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Il segmento testuale Castro è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 126Analitici , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Saverio Tutino, La commossa ricostruzione di Castro della vita e degli ultimi giorni del glorioso capo rivoluzionario. Guevara assassinato dai sicari di Barrientos. Come i dirigenti cubani hanno raggiunto la convinzione che le notizie erano vere - Domani una grande cerimonia nella piazza della Rivoluzione all'Avana. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1967 - - ottobre - 17

Brano: La commossa ricostruzione di Castro della vita e degli ultimi giorni del glorioso capo rivoluzionario
Guevara assassinato dai sicari di Barrientos
Come i dirigenti cubani hanno raggiunto la convinzione che le notizie erano vere — Domani una grande cerimonia nella Piazza della Rivoluzione all'Avana
Dal nostro corrispondente
L'AVANA, 16.
«Soltanto agli imperialisti, i quali sanno di sicuro che “Che” Guerara è morto, può interessare che si diffonda il dubbio che egli sia ancora in vita. Solo il nemico può avere interesse a diluire in mesi o in anni di mistero, fra il dubbio e la speranza, l'urto emotivo dell'esempio che pro[...]

[...]esse a diluire in mesi o in anni di mistero, fra il dubbio e la speranza, l'urto emotivo dell'esempio che proviene dalla condotta di “Che” Guevara. Perciò non si deve perdere tempo né lasciare che l'avversario assuma l'offensiva psicologica. I rivoluzionari credono nel valore dell'esempio e un esempio come quello di Guevara nessuno lo potrà mai eliminare».
Con queste lucide conclusioni, dette con tono semplice, del tutto privo di retorica, Fidel Castro ha annunciato davanti alle telecamere che i dirigenti cubani sono giunti alla conclusione certa che è dolorosamente vera la notizia data dal governo boliviano sulla morte di Ernesto Guevara.
Fidel ha parlato più di due ore. Ha dettagliatamente spiegato come il gruppo dirigente cubano sia giunto alla amara certezza e come abbia preso la decisione di comunicarla al popolo di Cuba e ai rivoluzionari di tutto il mondo. Ciò che ha fatto esitare ancora, dopo che la convinzione era stata acquisita, era l'opposta comprensibile convinzione dei parenti di Ernesto Guevara in Argentina: altri dubbi sulla[...]

[...]dovere che era verso Cuba e il mondo intero».
Quanto agli altri motivi di esitazione, Fidel è stato preciso e fermo. Anche se fosse apparso conveniente mantenere il dubbio, i dirigenti della rivoluzione cubana non avrebbero taciuto al popolo la verità.
Il Consiglio dei ministri ha deciso tre giorni di lutto nazionale e trenta giorni di lutto alla bandiera. Mercoledì si terrà una solenne cerimonia in piazza della Rivoluzione e in quella occasione Castro terrà il discorso celebrativo. Da quest'anno la data dell'8 ottobre sarà per Cuba quella della «Giornata del guerrigliero».
Alla televisione Fidel Castro ha esposto anche i criteri seguiti per ricostruire, pezzo per pezzo, attraverso le notizie delle agenzie, dei giornali, attraverso le radiofoto, gli avvenimenti che hanno portato alla morte del comandante «Che» Guevara. La ricostruzione dei fatti offerta da Castro è in sintesi la seguente.
I reparti dei guerriglieri stavano spostandosi con difficoltà, ma in buone condizioni, attraverso regioni loro sconosciute. Tra il 25 e il 28 settembre un guerrigliero ha disertato e ha condotto il comando delle forze repressive sulle tracce dei reparti di Guevara. Questi erano finiti in una zona impervia, tra montagne dalle creste riarse e tra profonde gole boscose dove l'unica via da seguire era il letto dei torrenti. In questa zona si sono precipitati circa 2000 soldati e hanno chiuso in una morsa i reparti di guerriglieri. E' da presumere che una pattuglia guida[...]

