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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 447

Brano: [...]so del movimento di massa travolse i punti di dissenso. La prima affermazione pubblica del Fronte popolare ebbe luogo a Parigi il 18.1.

1935, in occasione di un grande comizio alla sala Bullier. Vi erano presenti: il Partito comunista, il Partito socialista, la Federazione della Senna del Partito radicalsocialista, il Partito radicale intitolato a « Camillo Pelletan », la L.I.D.U., il Comitato di vigilanza degli intellettuali antifascisti, la C.G.T.U..

Un mese dopo (10 febbraio), rispondendo all’appello dei comunisti e dei socialisti, 100.000 manifestanti sfilarono in piazza della Repubblica per onorare i caduti della dimostrazione dellanno precedente.

II 17 giugno venne eletto un comi

tato unitario per organizzare la tradizionale manifestazione del 14 luglio. Assunto il nome di Comitato per l’adunata popolare e presieduto da Victor Basch (18631944; cadrà assassinato dai miliziani di Darnand), presidente della L.I.D.U., lanciò un appello alle masse.

Richiamandosi alle grandi tradizioni rivoluzionarie del 14 luglio, l’appello te[...]

[...]iorno che fa rivivere la prima vittoria della Repubblica, di difendere le libertà democratiche conquistate dal popolo di Francia, di dare pane ai lavoratori, lavoro alla gioventù, e al mondo la grande pace umana ».

Risposero numerose organizzazioni, tra le quali il Partito comunista, il Partito socialista (S.F.I.O.), il Partito radicalsocialista, il Partito radicale « Camille Pelletan », la Giovane Repubblica, il Fronte sociale, la C.G.T., la C.G.T.U., il Comitato di vigilanza degli intellettuali antifascisti, il movimento AmsterdamPleyel, l’Associazione degli scrittori e degli artisti rivoluzionari, l’Associazione repubblicana degli ex combattenti. Il 14 luglio gli esponenti delle varie organizzazioni si riunirono al velòdromo Buffalo a MontRouge e vi tennero le «Assisi della pace e della libertà ». Nel pomeriggio ebbe luogo un'imponente sfilata popolare, dalla Bastiglia fino al bosco di Vincennes.

Dopo varie trattative e il superamento di non poche difficoltà, il programma del Rassemblement populaire fu messo a punto e pubbli

cato [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 71

Brano: [...] Gourget e D. Lèv ine.

A parte alcuni aderenti al Partito comunista francese, il contingente più importante della « Ligue communiste » fu costituito dall'immigrazione, che diede anche i migliori quadri, soprattutto grazie all’adesione di alcuni militanti di origine italiana, tedesca, polacca, austriaca, cecoslovacca.

Parallelamente all’organizzazione della « Ligue communiste », all’interno della Confederazione generale del lavoro unitaria (C.G.T.U.), si costituì in Francia un'opposizione sindacale ispirata da Rosmer e Dommanget, ma tale formazione fu poi contestata dall’« ortodossia trotskista », che sconfessò Rosmer. Questi, vecchio sindacalista rivoluzionario, rifiutò di sottomettersi ai suoi critici e, nel novembre 1930, dette le dimissioni dalla « Ligue communiste », portandosi dietro alcuni compagni che, nell’aprile 1931, fondarono con lui un gruppo detto della « Sinistra comunista », di effimera durata.

Rosmer riassumeva il suo pensiero nella formula: « Né trotskismo, né trotskista ».

Nonostante le divisioni e le scissioni c[...]

[...]feroce dittatura esercitata in Germania da Hitler, la guerra civile scatenata dal generale Franco in Spagna (1936) e, da quello stesso anno, l’inizio dei « processi staliniani » in Unione Sovietica, segnarono drammaticamente la storia europea. Ma fin dal 1934, dopo il tentato putsch fascista di Parigi, la reazione dei lavoratori francesi era stata immediata, portando alla costituzione di un Fronte unitario tra la vecchia C.G.T., riformista, e la C.G.T.U., guidata dai comunisti. A ciò sarebbe seguito il patto di unità dazione tra socialisti e comunisti. La tattica terzinternazionalista della « classe contro classe » venne così gradualmente abbandonata (v. Fronte popolare).

