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Il segmento testuale Congresso di Firenze è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 44Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 251

Brano: [...]po di concordare un piano tattico comune per la sollecita liberazione della città.

Dopoguerra

Militante del Partito socialista, nell’immediato dopoguerra si impegnò nel lavoro sindacale e nel 1946 fu designato segretario della Camera del lavoro di Forlì. Nello stesso anno passò al Partito comunista e nel

1947 entrò a far parte dell’apparato centrale della Confederazione generale italiana del lavoro, della quale fu poco dopo nominato, al Congresso di Firenze, vicesegretario. Lasciò tale carica nel 1952, per assumere quella di segretario della Federazione italiana lavoratori chimici. Nel 1958 passò a dirigere la Federazione italiana operai metallurgici.

Nel 1962, dopo la prematura morte di Luciano Romagnoli, Lama ne assunse il posto di segretario confederale della C.G.I.L., allora diretta da Novella, e nel 1970 divenne a sua volta segretario generale di questa organizzazione, dando un particolare impulso alle Fntese unitarie tra le grandi organizzazioni sindacali italiane.

Deputato nelle liste del P.C.I. dal 1958, rieletto nel 1963 e nel 196[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 407

Brano: ta Italia, era attratto dalla forte personalità di Amadeo Bordiga (v.) e dalle sue posizioni di estrema sinistra. Con Giovanni Parodi, Luigi Longo fu così uno dei dirigenti della frazione astensionista torinese. Nel gennaio 1921, delegato della Sezione torinese al Congresso socialista di Livorno, fu tra i fondatori del Partito comunista.

Eletto membro del Comitato centrale della Federazione giovanile comunista al Congresso di Firenze (seguito immediatamente a quello di Livorno), a 21 anni venne incaricato dalla Sezione comunista di Torino di costruire e dirigere l’organizzazione militare torinese per condurre la lotta armata contro le squadracce fasciste e difendere le istituzioni proletarie.

Alla testa della F.G.C.I.

Delegato al IV Congresso della Terza Internazionale alla fine del 1922, fu designato a far parte della Commissione per la fusione del Partito comunista col Partito socialista. Dopo l’ottobre 1922 venne chiamato alla segreteria della Federazione giovanile comunista e alla direzione di Avanguardia (v.). [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 42

Brano: [...]ella nazione, dell’organizzazione della borghesia, della formazione di una nuova élite. Il proletariato era trattato da « sovrano minorenne », mentre nel nuovo sistema di potere avrebbero dovuto confluire la parte « ancora sana » dell’antica aristocrazia, la parte « più decisa » della borghesia, con la mediazione essenziale dell’alta cultura (piccola borghesia intellettuale) .

Dopo il 1908 si giunse a una svolta anche sul terreno politico: al Congresso di Firenze la maggior parte delle adesioni venne da intellettuali, o da personalità isolate del liberalismo, dai cattolici, e vi ebbe una voce anche l’irredentismo di Sci pio Sighele. La relazione principale, del Corradini, si intitolava « Classi proletarie: socialismo, nazioni proletarie: nazionalismo », e sotto questa insegna nacque l’Associazione nazionalista, che l’anno successivo ebbe il suo organo ufficiale di stampa neWIdea nazionale. Al vertice del giornale stavano Francesco Coppola, il Corradini, il Federzoni, Roberto Forges Davanzati e Maurizio Maraviglia, che lo ressero come un direttorio. L’[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 355

Brano: [...]i e i doveri dei cittadini non fossero subordinati alla partitocrazia, contro la quale fu sempre vivamente polemico.

A metà aprile del 1945, mentre usciva da una riunione del C.L.N.A.I. fu nuovamente arrestato e rinchiuso a San Vittore, donde venne liberato (insieme al prof. Antonio Basso, fratello di Lelio) pochi giorni dopo.

Secondo dopoguerra

Quando nel dopoguerra si sciolse il Partito d’Azione, Paggi aderì al Partito liberale e, nel Congresso di Firenze, fu uno degli artefici della riunione dell’ala destra di questo partito con l’ala sinistra che faceva capo a Mario Pannunzio. Uscì poi dal Partito liberale, non condividendo l’atteggiamento politico del segretario nazionale Giovanni Mal agodi e, dopo un vano tentativo di tenere in piedi un Partito radicale che rispecchiasse i suoi principi politici, abbandonò deluso la politica attiva (1956).