[...]ecipitati circa 2000 soldati e hanno chiuso in una morsa i reparti di guerriglieri. E' da presumere che una pattuglia guidata dal «Che» fosse andata avanti in perlustrazione, nel tentativo di cercare una via d'uscita per tutti.
Questa pattuglia è stata intercettata e nello scontro che ne è seguito Guevara — ha detto Fidel — deve aver compiuto uno dei suoi gesti tipici. Anche durante gli anni della guerriglia a Cuba, nella Sierra — ha rammentato Castro — Guevara si era arrischiato molte volte con disprezzo della morte in posizioni scoperte, sparando senza neppure mettersi in ginocchio. Così deve essere accaduto l'8 ottobre. Sorpreso dal nemico, Guevara deve essersi lanciato più avanti dei suoi compagni e deve essere rimasto ferito e impossibilitato a muoversi nella «terra di nessuno». Si può facilmente immaginare che i guerriglieri abbiano dato battaglia fino al calar del sole per tentare di recuperare il loro comandante vivo o morto.
Tutte le altre notizie contraddittorie si possono spiegare, secondo Fidel Castro, con l'ansia dei governan[...]

[...]ersi in ginocchio. Così deve essere accaduto l'8 ottobre. Sorpreso dal nemico, Guevara deve essersi lanciato più avanti dei suoi compagni e deve essere rimasto ferito e impossibilitato a muoversi nella «terra di nessuno». Si può facilmente immaginare che i guerriglieri abbiano dato battaglia fino al calar del sole per tentare di recuperare il loro comandante vivo o morto.
Tutte le altre notizie contraddittorie si possono spiegare, secondo Fidel Castro, con l'ansia dei governanti boliviani di disfarsi delle spoglie di un uomo del quale avevano paura anche dopo morto.
Guevara era quasi certamente vivo quando è stato catturato dal nemico. Circa il seguito degli avvenimenti, Fidel Castro presta fede alla versione fornita da una agenzia di stampa cilena, l'Interpress, il cui corrispondente ha saputo da fonti militari che Guevara era ferito alle gambe e alla gola, ma era vivo e che i suoi nemici hanno fatto anche un tentativo di interrogarlo prima di finirlo con un colpo di grazia, alle 13.15 di lunedì 9 ottobre. Guevara non ha risposto a nessuna domanda e ha continuato fino all'ultimo a guardare con suprema indifferenza coloro che lo avevano catturato. Continuando con parole scarne che velavano la sua commozione, Castro ha ricordato il Guevara combattente nelle file dei rivolu[...]

[...]ui corrispondente ha saputo da fonti militari che Guevara era ferito alle gambe e alla gola, ma era vivo e che i suoi nemici hanno fatto anche un tentativo di interrogarlo prima di finirlo con un colpo di grazia, alle 13.15 di lunedì 9 ottobre. Guevara non ha risposto a nessuna domanda e ha continuato fino all'ultimo a guardare con suprema indifferenza coloro che lo avevano catturato. Continuando con parole scarne che velavano la sua commozione, Castro ha ricordato il Guevara combattente nelle file dei rivoluzionari a Cuba, alla fine degli anni '50. Molte volte si era dovuto prendere misure di sicurezza a sua insaputa, per proteggerlo contro la sua temeraria sicurezza. «Cosciente del suo compito dinanzi ai popoli latinoamericani — ha detto Castro a questo punto — può darsi che " Che " ritenesse relativo il valore degli uomini e imperituro il valore dell'esempio. Così egli era votato a essere più un precursore che un forgiatore delle vittorie dei popoli».
Come fu raggiunta la convinzione che le notizie dalla Bolivia non erano il frutto di una montatura? Dall'insieme dei dettagli che tutti riconoscevano come incontestabilmente veri. La grafia e lo stile del diario accertavano che questo non era stato «fabbricato» in qualche studio: le fotografie, dalle quali il viso di Guevara era perfettamente riconoscibile; la quantità delle notizie [...]



da Saverio Tutino, Il primo Cablo dall'Avana del nostro inviato. L'arrivo di U Thant – I dirigenti cubani discuteranno con lui le garanzie per l'indipendenza in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1962 - - ottobre - 31

