i può ingrandire qualsiasi spece di commercio oppure di idee con una calma filosofica da restare veramente incantati con loro rimasi quasi un mese e poi sono rimasto solo disponevo la giornata con tre cose ginnastica lettura e riposo e alla mattina quando andavo a prendere l'ora del passeggio mi trovavo in compagnia di marinai che si trovavano là per essere processati
DESCRIZIONE DELLA MIA VITA 195
e fra questi ne trovai uno che aveva commesso diversi furti di oreficieria al sistema di Roccambole io ascoltavo per poter dargli qualche consiglio infine dopo aver sentito tutto — questa notte ci penso bene e domani mattina ti saprò dire come ti devi comportare a proposito della tua famiglia
non ciè stato nessuno in carcere? no e mio padre è maresciallo della
musica militare e gode ottima stima — va bene domani ti saprò dirti quaIche cosa — e alla notte pensavo la situazione dove si trovava questo ragazzo aveva solo 17 anni figlio d'una famiglia molto onorata e lui con 7 imputazioni di furto agravato come minimo ogni furto poriava 4 anni anch[...]

[...]e con una mano legata alla branda al secolo del progresso e pensa che il padre di. Mussolini era un'anarchico e fu uno dei più accaniti nella lotta per fare togliere le catene ai poveri disgraziati come noi invece il figlio a seguito i voleri della monarchia e così é diventato il padrone assoluto di questa Italia tormentata — ai ragione mi dice il mio ascoltatore ma dalle mie parti vi é più libertà per il popolo perché il comando é suddiviso fra diversi Raia — perché mi dici Raia — perché sono come qui in Italia i vostri Onorevoli mandati dal popolo a Roma per decidere la situazione interna della nazione mio zio é Ras Imerú e dato che il governo Italiano a conquistato la capitale della mia terra natia mio padre a voluto farmi imparare l'italiano e anche per avere un diploma d'ingegneria perché nelle mie parti non cié ne sono era già due anni che mi trovavo a Roma e un bel giorno sono caduto in trappola senza saperlo seguirò la sorte dei politici — e invece di dormire abbiamo parlato tutta notte fra una sigaretta a l'altra e alla mattina alle[...]

[...]é b mantenuto la mia parola a quel povero detenuto che à 30 anni da scontare e forse innocente. Chi non a provato ad essere in carcere per un'altro non pub parlare e nemmeno descrivere di quello che è la libertà anche se siamo malgovernati e ritorno sui miei passi trovo di nuovo quel giovanottone e lo chiamo e parlo con lui: b fatto il mio dovere se vieni andiamo a bere che ti devo parlare tu m'ai detto che fai da mangiare per la mensa privata a diversi dei nostri compagni non potresti far saltar fuori qualche piatto di minestra anche per me? io ti ricompenso alla sera bevendo qualche litro b visto la in cucina che vi sono tanti fornelli ma io non b i recipienti per farmene e sono nuovo dell'ambiente e qui non b nessun paesano che mi possa aiutare tu ai visto che b portato a fine la mia missione non sono un falso politico sono stato sempre stato così fin da bambino e non mi sono mai venduto a nessuno mi anno fatte delle proposte ma io le b sempre rifiutate perché il mio partito è il mondo intiero e la mia legge è la libertà altre leggi non l[...]

[...] da Roma venne il telegramma di liberazione per me senza aver fatto domanda di sottomissione solo perché mi credevano pazzo e alcoolizzato fui mandato a casa. In tutta itaglia furono graziati in 500 dalle varie isole e il giorno dopo partenza da Ponza per
DESCRIZIONE DELLA MIA VITA 201
Napoli passando col piroscafo da Ventottenne altri montano tutti anno una grande gioia negl'occhi per la sospirata libertá e fra questi vi erano due Cremonesi e diversi milanesi e arrivati a Napoli dobbiamo andare alla stazione per vedere a che ora è la partenza per Roma eravamo in tutti una ventina si prende il tram elettrico e si fa il corso Roma che é quasi due chilometri e alla penultima via gl'occhi vogliono la sua parte e vedo passando una targa con la scritta Taverna Rossa alora dico ai miei compagni — ragazzi quando abbiamo depositato le nostre valigie se abbiamo il tempo andiamo a mangiare in quella Taverna Rossa che ne dite — e noi tre cremonesi e altri milanesi ci seguono cié tempo 3 ore possiamo benissimo andare a mangiare e poi fare un giretto e[...]

