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Il segmento testuale Città di Castello è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 49Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 463

Brano: [...]o dal nemico il saluto delle armi ».

Gabrielli, Ariosto

N. a Roma il 29.10.1907. Comunista e attivo antifascista, nel giugno 1928 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale, che però lo assolse per insufficienza di prove. Fu quindi confinato a Ponza é a Ventotene.

Dopo I*8.9.1943 prese parte alla

Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza romana.

Gabriotti, Venanzio

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Città di Castello (Perugia) nel 1883, ivi deceduto il

9.5.1944.

Volontario nella prima guerra mondiale, vi ottenne due medaglie d’argento, due di bronzo e una croce di guerra al valor militare. Cattolico militante e presidente della Sezione mutilati e invalidi di guerra di Città di Castello, nel 1939 raggiunse il grado di tenente colonnello.

Dopo I’8.9.1943 partecipò alla Guerra di liberazione, entrando a far parte del C.L.N. locale e come organizzatore di formazioni partigiane. Catturato alla fine dell’aprile 1944, venne condannato a morte e fucilato pochi giorni dopo.

Gaddi, Giuseppe

N. a Trieste 1*1.9.1909; operaio elettricista. Militante nella Gioventù comunista e poi nel Partito comunista, attivo antifascista, nel 1928 fu condannato dal Tribunale speciale a

10 anni e 5 mesi di reclusione che trascorse a Civitavecchia (v.). Liberato nel 1932 dopo un’amnistia, riu[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 343

Brano: Ventre, Luigi

chi, di Milano; Giacomo Norgiolini, di Città di Castello (Perugia); Gualtiero Nubola, di Sassoferrato (Ancona); Lelio Osio, di Corte de' Cortesi (Cremona); Aniceto Pagani, di Milano; Ettore Pajetta, di Taino (Varese); Giacomo Palamini, di Parre (Bergamo); Alberto Pallone, di Sgurgola (Prosinone); Galiano Panicucci, di Santa Maria a Monte (Pisa); Domenico Panozzo, di Val

li del Pasubio (Vicenza); Alessandro Panzeri, di Biassono (Milano); Giovanni Papiri, di Cerreto Guidi (Firenze); Guido Partelli, di Sfruz (Trento); Venanzio Parutto, di Claut (Pordenone); Vito Pasetto, di Negarine (Verona); Fausto Pattacini, di Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia);[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 528

Brano: [...]sede della Tipografia Sociale di Perugia, dove si stampava il settimanale socialista La Battaglia, devastata dai fascisti (22.3.1921)

le che era stato assai attivo durante il « biennio rosso ».

Le squadre d'azione fasciste (alcune locali, come la famigerata «Disperatissima », altre provenienti dalla vicina Toscana) incendiarono Camere del lavoro, sedi di leghe contadine, tipografie e sezioni socialiste. Le città più colpite furono Perugia, Città di Castello e Umbertide, ma anche in centri minori e nei villaggi la violenza fascista distrusse tutto ciò che le fu possibile distruggere.

Di fronte alla gravità della situazione, il Partito socialista mise in luce le debolezze della propria linea politica, rivelandosi incapace di condurre la lotta su un terreno diverso da quello elettorale.

Significativo, a tale proposito, l’appello che Nicola Vantaggi, sindaco socialista di Gubbio, rivolse alla popolazione l’11.4.1921, dopo un'incursione fascista che si era conclusa con l’uccisione di un giovane operaio: « Deponga ognuno pensieri di sopraffazion[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 527

Brano: [...]patto colonico assai avanzato. Da ricordare che, nel corso della lotta, decine di contadini erano stati arrestati e condannati, mentre a Panicale (v.) la forza pubblica aveva aperto il fuoco contro un corteo, uccidendo 6 dimostranti e ferendone numerosi altri.

Le elezioni amministrative dell’ottobre 1920 confermarono e migliorarono i risultati dell’anno precedente, portando i socialisti alla guida dei maggiori comuni della provincia (Perugia, Città di Castello, Gubbio, Umbertide, Spoleto, Foligno, oltre a quelli di Terni e Orvieto) e del Consiglio provinciale, in cui conquistarono 32 seggi su 60.

Fascismo

La reazione agraria, iniziata con estrema violenza nella primavera del 1921, spezzò in breve tempo le strutture organizzative del movimento contadino umbro e, insieme a queste, il fascismo colpì le organizzazioni del proletariato industria

527



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 409

Brano: [...]ito socialista, nel quale combattè la politica di Filippo Turati, sostenendo tesi intransigenti e rivoluzionarie.

