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Il segmento testuale Conferenza di Parigi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 43Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 558

Brano: [...] immensa voragine dei consumi bellici, l’industria statunitense uscita intatta dalla guerra, anzi enormemente rafforzata, era obbligata a trovare nuovi e adeguati sbocchi. A tale scopo occorreva un programma di largo respiro e questo era appunto il Piano Marshall che, sfruttando le distruzioni e la miseria provocate dal fascismo e dai suoi complici, avrebbe permesso al capitalismo nordamericano di sovrastare d'un balzo tutti gli altri popoli.

Conferenza di Parigi

Al Piano Marshall furono invitati ad aderire tutti i paesi europei, compresa lUR.S.S. I sovietici infatti presero parte a una prima riunione, convocata a Parigi tra il 28 giugno e il 2.7.1947 da G. Bidauit per la Francia e da E. Bevin per la Gran Bretagna (dietro suggerimento del generale Marshall stesso), nella quale si sarebbero dovuti fissare i preliminari per il lancio del Piano Marshall.

Il progetto presentato a Parigi dai rappresentanti della Francia e della Gran Bretagna e già concordato con il segretario di stato Marshall, prevedeva che, fissato il fabbisogno dei paesi europei, [...]

[...]damente e senza ostacoli. Al Piano Marshall, ribattezzato Piano E.R.P. (European Recovery Program, Programma di ricostruzione europea), aderirono 14 paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo, Svezia, Svizzera, Turchia e Germania Occidentale (rappresentata dai comandanti in capo delle zone di occupazione occidentali). Nel luglio 1959 vi verrà ammessa anche la Spagna. Alcuni mesi dopo la Conferenza di Parigi il presidente Truman sottoscrisse YEconomie cooperation act

1948, che sanciva la partecipazione americana alla ricostruzione europea. Quasi contemporaneamente, il 16.4.1948, i 14 paesi aderenti costituirono a Parigi ^Organizzazione europea per la cooperazione economica (O.E.C.E.), nella quale vennero inseriti i piani di assistenza statunitensi. U.S.A. e Canada furono ammessi a far parte dell’O.E.C.E. come « associati », mentre gli altri venivano considerati « Stati membri ».

In base alla logica dei blocchi contrapposti anche in campo economico, il 25.1.1949 i paesi dell'Europa orientale[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 533

Brano: [...]iustizia a Roma.

Irriducibile avversario dell’Austria, fin dallo7 scoppio della crisi mondiale fu per l’intervento dell'Italia a fianco della Francia contro gli Imperi Centrali e si fece promotore dei « Comitati prò intervento ». Partecipò come volontario alla guerra mondiale e nel 1917 fu nel governo Boselli come commissario all’Aeronautica. Dopo aver lasciato tale incarico, neH’inverno del 19181919 fece parte nella delegazione italiana alla Conferenza di Parigi.

Fu dalla parte di D’Annunzio (v.) in occasione della impresa di Fiume. Nel ribollimento politico del dopoguerra, non poche delle sue convinzioni apparvero modificate, compreso un certo anticolonialismo che, per la Dalmazia, non lo spinse più in là di una blanda richiesta di autonomia.



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 29

Brano: [...]liane contraddicevano il nono dei famosi “14 punti” del presidente americano Wilson, secondo il quale doveva essere garantito il diritto dei popoli all’autodecisione.

Il contrasto fra il presidente del Consiglio italiano V.E. Orlando (v.) e Wilson si spostò così sulle questioni di principio e divenne così aspro che, giudicando insoddisfacente la proposta di confine presentata dal presidente americano, Orlando abbandonò in segno di protesta la Conferenza di Parigi.

Da allora la questione venne affidata a una trattativa diretta italojugoslava, ma sul futuro della città di Fiume sorse una violenta frizione.

Il 12.9.1919 Gabriele D’Annunzio (v.), dopo una esagitata campagna volta a mobilitare l’opinione pubblica a favore della annessione di

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 587

Brano: [...]ero formalmente neutrali la Svizzera, la Svezia, la Spagna, il Portogallo e l'Irlanda che, peraltro, si trovarono anch’essi coinvolti nelle vicende belliche sotto l’aspetto economico o in altri modi.

