Brano: [...]oia. Avevano preso la Bastiglia della AngloIranian Company. Poi vennero il boicottaggio straniero e le difficoltà. L'entusiasmo ebbe un riflusso. Il dr. Mossadeh venne messo in prigione e il generale Zaheti, nuovo primo ministro, si fece lo strumento della sanguinosa vendetta delle « mille famiglie ».
In mezzo alle torture, alle fucilazioni, alla delusione generale. nell'ottobre 1954 nacque un capolavoro diplomatico: l'accordo fra l'Iran e il « Consortium ». La nazionalizzazione non veniva revo cata. Ma un « Consortium » che rappresentava numerose compagnie petrolifere internazionali, adesso in maggioranza americane e non più britanniche, si vedeva affidare l'amministrazione dei campi petroliferi e la raffineria per un periodo di almeno venticinque anni.
Il successo della nuova gestione é evidente. Dopo la nazionaliz zazione la produzione era scesa da 32 milioni di tonnellate a 1 milione di tonnellate all'anno. Oggi, tutti i record di produzione sono stati battuti. Il record di 34 milioni di tonnellate raggiunto nel 1957 é stato superato nel 1958. E mentre Mossadeh, che si trova tuttora a domicilio coatto,[...]
[...]d di 34 milioni di tonnellate raggiunto nel 1957 é stato superato nel 1958. E mentre Mossadeh, che si trova tuttora a domicilio coatto, ma che diventa rapidamente l'uomo più popolare del paese, assume l'importanza di un simbolo per i nazionalisti, gli italiani e gli americani preannunciano la scoperta di nuovi gia
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TIBOR MENDE
cimenti e offrono agli iraniani una partecipazione del 75% in luogo della partecipazione al 5050 convenuta col « Consortium ». L'Iran produce oggi ii 5% del petrolio mondiale, e i suoi costi sono i più bassi del mondo dopo quelli di Kuwait. Come é comprensibile, i1 « Consortium » ha progetti a lunga scadenza: nuove prospettive seno aperte sull'impero dell'AngloIranian; si procede alla formazio ne di nuovi tecnici iraniani; un porto con acque profonde é in corso di costruzione nel golfo di Abadan, in grado di accogliere le nuove superpetroliere.
Il mordente della xenofobia iraniana e la spinta delle più violente passioni politiche sono stati quasi neutralizzati. Gli stessi giovani scontenti riconoscono che l'Iran riceve una giusta partecipazione agli utili del suo petrolio, certamente la migliore che fosse possibile sperare dopo meno di dieci anni dalla imposizione [...]