Brano: [...]n'ottantina; anche per «mancanza di latte ».
Dei bambini da 3 a 6 anni, 2 soli vanno all'asilo: gli altri 43 no.
Da 6 a 13 anni, 33 ragazzi vanno a scuola (spesso a 12 o 13 anni frequentano la 2a o la 3a): ma 45 ragazzi, in obbligo di scuola, né vanno né ci sono mai andati, a scuola.
I figli, non trovando lavoro, crescendo, continuano, per lo più « trafficanti» e cenciaiuoli, l'attività dei padri: di cui 31 sono stati, anche diverse volte, in carcere: ma per lo piú, « per cose di poco conto ».
Essendo 386 le persone oltre i 6 anni, e 317 gli anni complessivi di scuola, ogni persona, di media, ha frequentato 8,2 decimi di prima elementare.
140 DANILO DOLCI
Leggenda: L.P _ libretto povertà; I = larghezza o lunghezza
N. Farn. L. P. Stanze
N. 1. 1. h. 0 Ÿ
o
i F.G. 2 4,0 4,0 3,5 m
3,3 4,5 3,5 no
2 U.A. 1 2,5 2,3 2,4 no
3 F.A. 1 3,8 3,6 3,6 m
4 P.G. si 1 2,8 3,5 3,2 no
5 S.V. 1 2,2 7,0 3,2 no
6 P.V. 1 3,8 3,6 3,2 no
7 L.L. 1 3,5 3,2 3,6 no
8 P.A. si 1 3,5 3,2 3,6 no
9 P.M. 1 3,5 3,2 3,4 no
10 F.S. 1 3,2 4,[...]
[...]. casal. casal. casal. casal. casal.
camer. cas. lav. lavand. casal.
casal. casal.
Professione
casal. casal. casal. casal. casal. casal.
casal. casal. casal. casal.
tratf.
netturb. traff.
traff. inval. traff. portant. mil. traff. cenc. manov. traff. petrusin.
cene. cenc. cene. cene. cene. traff. cene. cene.
traff. traff. traff. traff. cent.
cene. traff. traff. traff.
falegn. traff. traff. manov.
Tot. anni scuola
Scuola nonni
pat.
Carcere volte tot.
2
1 5g
5 2 25g
4 3 6m
2
6
3 5 6a
2 95g
— 1 lm
3
— I 17m
5 E r;
2 1 16m
2
— 1 6g
— 1 7a
4 3 2a 1
— 2 5a
— 4 3m
5 2 8m
? 3 ? 1
4
— 1 la.
9
4
7
2° —
— 26
48 —
la 3a
38 56
46 36
142 Fam. L. P DANILO DOLCI
}
N. 1
Stanze y a W.C.
z
N. L 1. h. V
a
41 P.M. 4 7,5 3,5 3,0 In 8 5 no
3,0 4,0 3,0 m
3,0 4,0 3,0 m
3,0 4,0 3,0 m
42 C.P. 2 4,5 2,5 3,0 m 9 4 no
3,0 2,5 3,0 m
43 P.V. 1 3,5 2,7 2,5 no 2 2 no
44 L.A. I 3,7 3,5 4,0 no 7 2 no
45 C.C. si i 3,7 3,0 3,[...]
[...]o 8 2% no
63 M.A. I 3,0 3,8 3,5 no 6 2 no
64 P.G. i 4,5 3,5 3,0 no 6 2 no
65 C.D. 3,5 4,0 3,2 no 7 3 no
66 A.G. i 3,0 3,0 3,0 no 2 2 no
67 C.G. 1 3,0 3,0 3,0 no 3 2 no
68 A.V. 1 4,0 4,0 3,5 no 7 2% no
69 A.G. Si 1 3,8 3,5 3,2 no 1 1 no
70 P.A. 2 1,8 2,5 2,5 no 8 3 no
3,8 3,5 3,2 no
PAGINE DI UNA INCHIESTA A PALERMO 143 ,
Tot. anni scuola
Professione Numero dei figli Scuola
Madre M p o
u cauÑ o
R+ ' a~+ ß,
0 ó o b
Carcere Scuola
nonni
volte tot. pat.
Padre
la
2a 4a
la
4a
2a 4a
tubista
cenc.
cenc.
traff.
traff.
forn.
traff.
manov. traff.
garz. marmista
inval. calz. vinaia casal.
casal. casal. camer.
parruc. camer.
casal. camer. camer.
casal. lavand. casal. casal. lavand. casal.
casal.
casal. casal. 2 2
2
1 1
2
3 1
3 3
1
1
2
2
3 1
2 1
2
2
2 2
1 1 2 1
1 1 2
2 1 1
1 4
1
1
2 1 1 1
2 4
3a
9
14
2
7
5
4
14
11
5
10
5
2a 5a
5a
6
1 20g
1 ?