Cause del conflitto

Quantunque diluite nell'arco di un ventennio (191939), si può dire che le cause della Seconda guerra mondiale ebbero origine dalle conseguenze stesse della guerra 191418. Gli assetti internazionali ed economici usciti dalla Conferenza di Parigi (v. Versailles, Trattato di), esageratamente punitivi nei confronti della Germania, provocarono proteste e reazioni revisionistiche del trattato. A ciò si aggiunse nel 1923 l’occupazione francese della Ruhr, che spinse i circoli revanscisti tedeschi ad avviare una politica di riarmo mascherato, ma del resto tollerato se non incoraggiato da qualche potenza vincitrice. Inoltre, al consolidamento del potere sovie

Preparativi alle guerre fasciste (dalla « Illustrazione italiana > del 9.10.1932)

Cartolina fascista del 1923 per esaltare la « redenzione italiana »

scisti lanciare contro il [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 604

Brano: [...]vano essere versati come riparazioni ad Albania, Etiopia, Grecia e Jugoslavia. Ulteriori clausole non meno onerose riguardavano la confisca dei beni italiani all’estero, la flotta, il divieto di ripristinare armamenti e industrie belliche, la smilitarizzazione delle frontiere e così via.

Alla delegazione italiana e al primo ministro Alcide De Gasperi (v.) fu consentito di esporre il 10.8.1946 le loro “osservazioni” davanti all'assemblea della Conferenza di Parigi, ma ciò che essi dissero non ebbe la minima influenza a determinare cambiamenti nel progetto di trattato elaborato da 4 “grandi” e questo dovette essere firmato dal governo italiano, così come era stato presentato, il 10.2.1947.

Va tuttavia ricordato che ben peggio sarebbero andate le cose per l'Italia qualora gli antifascisti, anziché riscattare moralmente agli occhi del mondo il popolo italiano or

ganizzando e conducendo una strenua lotta ventennale, fossero rimasti inerti. A dimostrazione di ciò, basta paragonare il prezzo pagato dall’Italia con la sorte subita dalla Germania. A ques[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Conferenza di Parigi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---U.R.S.S. <---fascismo <---italiana <---Partito comunista <---U.S.A. <---comunista <---italiano <---Comitato centrale <---Diritto <---Gran Bretagna <---Piano Marshall <---Repubblica Democratica Tedesca <---antifascista <---antifascisti <---fascista <---fasciste <---imperialismo <---italiani <---socialista <---A.N.P.I. <---Battaglione Alpini <---Beiforte del Chienti <---C.L.N. <---Carlo Marx <---Carta Atlantica <---Carta Atlantica Cv <---Centro interno <---Cina del Kuomintang <---Cipriano Facchinetti <---Conferenza di Dumbarton Oaks <---De Gasperi <---Dumbarton Oaks <---E.R.P. <---Estremo O <---Giustizia a Roma <---H.S. <---H.V. <---I Divisione Garibaldi Enzo Modica <---Il Piano Marshall <---Illustrazione italiana <---Isacco Nahoum <---Logica <---Londra IM <---Ma non <---Mario di Lanzo <---Milovan Djilas <---O.E.C.E. <---P.C. <---P.C.I. <---P.C.J. <---Palazzo di Giustizia <---Piano E <---Piano E R <---Pompeo Colajanni <---Regno S <---Regno S H <---Regno S H S <---Repubblica Democratica del Vietnam <---Repubblica Federale Tedesca <---Repubblica Popolare <---Repubblica Popolare Cinese <---Repubblica Popolare di Corea <---S.A.P. <---S.H.S. <---S.S. <---San Francisco <---Serbo-Croato-Sloveno <---Serravalle di Chienti <---Storia <---Terzo Mondo <---Terzo Reich <---Trattato di Londra <---U.D.B. <---U.D.B.A. <---U.R. <---U.S.A <---V.E. <---anticolonialismo <---anticolonialista <---australiano <---capitalismo <---centralismo <---centristi <---collaborazionisti <---comunisti <---dell'Albania <---dell'Europa <---dell'Italia <---fascisti <---giolittiano <---irredentismi <---italiane <---mazziniano <---nazifascismo <---nazifascista <---nazifascisti <---nazionalsocialismo <---nazismo <---nazista <---perialismo <---prefasciste <---revanscisti <---scetticismo <---sciste <---scisti <---socialisti <---staliniani <---stalinista <---stalinisti <---taliano <---titoismo