Brano: [...]re la sede dell'“Avanti!”.
Nelle giornate dal 15 al 17.4.1923 si svolse a Milano il XX Congresso del P.S.I., al quale non potè partecipare Serrati che era stato arrestato l’1 marzo, di ritorno dall’Unione Sovietica, e accusato di « diffamazione al fascismo e al Governo ». Nel Congresso, la mozione antifusionista del “Comitato di difesa socialista” prevalse con 5.361 voti contro i 3.968 della mozione terzinternazionalista LazzariBuffoni.
Il congresso di Milano non pose fine alle polemiche interne, che erano anzi destinate a provocare un’altra scissione. La nuova Direzione del P.S.I. dichiarò incompatibili le frazioni, avocò a sé le relazioni coi partiti politici affini e con le organizzazioni internazionali, sottopose al proprio controllo qualsiasi pubblicazione quotidiana o periodica, sia degli organi locali del partito, sia dei singoli compagni. Il 10 maggio essa sciolse il Comitato centrale della Federazione giovanile socialista (v.) che, in un suo congresso, svoltosi contemporaneamente a quello del partito, aveva dato luogo ad alcune contestazi[...]
[...]Il 15.5.1923, in pieno contrasto con le direttive della Direzione socialista, iniziarono le pubblicazioni della rivista terzinternazionalista Pagine rosse (v.), redatta da un comitato composto da Giacinto Menotti Serrati (che sarebbe stato scarcerato il 5 giugno), Francesco Buffoni, Fabrizio Maffi, Mario Malatesta ed Ezio Riboldi. In seguito a ciò, nei primi giorni di agosto la Direzione del P.S.I. dichiarava, « in virtù dei poteri conferiti dal Congresso di Milano 1921 », fuori dal partito i membri del Comitato di redazione della rivista, affermando che il provvedimento sarebbe stato esteso a quanti, sezioni o singoli compagni, avessero svolto azione di solidarietà con gli espulsi.
Tale presa di posizione, che ne escludeva dal partito i maggiori esponenti, mutò le prospettive della frazione terzinternazionalista che, cessando praticamente di essere una corrente di lotta interna, per
669