4 2a
3 3m
1 1m
2 la
7m
? 6m
1 3a
— 12
— 6
7
2
1 5m
2a 3a
31
6
3
7
1
2
1
1
1
1
[...]
[...]0
9
7
8
4
7
6
8
2
3
4
3
4
3
7
4
5
3
7
7
5
6
4
3
2
2
4
2
2
4
2
2
2
3
2
3 2 2 2
2
3
2
3
2
2
3 2 2 2 2
2 no
3 no
4 no
2 no
W.C.
no no no no no no no no no no no no no no
no no no no no no no
no no no no
no
Acqua
no no no no
no no no no no no no no no no no no no no no no no no no
no no no no nò no no
PAGINE DI,UNA INCHIESTA A PALERMO 145
Professione ' Numero dei figli Tot. anni scuola Carcere volte tot. Scuola Casi tifo
nonni
pat.
Padre Madre da O a 3 da 3 a 6 asilo no da 6 a 13 scuola no oltre i 13 Padre
Madre
casal. — — — _
calz. cucit. 1 1 1 D — 2
crom. casal. 1 2 1 1 — 1 a 1 — —
usciere , casal. 5 5a — 15 — —
traff. casal. 1 2 — — 3 — — 1
traff. casal. 2 1 1 1 1 — 25 8 — —
traff. casal. 3 1 3 3a — 11 — —
traff. casal. 2 2 25 4a 12 — —
traff. casal. 1 3a 3a 6 — —
traff. casal. 2 1 — — —
traff. camer. 2 3a — 3 3 11m — —
traff. casa[...]
[...] dentro, dicono: — Favorisce con noi, che domani se ne parla e va a "Casa. — Dicono loro. Di guardie ci sono che dicono: — Lascialo andare — e c'è quello che insiste, che fa l'arrugante.
Quando é già dentro la, ci stanno tre giorni per prendere informazioni. Tre giorni per chiedere in Palermo stesso. Se uno è delinquente, che tipo é una persona. A tempo che stiamo tre giorni chiusi, un pezzo di pane così. Quando uno deve fare due o tre mesi, al carcere, gli danno anche carne, una volta alla settimana, ora non lo so se di piú. Ci hanno ora anche la radio ogni stazione. Invece quando sono per tre giorni, c'è un pezzo di pane e un formaggino. Minestra niente; anche se la famiglia vuol fare entrare la minestra nella carta velina, non la fanno entrare.
Dopo tre giorni, posato su una tavola, le informazioni sono bene:
— Andate fuori. — E si busca il pane di nuovo un'altra volta. Succede dopo due o tre mesi la stessa canzone, in un'altra pattuglia, e si va a passare di nuovo questo capriccio: informazioni, carta d'identità. Se il padre di famigl[...]
[...]na signora e mi ha domandato cosa facevo io lì, che era stato bombardato. Si sono presentati i carabinieri e mi hanno invitato di venire con sé. La signora diceva ai carabinieri che ci avevano portato via la mobilia di casa. Pere. a me non m'hanno trovato nulla. Il maresciallo mi ha interrogato e mi ha detto se avevo documenti: il giorno proprio prima ero venuto da militare. Io mi trovavo sprovvisto di documenti e il maresciallo mi ha mandato in carcere. Io non ero stato mai arrestato nella mia vita. Circa cinque mesi che ero io al carcere, mi hanno fatto la causa. E mi imputarono per tentato furto, e mi hanno condannato à dodici mesi: non ci avevo avvocato che non avevo da mangiare né per me né per la famiglia. Allora poi mi sono appellato. E mi hanno tolto sei mesi. Così io sono diventato delinquente per la legge. Così io mi sono macchiato le carte.
Quando sono uscito dal carcere, per fortuna non ci sono stato mai più. Ho sofferto molto, perché il mestiere che faccio non guadagno una somma da poter soddisfare la famiglia. Quindi è necessario che mia moglie deve andare a persona di servizio.
Ho avuto la febbre maltese per diciotto mesi. Sono analfabeta come quasi tutti quanti noi. Alla mattina mi alzo alle sette, sia d'inverno che di stagione. Piglio il mio carrettino, andando in giro gridando per la strada. Compro ferro vecchio e oggetti usati e stracci. Il ferro è poco di prezzo: tredici lire al chilo. Quindi nessuno vende a questo prezzo. I soldi per comprare me li[...]