Trasferitosi a Venezia come insegnante di letteratura inglese in quell'istituto universitario, partecipò attivamente al movimento socialista locale. Nel 1914 fu interventista e volontario di guerra, ma lungi daH’abbandonare l’ideale socialista, poco dopo la fine del conflitto, nel libro La conferma del marxismo (Edizioni II Solco, Città di Castello, 1921), diede un'interpretazione e una prospettiva rivoluzionaria della situazione italiana. In polemica con le posizioni riformiste di Turati e di Rodolfo Mondolfo, indicava nella Rivoluzione sovietica d’Ottobre la conferma dello spirito rivoluzionario del marxismo. Aderì al Partito comunista sin dalla fondazione; collaborò al « Lavoratore » di Trieste, all’« Ordine Nuovo » e a « l'Unità ».

Dopo l’affermazione del fascismo e l’emanazione delle leggi eccezionali, pur sottoposto a rigida sorveglianza mantenne per quanto possibile i contatti col Partito, divenendo guida e animatore dei comun[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 647

Brano: [...]divenendo, sebbene giovanissimo, vicecomandante della Brigata « Leoni ».

Il 6 marzo, quando truppe tedesche accerchiarono la zona, con soli 6 uomini si attestò su una posizione chiave e riuscì a tener testa al nemico dalle 6 del mattino alle 17. Colpito da 12 pallottole, esaurite le munizioni, uccise con l’ultimo colpo della sua pistola l’ufficiale tedesco che gli si era incautamente avvicinato per intimargli la resa. Condotto all’ospedale di Città di Castello e immediatamente processato, fu condannato a morte dal Tribunale militare tedesco e fucilato nel poligono di tiro « XX giugno » a Perugia,

Grecia

Comprendente l’estremo lembo meridionale della penisola balcanica e centinaia di isole (Mar Jonio ed Egeo), confina con la Jugoslavia, l’Albania e la Turchia. Con una superficie di 131.940 kmq, in gran parte montuosa, ha unq popolazione di 8.600.000 abitanti (1966). Città principali sono la capitale Atene (1.853.000 abitanti) e Salonicco (378.000). Assai povera di risorse naturali (economia prevalentemente agricola), per la sua posizione a cav[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 448

Brano: [...]nel corso della guerra, dopo I’8.9.1943 si collegò a Perugia al movimento clandestino del Partito comunista, militando attivamente nelle file della Resistenza.

Dopo la Liberazione, quale segretario della Camera del lavoro di Perugia fu sempre alla testa delle lotte contadine di quella provincia.

Nel 1952 divenne consigliere comunale. Eletto deputato nel maggio 1958 e rieletto nel 1963 contemporaneamente alla Camera e al Senato (collegio di Città di CastelloGubbio), ha optato per il Senato. Nel maggio 1968 è stato nuovamente eletto alla Camera.

Caporetto, Battaglia di

Con questa denominazione è nota la dodicesima battaglia dell’lsonzo (24.109.11.1917) che costituì la più grave sconfitta subita^ dall’esercito italiano nella prima guerra mondiale.

La mattina del 24.10.1917, 8 divisioni austriache e 7 tedesche travolsero le linee italiane a nord di Tolmino. Crollò tutto il fronte dell’lsonzo. Quattro giorni dopo gli austriaci erano già a Udine, mentre le truppe italiane in rotta si assestavano oltre

il Piave, lasciando sul terreno della [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 422

Brano: [...]: la lotta antifascista del ventennio considerata come inizio e parte essenziale della Resistenza, e la larga partecipazione popolare come aspirazione ad un profondo rinnovamento sociale (« Essa non fu soltanto una guerra contro lo straniero, ma per la grande maggioranza una rivoluzione »).

Bibliografia: Tra le principali pubblicazioni di P.C. aventi per tema la Costituzione e la Resistenza: Commentario sistematico alla Costituzione italiana, Città di Castello, 1950; Come si fa a disfare una Costituzione, in « Dieci anni dopo », Bari, 1955; Uomini e città della Resistenza, Bari, 1955. Per una completa bibliografia, si vedano il numero de «Il Ponte» dell'ottobre 1956 (XII, 10) e il supplemento al numero del novembre 1958. In corso di pubblicazione le « Opere politiche e letterarie » di Piero Calamandrei, a cura di Norberto Bobbio (tre voli, usciti a Firenze per i tipi della « Nuova Italia » nel 1966).

Calamida, Leonida

N. a Milano il 9.7.1906; perito industriale. Attivo antifascista, dal 1941 al 1943 diresse numerose agitazioni contro la guerr[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Città di Castello, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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