Brano: [...]ore Marzorati, cui rinvio per un quadro articolato della politica italiana di repressione.
4 Cfr. ELIO MIGLIORINI, Il territorio, in AA.VV., Il territorio e le popolazioni, Roma, Comitato per la documentazione dell'opera dell'Italia in Africa, 1955, pp. 9899; si veda anche ENRICO DE AGosTual, Le popolazioni della Cirenaica, Bengasi, Governo della Cirenaica, 1923.
VARIETÀ E DOCUMENTI 451
naica, l'EvansPritchard, che scrive: « The population of Cyrenaica is probably round about 200.000, of whom about a quarter live in the towns, the remainder being tended Bedouin and a few thousand oasis dwellers » 5. Accettiamo quindi la cifra approssimativa di 200.000 anime per i primi anni della dominazione italiana, ma registriamo che negli anni Trenta i censimenti italiani danno totali assai piú bassi per la popolazione araba della Cirenaica, intorno ai 140.000. Queste cifre vanno prese con qualche cautela; in particolare il censimento del 21 aprile 1931, che dà un totale di 142.000 arabi 6, non è attendibile perché non tiene conto della deportazione in [...]
[...]ettamente o indirettamente, alle operazioni italiane del 193031 per lo schiacciamento della resistenza. Si tratta di circa 50.000 arabi (assai di piú, se si prende per buona la valutazione ufficiale del 1928), da rapportare non al totale della popolazione cirenaica (gli abitanti delle città e delle zone circostanti ormai inseriti nell'economia urbana e quelli delle oasi dell'interno, 7080.000 in tutto,
5 EDWARDS E. EVANSPRITCHARD, The Sanusy of Cyrenaica, Oxford, Clarendon Press, 1948, p. 39 (traduzione italiana Colonialismo e resistenza religiosa nell'Africa settentrionale. I Senussi della Cirenaica, introduzione di Vittorio Lanternari, Catania, Edizioni del prisma, 1979). EvansPritchard, uno dei maggiori antropologhi contemporanei, con una diretta e profonda conoscenza del mondo arabo e africano, visse in Cirenaica nel 194244 come ufficiale britannico, in mezzo alle tribú del Gebel. La sua opera sulla Senussia è certamente la piú autorevole in materia, ma è sistematicamente ignorata dalla storiografia coloniale italiana, a cominciare dal De[...]