[...]o » con te, e « scendevamo » vuol dire andavamo a « lavorare »), ed all'angolo della via Sant'Agostino con via Maqueda (dove era il centro « di lavoro » delle varie « paranze », vicino a tutte le vetrine e i negozi) veniva « la squadra ». E mi accorsi che era capitanata da Sciabbica. Avvertii subito i compagni, facemmo un dietrofront e ognuno di noi fuggì nei vicoletti. Io corsi a scattafiato fino a casa, che bastava essere preso per rimanere in carcere a disposizione, minimo tre giorni. Arrivai a casa tutto spaurito che mi spaventavo solo al pensiero che mi avesse riconosciuto. Quando si arriva di corsa a casa, quelli di casa non sanno se si arriva di corsa con « u surci », il bottino, o se si é « attuzzulati ». Bisognava riprendere fiato per spiegare la cosa.
Questa é la vita che conducono, ancora, tutte « le paranze» : soprassalti, spaventi, esaltazioni, la tema d'incontrarsi sempre con la squadra. Che ogni mattina, come escono « le paranze », cos]. escono le squadre.
Quelli che abbiamo detto, sono addetti al borseggio ,delle donne,
15[...]
[...]se all'occupazione del feudo. Ma poi glie lo hanno tolto.
Intanto a me e gli altri ci condussero vicino a dei camion che erano sullo stradale. Intanto arrivò una macchina, l'ufficiale si fece sotto e fece tanto di saluto: doveva essere il Prefetto. Dopo che la macchina andò via, subito ci ordinarono di salire su due camion e ci condussero alla caserma dei carabinieri. Quando poi si accorsero che gli altri erano andati sul feudo, ci portarono al carcere, all'Ucciardone (dove poi hanno avvelenato Pisciotta con una tazza di caffè, senza che poi nessuno fiatasse) e ci denunciarono per nientepopodimeno « istigazione a delinquere, tentata occupazione di terre ».
Nel carcere stavamo tosi stretti, in una cella per quattro, che non si poteva camminare in duq,; tra buliolo, dove si faceva tutto, e minestra, c'era una confusione di odori... Dopo sei mesi, appena uscito dal carcere (dove avevo intanto potuto approfondirmi nello studio delle questioni sociali; avevamo costituita la cellula « Sagana » e abbiamo fatto qualche reclutato), ritornai alla Federbraccianti, alla mia attività normale.
Quando é venuto Eisenhower in Italia per ispezionare le truppe, la popolazione aveva inscenato una dimostrazione contro la guerra. Io mi trovavo in piazza Massimo, perché volevo partecipare anch'io. Ad un dato momento non so cosa é avvenuto, una confusione, ho visto spingere una donna su una camionetta e l'Onorevole Colajanni che,
PAGINE DI UNA INCHIESTA A PALERMO 173
qualificand[...]
[...]ssociazione mutilati non mi vuole iscrivere perché ero pregiudicato: e adesso, a dir questo, voglio vedere se sono anche capaci di levarmi la pensione), mi hanno bastonato
buttato sulla camionetta e ci condussero alla Faletta dove trovai uomini e donne arrestate, provenienti da Piana dei Greci dove era stato ammazzato Damiano Lo Greco, un contadino che dimostrava pure per la pace.
Sono stato undici giorni in camera di sicurezza, poi portato al carcere e deferito alla commissione per il confino di polizia. Nel carcere appresi il valore che aveva « l'Unità » che, malgrado la galera, mi teneva in contatto col partito. Anzi, un giorno, aprendo la pagina, vedo che c'era un articolo sotto forma di lettera aperta, sottoscritta da tutti gli organismi di massa e da alcuni deputati, nel quale si diceva: — Chi è Gino O.? —E li la mia biografia e il maturarsi della mia lunga redenzione alla testa delle lotte per la libertà e per la pace. Se non ci fossero stati i compagni a difendermi, sarei andato sicuramente per cinque anni al confino.
Nella commissione per l'ammonizione, c'era il Prefetto il quale voleva sapere c[...]
[...]sse a quel posto per un senso di solidarietà, perché non mi perdessi). Cercavo continuamente di sfuggire il passato
174 DANILO DOLCI
e loro insistevano invece per inchiodarmici. Quando tu arrivi li, loro cercano di reclutare il loro cliente: spie, confidenti.
A me capitò che continuamente venivo chiamato al Mandamento, ora per una scusa, ora per l'altra. Una volta il Commissario mi disse: — Tu (ero ,già padre di cinque figli) mai sei stato in carcere? — gli risposi: — No. — Allora lui mi promise che mi avrebbe fatto togliere l'ammonizione. Poi mi mandò a richiamare, e aveva sul tavolo il mio incartamento: — Come, mi dicesti che non c'eri stato mai carcerato e invece... Ma io ci dissi a Vossia che non ero mai stato carcerato politico. — Prese una posizione paternalistica: — Ma perché non ti fai l'affari tuoi. Tu non sei nato per la politica. Ognuno nasce per la sua strada. Cercati tin lavoro... — Me lu dicesse Vossia soccu avissi a fare. — Mettiti qualche posto di fichurinni, di... — Ma se mancu mi vulite dare la licenza perché sono pregi[...]