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Il segmento testuale Ciò Ella è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 9Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da (Mito e civiltà moderna) Raffaele Pettazoni, Forma e verità del mito in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1959 - 3 - 1 - numero 37

Brano: [...].
Il Croce mi rispose gentilmente così: a La ringrazio del Suo opuscolo, e mi sono rallegrato nel leggerlo, vedendo l'avviamento nuovo che Ella dà allo studio dei miti. Certamente il mito non è arte; perché vi si unisce sempre un elemento intellettivo (logicostorico); ma, consistendo appunto in un miscuglio di arte e di pensiero, è impossibile studiare i miti senza avere bene in mente il concetto dell'arte, e in ispecie, dell'arte come libertà. Ciò Ella ha visto benissimo... ».
In una pagina di quell'articolo, erano svolte alcune idee generali sul mito, e su queste si era fermata l'attenzione del Croce. a ...Il processo mitogenetico » — dicevo — a è un processo fantastico. Con ciò si pone la ragione di un radicale criticismo di fronte a tutte le teorie mitologiche a tendenza interpretativa, dai vari allegorismi — fisico degli Stoici, storico di Evemero, politico di Aristotele e di Bacone, biblico dei Padri della Chiesa — al simbolismo di Creuzer e in parte al meteorologismo di Adalb. Kuhn e di Max Müller. Il mito non è spiegabile: spiegabil[...]

[...]a garantire la durata del mondo. Recitare il Poema della creazione alla festa di capodanno, come si faceva in Mesopotamia nel III e II millennio a. Cr., è come ripetere l'atto della creazione, e in ció sta il suo valore inaugurale, cioè augurale per la nuova annata. L'efficienza sacrale, cultuale, religiosa del mito sta nella magia della parola, nel potere evocativo e realizzatore inerente alla parola parlata, al mythos non come `discorso favoloso', ma come incantesimo, onde la fabula, nell'atto e per effetto della enunciazione, diviene fatum, irrevocabile destino.
E stato detto che tutti i miti sono miti delle origini (2). Presa alla lettera, questa generalizzazione dei mitologi moderni non sembra avere maggior consistenza di quelle di cui si compiaceva la vecchia mitologia naturistica, quando tendeva a ridurre tutti i miti a miti meteorologici
(1) R. PErrAzzoNI, Verità del mito, in « Studi e materiali di storia delle religioni », 194748; Miti e Leggende, I, Torino 1948, p. VII e segg.; Die Wahrheit des Mythos, in « Paideuma », 1950;[...]

[...]n una gara a chi sa raccontarne di più, il narratore delle storie vere ha la peggio, perché il suo repertorio non é inesauribile e le storie vere son quelle che sono, e vince invece il narratore delle storie false, perché queste possono essere inventate e moltiplicate a volontà da un narratore sbrigliato di fantasia qual é appunto il Coyote, furbo matricolato e mentitore senza scrupoli.
Qui si tocca con mano la differenza fra il sacro che é `vero' e il profano che è `falso'. Resta a vedere se le storie false del Coyote non siano state anch'esse altra volta vere, se non siano anch'esse antichi miti delle origini, già veri in un mondo oltrepassato, nel quale il Coyote stesso sarà stato una figura divina, e poi sconsacrati e divenuti argomento di riso e di trastullo in un nuovo clima storico, col Coyote decaduto a figura subalterna di un altro Essere supremo e sua controfigura secondaria nell'opera della creazione.
La differenza fra storie vere e storie false non riguarda la forma del mito. Per la forma il mito è pensiero fantastico, e di questa forma partecipano [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Ciò Ella, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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