Brano: [...] udinese trovò momentanea soluzione alle proprie necessità saccheggiando i magazzini militari dove erano ammassati viveri in gran quantità: furono assaliti i magazzini di Piazzale Chiavris, via Colugna, via Melegnano, via Pradamano, via Buttrio e altri dislocati in centro e in periferia. Dalle caserme vennero prelevate anche munizioni e armi da inviare ai partigiani in montagna, compito questo affidato ai primi “gruppi di azione” (precursori dei C.A.P.), sorti per iniziativa della Federazione comunista: l’8 settembre dalla caserma “Giovanni di Prampero” vennero asportati oltre 200 fucili, 2 mitragliatrici leggere e gran quantità di munizioni e bombe a mano; lo stesso giorno, da una colonna di autocarri abbandonata in via Firenze vennero asportate tutte le armi da parte di un gruppo di giovani guidato da Pietro Pascoli e Gian Ange*
10 Colonnello (Eligio); il 9 settembre, dal poligono di Rizzi, furono prelevati 8 mitraglie pesanti, 35 fucili mitragliatori, 430 fucili nonché bombe a mano e casse di munizioni: nello stesso tempo, dal deposit[...]
[...]conomici. La repressione antipartigiana viene affidata a Odilo Globocnik (v.)f nominato comandante della polizia e delle SS del Litorale. Da lui dipendevano la Polizia segreta di stato (Gestapo), il Servizio di sicurezza [Sicherheits dienst, S.D.) e la Polizia criminale [Kripo), raggruppati nella SIPO u. SD, il cui scopo era l’annientamento degli avversari del nazismo. La sede centrale della SIPO u. SD era a Trieste, con i Comandi periferici nei capoluoghi di provincia; quello di Udine si trovava in via Cairoli. Vi passeranno, durante il periodo dell’occupazione tedesca, centinaia di partigiani e civili per subire interrogatori e torture prima di essere rinchiusi nelle carceri di via Spalato, in attesa di fucilazione o di deportazione nei lager nazisti.
Il Gauleiter Rainer affidò l’amministrazione civile a esponenti locali collaborazionisti: a Udine vennero designati alle cariche di podestà, prefetto e questore, rispettivamente, Lodovico di Caporiacco, Riccardo De Beden, Nicola Bruni. Ogni
196
[...] Cairoli. Vi passeranno, durante il periodo dell’occupazione tedesca, centinaia di partigiani e civili per subire interrogatori e torture prima di essere rinchiusi nelle carceri di via Spalato, in attesa di fucilazione o di deportazione nei lager nazisti.
Il Gauleiter Rainer affidò l’amministrazione civile a esponenti locali collaborazionisti: a Udine vennero designati alle cariche di podestà, prefetto e questore, rispettivamente, Lodovico di Caporiacco, Riccardo De Beden, Nicola Bruni. Ogni
196