Brano: Arangio Ruiz, Vincenzo
cosiddetto « Comitato per la nuova strutturazione sociale dell’Aragona, di Rioja e di Navarra », il quale proclamò in Aragona il « comuniSmo libertario ».
La Comune libertaria
I Comitati della Confederación Nacional de Trabajo (C.N.T.) diventarono organi della Comune libertaria, con poteri legislativi ed esecutivi, compreso quello di battere moneta e metterla in circolazione col solo timbro della C.N.T. su buoni acquisto (vales) di vario taglio. Proibendo la circolazione della moneta legale e imponendo alla popolazione di cambiarla con i vales, gli anarchici si appropriarono di tutto il denaro in circolazione, dando in cambio i loro buoni. Nella conferenza regionale del 12.8.1936, la C.N.T. approvò incondizionatamente l’operato dei Comitati nel corso del primo mese di « rivoluzione », ossia tutte le misure prese dal primo « governo » anarchico e riguardanti la collettivizzazione totale, lo scioglimento dei comitati del Fronte popolare, la proibizione dei partiti politici e la persecuzione dei loro militanti. Dopo breve tempo, visti i fallimentari risultati di questo primo « Stato » anarchico, la Federación Anarquista Iberica (F.A.I.) e la C.N.T. decisero di perfezionare le forme di governo e gli organi di potere, creando il Consejo de Aragón, sotto la presidenza di Joaquin Ascas[...]
[...] incondizionatamente l’operato dei Comitati nel corso del primo mese di « rivoluzione », ossia tutte le misure prese dal primo « governo » anarchico e riguardanti la collettivizzazione totale, lo scioglimento dei comitati del Fronte popolare, la proibizione dei partiti politici e la persecuzione dei loro militanti. Dopo breve tempo, visti i fallimentari risultati di questo primo « Stato » anarchico, la Federación Anarquista Iberica (F.A.I.) e la C.N.T. decisero di perfezionare le forme di governo e gli organi di potere, creando il Consejo de Aragón, sotto la presidenza di Joaquin Ascaso. Questo « governo », che venne riconosciuto legittimo da Largo Caballero (v.), allora presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica spagnola, era formato da 12 ministeri (Consejeriaq): Guerra, Interni. Approvvigionamenti, Finanze, Lavori pubblici, Trasporti, Collettivizzazione, Agricoltura, Sanità, Assistenza sociale, Cultura, Giustizia. Ma anche questo riordinamento dette pessimi risultati. Quando l’XI Divisione dell’esercito repubblicano, al coman[...]