In tale situazione, bisognava cercare di uscire dall’isolamento in cui i « trotskisti » erano stati gettati e



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 60

Brano: [...]l marzo di quello stesso anno aderì al Partito socialista e al forte sindacato dei minatori del PasdeCalais. Pur facendo parte fin dall’inizio della corrente terzinternazionalista del partito, non partecipò alla scissione di Tours del dicembre 1920, essendo a quell’epoca impegnato nel servizio militare. Congedatosi nel 1922 ed essendogli stata rifiutata la riassunzione in miniera, si dedicò all’attività politica tra la gioventù comunista e nella C.G.T.U., organizzando gli scioperi dei minatori.

Dirigente del P.C.F.

Il 1923 fu un anno di svolta nella vita di Thorez: segnalatosi nell’ottobre 1922 al Congresso nazionale del Partito comunista francese tra i più decisi sostenitori del Fronte unico, alla metà del 1923 venne proposto come segretario della Federazione comunista della zona mineraria del PasdeCalais e diventò funzionario a tempo pieno. Al Congresso nazionale deM’anno successivo (Lione, gennaio 1924) fu eletto membro del Comitato centrale del P.C.F. e, nell’ottobre, segretario della regione del Nord, comprendente le roccheforti op[...]

[...] Federazione comunista della zona mineraria del PasdeCalais e diventò funzionario a tempo pieno. Al Congresso nazionale deM’anno successivo (Lione, gennaio 1924) fu eletto membro del Comitato centrale del P.C.F. e, nell’ottobre, segretario della regione del Nord, comprendente le roccheforti operaie dei dipartimenti del Nord, PasdeCalais e Somme. Contemporaneamente partecipò ai lavori della segreteria della Federazione dei minatori, aderente alla C.G.T.U. guidata dai comunisti. Nel febbraio 1925 compì il suo primo viaggio in Unione Sovietica. Nel giugno 1927 venne condannato a 6 mesi di reclusione per antimilitarismo e sovversivismo; da allora visse in semiclandestinità finché, nel giugno 1929, subì un nuovo arresto e dovette scontare altri 8 mesi di reclusione. Nel carcere di Nancy organizzò una scuola di partito e maturò una riflessione sulla nuova strategia che il P.C.F. avrebbe dovuto adottare per affrontare le conseguenze della crisi economica e l’avanzata del fascismo.

La politica di Fronte popolare

Uscito dal carcere, nel luglio 1[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 446

Brano: [...] fu proibita, ma si svolse ugualmente e fu imponente. A causa dell’intervento della forza pubblica si ebbero 4 morti e numerosi feriti.

A seguito di questi fatti la C.G.T. decise uno sciopero generale di 24 ore per il 12 febbraio e, per lo stesso giorno, il Partito socialista (S.F.I.O.) indisse a sua volta una grande manifestazione. Sia allo sciopero che alla manifestazione aderirono il P.C.F. e la Confederazione generale del lavoro unitaria (C.G.T.U.), diretta dai comunisti.

Nel pomeriggio del 12, oratori del Partito socialista e del Partito comunista parlarono insieme a una massa di 150.000 manifestanti. Anche se vi erano ancora passi da compiere prima di giungere al Fronte popolare, si può dire che da quel giorno l’avvicinamento tra i due partiti s’era effettuato.

Nel marzo 1934 fu costituito un Comitato d’azione antifascista e di vigilanza, che più tardi venne conosciuto anche come Comitato di vigilanza degli intellettuali antifascisti e che, poco più di un anno dopo, già contava 8.532 aderenti. L’avvicinamento tra socialisti, ra[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine C.G.T.U., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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