Brano: [...]a la durata della visita — U Thant è giunto oggi pomeriggio alla Avana, dove si adopererà per «un rapido quanto pacifico regolamento del problema». Insieme con il segretario ad interim dell'ONU sono due sottosegretari — Omar Lufti, della RAU, e il brasiliano Hernan Tavares de Sa — e il generale indiano Rikhye.
Un'indicazione sull'esito dello consultazioni che U Thant condurrà in questi giorni potrà aversi probabilmente giovedì sera, quando Fidel Castro si rivolgerà alla nazione con un discorso completamente dedicato agli ultimi sviluppi della crisi.
In ogni caso, notava stamane Revoluciòn, U Thant è venuto a Cuba «per negoziare. non per ispezionare». Nei circoli dirigenti dell'Avana non si nasconde una certa impazienza per il fatto che il governo rivoluzionario cubano non ha avuto finora la possibilità di partecipare direttamente al negoziato.L'atteggiamento verso le promesse di pace americane è quello riassunto nella frase di Raul Castro: «Kennedy garantisce che non invaderà Cuba, ma noi ricordiamo bene Playa Girón: aveva promesso la stes[...]

[...]o completamente dedicato agli ultimi sviluppi della crisi.
In ogni caso, notava stamane Revoluciòn, U Thant è venuto a Cuba «per negoziare. non per ispezionare». Nei circoli dirigenti dell'Avana non si nasconde una certa impazienza per il fatto che il governo rivoluzionario cubano non ha avuto finora la possibilità di partecipare direttamente al negoziato.L'atteggiamento verso le promesse di pace americane è quello riassunto nella frase di Raul Castro: «Kennedy garantisce che non invaderà Cuba, ma noi ricordiamo bene Playa Girón: aveva promesso la stessa cosa. Stiamo dunque più all'erta che mai».
La radio e i giornali riferiscono che gli impegni presi da Krusciov costituiscono un gesto sereno, mosso dal senso di umanità dell'URSS; ma sottolineano soprattutto con molta forza le cinque condizioni poste da Castro perché Cuba sia garantita contro un'aggressione americana: fine del blocco economico, delle attività sovversive. degli attacchi mercenari dalla Florida e da Portorico, delle violazioni dello spazio aereo e delle acque territoriali cubane, evacuazione, sulla base di un accordo pacifico, della base di Guantànamo.
Anche la visita di U Thant è considerata dunque come una occasione per far conoscere il punto di vista cubano, che non prevede un semplice ritorno allo status quo precedente l'ultima crisi. Si fa notare, tra l'altro, che Cuba non è disposta ad accettare osservatori dell'ONU inquirenti [...]

[...] cubane, evacuazione, sulla base di un accordo pacifico, della base di Guantànamo.
Anche la visita di U Thant è considerata dunque come una occasione per far conoscere il punto di vista cubano, che non prevede un semplice ritorno allo status quo precedente l'ultima crisi. Si fa notare, tra l'altro, che Cuba non è disposta ad accettare osservatori dell'ONU inquirenti sul suo territorio e si sottolinea che lo stesso U Thant, accettando l'invito di Castro, ha riconosciuto che la sovranità di Cuba è la pregiudiziale fondamentale.
Poche ore prima dell'arrivo del segretario dell'ONU ho visitato un gruppo di batterie antiaeree mimetizzato nell'interno dell'isola. Nessun nuovo ordine à venuto a modificare lo stato d'allarme. I soldati (tutti giovanissimi. una media di diciassette anni, un massimo di venti) hanno compiuto esercitazioni di allarme aereo e terrestre, con armamento molto moderno. I commissari politici si preparavano a spiegare il significato dello scambio dì note tra Kennedy e Krusciov. Ma non si prevedeva nessun allentamento della vi[...]