Si spense improvvisamente e prematuramente, colpito da infarto al suo tavolo da lavoro.

Avvocato dall'oratoria impetuosa e persuasiva, difensore soprattutto della libertà di stampa, fu acuto e prof[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 76

Brano: [...]eggiamento conciliante.

Una certa opposizione fu espressa anche dall’ambiente combattentistico. Al congresso di Assisi del 1924, la Federazione reggiana dell’Associazione combattenti e reduci assunse infatti un atteggiamento di netta condanna del fascismo, che perdurò anche nel periodico “La Vittoria” fino a quando l’Associazione stessa non fu fascistizzata di autorità. L’Associazione dei Mutilati, dopo aver espresso la propria opposizione al Congresso di Firenze del 1924, subì la stessa sorte degli ex combattenti.

Dopo un primo periodo di opposizione al fascismo, il Partito repubblicano, retto a Reggio da Pietro Montasini (che morirà in esilio), si sciolse. Altri esponenti repubblicani e antifascisti di varia provenienza dettero poi vita a II Risorgimen

to, un foglio che uscì clandestinamente nel 1925 e condusse una intransigente campagna antifascista. Quanto al Partito comunista, che a Reggio aveva una forza limitata all’epoca della scissione socialista di Livorno (gennaio 1921), si consolidò notevolmente con l’adesione di una parte della Giov[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 436

Brano: [...]sarà riconosciuta un'invalidità permanente per attività svolta nella Resistenza.

All’indomani della Liberazione e per oltre 40 anni sarà tra i più attivi esponenti socialisti: membro della della Direzione del P.S.I. nel 1945, deputato alla Costituente nel 1946 per il collegio di Roma, rieletto in Parlamento per 6 legislature, membro della prima assemblea parlamentare di Strasburgo (1976). Responsabile deM’Ufficio internazionale del P.S.I. dal Congresso di Firenze (aprile 1946), nel gennaio 1947 fu tra I promotori della scissione socialdemocratica capeggiata da Giuseppe Saragat ed entrò nella Direzione del P.S.L.I., assumendone la segreteria nel 1949. Nel 1958 fu tra i promotori della riunificazione socialista e rimase poi nelle fila del P.S.I., assumendo vari incarichi di governo: sottosegretario agli Esteri (196468), ministro del Commercio con l’estero (1970), ministro di Grazia e Giustizia (197374).

Presidente di vari enti [Istituto nazionale per l'informazione, Istituto per la cooperazione economica con i paesi in via di sviluppo)|, è stato fond[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 554

Brano: [...]one dell’ultima ora né di una conquista recente, ma era il punto d’arrivo di una lenta e graduale maturazione politica: al convegno tenuto a Imola dalla frazione comunista del P.S.I. nel novembre dell’anno precedente, il segretario della F.G.S.I. Luigi Polano era seduto alla presidenza accanto a Egidio Gennari e, nella stessa occasione, insieme a 420 Sezioni del P.S.I. erano stati rappresentati anche 85 circoli giovanili. Due settimane prima del Congresso di Firenze, dalia tribuna del teatro San Marco di Livorno, dove si era svolto il congresso di fondazione del P.C.d’I., lo stesso Polano aveva anticipato l’adesione entusiastica della Gioventù socialista al nuovo partito, affermando a chiare lettere:



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 329

Brano: [...]mo verso i lavoratori delle industrie maggiori e con il contenimento delle istanze reazionarie di tipo più arcaico che avevano dominato la vita politica italiana alla fine del secolo precedente.

Il « concretismo » di Bonomi sfociava nell’accettazione delle pratiche parlamentaristiche più deteriori e nella spinta al disarmo di ogni energia di lotta del movimento operaio. Attaccato dalla stessa ala sinistra riformista del Partito socialista nel Congresso di Firenze del

1908, con un discorso di Gaetano Salvemini (il quale definì Bonomi «il socialista che si contenta»), il riformismo bissolatianobonomiano accentuò ancora di più la propria scelta verso la formazione di un blocco radicaldemocratico, nel quale il partito socialista scomparisse per formare uq « partito del lavoro» senza alcun connotato di classe, direttamente impegnato nella collaborazione con le forze politiche della borghesia.

La crisi che spingeva a destra i riformisti alla Bonomi si acuì col passare degli anni e giunse al culmine quando, nel 1912, alcuni esponenti della frazione, in[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Congresso di Firenze, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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