Brano: [...], che è senza antagonisti, ed assai più raffinato del suo progenitore. L’uomo massa si divide in ceti, ma non conosce altro da sé in tutto il mondo. Per la prima volta la classe è superata; il direttore d’azienda ed il fattorino guardano gli stessi spettacoli, pensano le stesse cose.106
ELÉMIRE ZOLLA
L’uomo massa come Prospero
L’uomo massa è l’uomo sbarcato dai secoli oscuri in un’isola che egli domina appieno. Lo si è scambiato per un Calibano indurito nell’idiozia, incapace di seguire le sollecitazioni della bellezza o di godere della verità, incapace di spontaneità ancor più del suo progenitore borghese. Ma l’uomo massa non è un Calibano; se lo fosse sarebbe lecita la speranza di modificarlo, di insegnargli, con paziente abnegazione, ad apprezzare i valori ai quali preferisce i suoi lugubri trastulli. L’uomo massa è dotato di un discernimento sottile: è un Prospero che impiega i suoi poteri per abbrutirsi. Il borghese sotto la maschera sentimentale era uno scettico smascheratore, un cinico senza pudori, era l’autentico selvaggio hobbesiano non appena riuscisse a liberarsi dall’incubo della polizia, non conosceva nulla di sacro capace di resistere al principio del profitto e, tuttavia, per rendersi efficiente ed entrare nella [...]
[...]ca a strisce per avere un’illusione di libertà.
L’uomo massa non si sa difendere
L’uomo massa non può difendersi, non perché manchi di sofismi ma perché lo pungola internamente un senso di colpa; così Oreste, creatura della civiltà patriarcale era perseguitato dalle Furie, divinità del mondo matriarcale crollante.
Quanto a pretesti, a mezzi di difesa d’ogni sorta, l’uomo massa ne sfodera in copia, confermando ancora di essere non già un Calibano, ma un Prospero. Anzitutto l’uomo massa solleverà un’eccezione alla competenza di chi lo giudica: «Con quale diritto si mescolano psicologia, letteratura, filosofia, sociologia per dare un quadro necessariamente falso della società e dell’uomo che in essa vive ? Si tratta di specialità da lasciare ai singoli esperti, e non è un’analisi sociologica seria quella che interpreta i fatti psicologicamente e non è psicologia seria quella che usa di una dialettica speculativa». Si stagliano in questa difesa l’irrazionale paura della mescolanza delle specialità che ha sostituito per l’uomo massa l’orr[...]