[...]etizzato nell'interno dell'isola. Nessun nuovo ordine à venuto a modificare lo stato d'allarme. I soldati (tutti giovanissimi. una media di diciassette anni, un massimo di venti) hanno compiuto esercitazioni di allarme aereo e terrestre, con armamento molto moderno. I commissari politici si preparavano a spiegare il significato dello scambio dì note tra Kennedy e Krusciov. Ma non si prevedeva nessun allentamento della vigilanza. Lo stesso Fidel Castro ha passato ieri molte ore con unità di combattimento in diversi punti dell'isola.
Per arrivare a Cuba ho dovuto attraversare il blocco del traffico aereo tra Praga e l'Avana, effettuato dai canadesi per conto degli Stati Uniti. A Gander (Terranova) la ricerca di eventuali armi è durata ben cinque ore. Sono state aperte tutte le casse, comprese quelle di medicinali, tutte le valigie e le borse, e l'apparecchio è stato perquisito da cima a fondo. Durante il volo da Gader all'Avana, sul Mar dei Caraibi, l'aereo è stato scortato a lungo da caccia americani.
Il senso di impotenza che tali misure r[...]

[...]ttanza ma animato da sincera fede patriottica. sorveglia Cuba da cima a fondo. I cubani sanno che gli attuali dirigenti americani possono rallentare momentaneamente la pressione sotto il peso del movimento mondiale di opinione pubblica sorto a difesa della pace, ma possono anche, da un momento all'altro, commettere qualunque follia.
Il relativo ottimismo che si avverte qui dipende dal fatto che tutto ciò era previsto. Il 26 luglio scorso, Fidel Castro dichiarò che lo unico pericolo per Cuba è ormai l'aggressione diretta da parte degli Stati Uniti e aggiunse che il popolo cubano avrebbe preso le misure necessarie per fronteggiarlo. Questa valutazione si basava su due fatti: primo, che l'aiuto fornito dai paesi socialisti si rivelava ormai sufficiente per sconfiggere il blocco economico; secondo, che la controrivoluzione interna, bloccata dai comitati di vigilanza rivoluzionaria, era assolutamente incapace di agire. Lo prova il fatto che, in questi giorni, non è scoppiata neppure una bomba. Dunque, per abbattere il fastidioso regime dell'Ava[...]

[...]a, era assolutamente incapace di agire. Lo prova il fatto che, in questi giorni, non è scoppiata neppure una bomba. Dunque, per abbattere il fastidioso regime dell'Avana a Kennedy non restava altra via che l'aggressione aperta e diretta. Infatti, i preparativi dei mercenari furono intensificati in quei giorni a Portorico e furono tentate le prime aggressioni costiere.
E' stato a questo punto che il governo rivoluzionario ha sollecitato le armi. Castro aveva promesso di adottare le misure necessarie. I cubani sanno oggi che tali misure sono state prese. E non si tratta, come si era supposto in un primo tempo, di un'adesione di Cuba al patto di Varsavia, ma di qualcosa di più diretto e immediatamente efficace.
Così si è arrivati alla crisi attuale. L'impressione che da questa crisi si possa uscire con negoziati politici prevale a Cuba, nonostante che i provocatori messaggi indirizzati da Kennedy al popolo cubano lascino dubbi sulla sua buona fede attuale. Le cinque condizioni poste da Fidel per le trattative indicano un ordine di priorità, n[...]

[...]i alla crisi attuale. L'impressione che da questa crisi si possa uscire con negoziati politici prevale a Cuba, nonostante che i provocatori messaggi indirizzati da Kennedy al popolo cubano lascino dubbi sulla sua buona fede attuale. Le cinque condizioni poste da Fidel per le trattative indicano un ordine di priorità, nelle garanzie richieste, che pare accettabile a chiunque voglia in buona fede imboccare davvero la via della coesistenza. Ciò che Castro chiede, in pratica, è la rimozione delle uniche cause dirette della crisi attuale.
Notevole interesse ha destato all'Avana la presenza del generale Albino da Silva, aiutante militare del presidente del Brasile, Joao Goulart, incaricato di una missione presso il governo dell'Avana. Il generale, a quanto hanno riferito fonti brasiliane, ha già avuto incontri con Fidel Castro e ne avrà anche con U Thant. Il Brasile, come è noto ha tenuto a dissociarsi dall'azione aggressiva di Kennedy, e ha preso l'iniziativa di un piano di «disatomizzazione» in America latina, attraverso la liquidazione, oltre che delle basi cubane, di quelle americane a Puerto Rico.