[...]nultima via gl'occhi vogliono la sua parte e vedo passando una targa con la scritta Taverna Rossa alora dico ai miei compagni — ragazzi quando abbiamo depositato le nostre valigie se abbiamo il tempo andiamo a mangiare in quella Taverna Rossa che ne dite — e noi tre cremonesi e altri milanesi ci seguono cié tempo 3 ore possiamo benissimo andare a mangiare e poi fare un giretto e infatti ci rechiamo alla Taverna Rossa un locale un pi) piccolo con diversi tavolini e tre o quattro per tavolo si occupa l'esercizio. Io sono il più spiritoso degli altri dico alla padrona : Signora siamo venuti a farvi compagnia guardate quanti bei giovanotti e anno fame ci potete accontentare sarete pagata datemi il menum cosí ognuno mangia quello che vuole siamo stanchi della naglia — e cié chi la mangia in brodo chi asciutta e per secondo quello che si vuole per me vado alla buona da vero cremonese un bel piatto di maccheroni alla napoli un pezzo di bollito di manzo con patate fritte e mezzo litro con due pezzi di pane ed io sono a posto mentre gli altri prendon[...]

[...]vera eccoti da verniciare una ventina di barche adette alla navigazione fluviale con due motoscafi il lavoro . è di tre mesi più le diciture sopra codeste barche al fine lavoro prendo la baraccha che avevano come deposito codeste barche in riparazione e finalmente sono un vigliacco proprietario. La faccio trasportare vicino a quella di mio padre e piano piano me la costruisco a mio gusto tutta diversa dalle altre. Con suo tempo me la pitturo con diversi soggietti sempre a sfondo politico quello più che attira la folla è un quadro grande tutta la parete della baraccha dove in sfondo rosso si trovano tutti i più conosciuti pesci del mare con nel mezzo un marinaio vestito in blu con berretto bianco e una Stella rossa quello è il più bello del quadro, dà noia un pò ai fascisti ma non mi chiamano all'ordine forse sanno che la mia testa è cocciuta e che anno niente da fare perché o uccidermi o lasciarmi perdere io non avvicino nessuno sono altro che amici che vengono a trovarmi e per loro b sempre una parola di conforto o un piacere da fare che ad[...]

[...]e la mia testa è cocciuta e che anno niente da fare perché o uccidermi o lasciarmi perdere io non avvicino nessuno sono altro che amici che vengono a trovarmi e per loro b sempre una parola di conforto o un piacere da fare che adempio sempre con piacere e così passano gli anni e nell'avicinarsi alla rivoluzione la clientela aumenta le brigate nere che abitano a 20 metri della mia baraccha vedo che incominciano a diventare piccoli e imbarazzenti. Diversi capi che lavorano con le squadre agli ordini dei tedeschi vanno a gara a venirmi a trovare e si scambia
DESCRIZIONE DELLA MIA VITA 205
qualche parola segreta per quei tempi perché si trattava da liberarsi dei tedeschi nostri padroni di casa ma a me non mi dispiacevano perché se non altro erano anche loro contro i boia capitalisti ii odiavo solo perché erano severi e guerrafondai finalmente venne il 1945 il 25 aprile ero anche un pò stanco perché il mio lavoro che esercitavo a quei tempi era molto pericoloso perché di giorno ero sempre pieno di sonno e di notte dovevo vegliare o per fare fug[...]

[...] iniziare le pratiche del nostro prossimo matrimonio e ò trovato esatto le sue generalità — ma cara signora qui vi è un guaio io sono veramente libero di moglie e figli ma vi è un vincolo colla questura che non posso lontanarmi da Cremona senza il suo permesso —'per quale motivo? — perché sono ritenuto come sovversivo e sono sottoposto ad una libertà vigilata in bianco non so quando sarò libero — se è per questo ci penso io conosco il questore e diversi altri vedrà che tutto si accomoda — grazie signora — e si beve un'altra bottiglia tanto per farmi animo poi mi fa vedere nel salotto vi é un bufè pieno di chincaglieria di valore per una 30a di mila lire poi si passa in camera da letto che è messa per bene e à perfino una comoda se per caso di notte dovesse capitare qualche cosa fa a meno di andar al gabinetto un bellissimo letto matrimoniale arredato di tutto infine una casa da signori. Io esprimo la mia contentezza e le faccio molti elogi e un presto matrimonio a queste parole è tutta giuliva e si torna di nuovo a sedere in saletta dove ero[...]

[...] —. Venne il 1945 me lo tirai vicino a me nella rivoluzione facendogli ramazzare le camere tanto mangiava anche lui come si dava da mangiare ad altri poveracci senza lavoro e con la fiffa adosso. Io in quei tempi godevo essere come un'autorità perché avevo in con segna il magazzino vestiario avevo la funzione di maresciallo anche perché ero il più vecchio ma dico la verità non me ne approfittavo di quello che avevo in consegna mentre ve ne erano diversi che si spacciavano per comandanti facevano man bassa e me sbrigavo le mie mansioni di controllo sempre sotto la diffidenza di qualcuno che per il mio passato godevano poca fiducia ma non potendo mai trovarmi infragante in nessun reato dovevano inghiottire certe paroline come queste — Io per la causa della rivoluzione mi sono dato giorno e notte e senza casa per nascondere quello che voi fate io perché sono stato a vedere il sole a scacchi mi credete tale mentre voi entrate alla notte sempre ubriachi ed io ò la colpa vi compatisco perché potete essere i miei figli ma non abusatevene perché qua[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Diversi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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