da Saverio Tutino, Capodanno all'Avana. Bilancio di sei anni di rivoluzione. Ci sono ancora difficoltà ma il popolo è mutato profondamente e il prestigio di Castro è più grande che mai. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1964 - - dicembre - 31

Brano: Capodanno all'Avana
Bilancio di sei anni di rivoluzione
Ci sono ancora difficoltà ma il popolo è mutato profondamente e il prestigio di Castro è più grande che mai
Dal nostro corrispondente
L'AVANA, 30.
Si celebra il sesto anniversario della Rivoluzione. Il bilancio e le prospettive saranno illustrati da Fidel Castro dalla consueta tribuna. Lo esercito sfilerà, la folla saluterà entusiasta i dirigenti e gli ospiti stranieri, fra cui quest'anno gli italiani Luporini, Baldelli, Bonacina e Corghi. In sei anni, Fidel Castro non ha perduto sostanzialmente nulla dell'appoggio popolare. Quest'anno la festa natalizia sembrava prospettarsi più dura del solito. E' mancato infatti dalle mense il tradizionale maialino. In cambio però vi era nei negozi una profusione inattesa di oggetti. Il centro dell'Avana è stato preso d'assalto: si sono comprati giocattoli cinesi, cecoslovacchi e tedeschi, apparecchi radio e giradischi giapponesi, dolci e vini spagnoli, bulgari e albanesi, ventilatori. macchine per fare il caffè, stoviglie, stoffe, dischi e libri in quantità. Da Madrid sono giunti molti romanzi anche italiani: Cassol[...]

[...]. Il centro dell'Avana è stato preso d'assalto: si sono comprati giocattoli cinesi, cecoslovacchi e tedeschi, apparecchi radio e giradischi giapponesi, dolci e vini spagnoli, bulgari e albanesi, ventilatori. macchine per fare il caffè, stoviglie, stoffe, dischi e libri in quantità. Da Madrid sono giunti molti romanzi anche italiani: Cassola, Volponi, Quarantotti — Cambini, Flajano e Landolfi; una scelta un po' curiosa, ma non conformista. Fidel Castro aveva promesso che nel gennaio del '65 il piano dell'avicoltura avrebbe consentito di produrre sessanta milioni di uova e quindi di distribuirne dieci a persona al mese col tesseramento, oltre a quelle prodotte, smerciate o consumate dalla piccola proprietà contadina. In questi giorni è stato annunciato che l'impegno sarà mantenuto.
Il consenso popolare comunque non deriva dal livello dei consumi. Esso viene dalla rapida trasformazione che si è verificata nella vita dei cubani, passati dalla soggezione alla partecipazione alla vita politica e civile. Partito dall'isola il grosso della borghes[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Castro, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Ciò <---Così <---Cuba <---dell'Avana <---Albino da Silva <---Avana <---Bonacina <---Cambini <---Cauto <---Chullima <---Da Madrid <---Ernesto Guevara <---Fidel Castro <---Flajano <---Gader <---Gander <---Giornata del guerrigliero <---Guantanamo <---Guantànamo <---Guevara <---Guevara in Argentina <---Hernan Tavares de Sa <---Joao Goulart <---Krusciov <---Manzanillo <---Mar dei Caraibi <---Omar Lufti <---Portorico <---Pratica <---Puerto Rico <---Quarantotti <---RAU <---Raul Castro <---Retorica <---Revoluciòn <---Rikhye <---Saverio Tutino <---Statica <---Stiamo domando tutto quello che produce latte <---Varsavia <---abbiano <---artigiani <---bellicismo <---boliviani <---boliviano <---brasiliane <---brasiliano <---conformista <---eroismo <---imperialisti <---indiano <---italiani <---ottimismo <---psicologica <---socialismo <---socialista <---socialisti <---sorvegliano



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