Brano: L'ASIA SUDORIENTALE TRA DUE MONDI
Per « SudEst asiatico » s'intendono generalmente la penisola indocinese e l'Indonesia; ma io vorrei estendere un poco la portata del termine e includervi anche la penisola indiana, in modo da comprendere sotto di esso : il Pakistan, l'India, Ceylon, la Birmania, il Siam, la Malesia, l'Indocina e l'Indonesia. Mi sembra che giustifichino questa estensione : da una parte la diminuzione delle distanze nel nostro mondo moderno; e dall'altra il ruolo importante che ha l'India in tutta quella zona. Quest'Asia del SudEst, dunque, comprende praticamente l'insieme dei paesi asiatici non comunisti, ad eccezione del Giappone, delle Filippine e del MedioOriente.
La storia stessa, del resto, giustifica questa definizione. Tutti questi paesi, che si estendono dal passo di Khaibar a Bali, hanno molti tratti in comune. Innanzi tutto, il fatto che la maggior parte d[...]
[...]egrini e di eruditi non hanno più cessato tra i due paesi. Durante il viaggio, questi pellegrini accostavano alle rive d'Indocina, di Sumatra e di Giavà : diffondendo da una parte il Buddismo, la cultura dell'India e la sua potenza; e dall'altra la scienza e il commercio della Cina.
Per secoli l'Asia del SudEst fu zona d'incrocio di idee e di dottrine religiose. Sorsero civiltà miste indocinesi. Nell'interno del continente — come per esempio in Birmania, nel Siam o nel Tonkino — l'influenza predominante fu quella cinese. Lungo le coste
e nelle isole, per contro, la supremazia spetto all'India. Ma le due civiltà impiegarono nella loro lotta amni affatto pacifiche, mettendo in concorrenza i loro sapienti, i loro mercanti, i loro missionari,
e tutta una gamma di " agenti diversi, che servivano a diffondere le loro idee.
Oggi, dopo alcuni secoli di supremazia occidentale, noi vediamo riaffermarsi le tendenze d'un tempo : India e Cina riprendono il loro posto come fonti delle idee e delle ideologie destinate a modellare la vita dei popoli del [...]
[...]numerosa, fatta di gente educata all'occidentale e che ha cercato, naturalmente, di applicare metodi occidentali alla soluzione dei problemi dei propri paesi
Come stanno le cose al giorno d'oggi?
In modo quasi generale, i complessi amministrativi creati dagli occidentali tendono a frazionarsi. L'India, unita per la prima volta dagli Inglesi, é già scissa in due parti; altre scissioni potran
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no prodursi nei prossimi anni. In Birmania, le minoranze annesse all'exregno birmano sotto l'impero britannico non hanno ancora accettato lo stesso genere d'associazione sotto l'egida d'un governo birmano. Certe isole indonesiane sembrano poco disposte a continuare a dar prova, nei confronti di Giava, di quel lealismo che gli Olandesi avevano loro imposto. Gli stessi sintomi si osservano in Indocina, come pure nel Siam e in Malesia.
D'altra parte, lentamente e penosamente, ci si comincia a render conto che la macchina economica installata dalle potenze occidentali, anche nei casi in cui aveva per scopo di servire gli interessi dei pa[...]
[...]i capitali di gestione.
Nei paesi che per liberarsi hanno dovuto ricorrere alla forza, la produzione non ha ancora raggiunto il livello di prima della guerra; ciò deriva dalle distruzioni, ma anche dalla disorganizzazione risultante dalla penuria di personale e di capitali. In Indonesia, dopo quattro anni di guerra contro l'Olanda, e dopo tre anni di indipendenza, il reddito medio é ancora di poco più del 60% di quello di prima della guerra. In Birmania, dove le distruzioni dovute alla guerra sia intestina che esterna furono assai maggiori, si é al di sotto del 70%. Ma negli stessi paesi che hanno raggiunto l'indipendenza mediante negoziati, la produzione non è affatto superiore a quella del 1939. Là stesso dove si potrebbe constatare un leggero miglioramento — come per esempio in India — questo miglioramento é stato integralmente neutralizzato dall'accre
scimento della popolazione. _
Nel campo ideologico, ci si scontra con delle difficoltà analoghe. S'è riconosciuto che una pura e semplice imitazione dei metodi occidentali non poteva dare[...]
[...]imento per il controllo straniero; risentiimento per la superiorità politica, culturale e razziale dell'Occidente. Queste componenti si combinano in proporzioni diverse a seconda delle circostanze locali. Dove esiste una classe media di una certa importanza — come in India, nel Siam, in Indocina o a Singapore — il risentimento acquista un carattere prevalentemente economico o culturale; ma laddove la classe media è pressoché inesistente, come in Birmania o in Indonesia, il risentimento appare nella sua forma più genuina e potente. In questi casi, non ancora incanalato in una direzione specifica, esso emerge sotto forma di un'ampia passione popolare, e : o sbocca nella rivoluzione, come in Birmania; o come in Indonesia, si dissolve in una inarticolata xenofobia.
Per noi occidentali, é difficile, fors'anche impossibile, analizzare a fondo i motivi di questo risentimento e comprenderne la funzione formativa di quel che chiamiamo nazionalismo asiatico. I nostri libri di storia ed anche i nostri atteggiamenti istintivi tendono a una scelta di fatti atta a dare una visione erronea, ma per noi lusinghiera, del periodo di dominio occidentale in Asia. Noi amiamo rappresentarci i generosi istituti che hanno aiutato le società coloniali; loro, ricordano gli incidenti marginali che umiliarono e e[...]
[...]ntestabilmente lo stato di ristagno economico delle campagne. Dietro i grattacieli scintillanti di Rio o di San Paolo si estendono regioni immense abitate da una popolazione miserabile e arretrata, che non ha il potere d'acquisto necessario per procurarsi i prodotti fabbricati nelle grandi città.
Un altro esempio, per dimostrare la necessità di certe condizioni politiche e sociali alla base dello sviluppo economico : esaminiamo un paese come la Birmania. In cento anni di amministrazione britannica, il reddito nazionale si è moltiplicato per dodici o per quattordici. Ma le statistiche provano che il reddito annuale medio della popolazione non è aumentato che in modo insignificante; ed anzi, nel corso della grande crisi economica successiva al 1930, esso subì perfino un brusco ribasso. Come si spiega questo fenomeno? 'Mi si permetta di ricorrere a una metafora. Nel corso di viaggi compiuti intorno al mondo, ho notato che gli uomini amano circondarsi di ricordi dell'epoca più felice della loro vita. Lo stesso accade per le nazioni. In Inghilter[...]
[...]si per ottenerne i benefici... Sono d'accordo. Ho visto molti contadini, in Asia, trarre dall'esistenza molta più soddisfazione che un operaio di Lione, di Birmingham o di Detroit, il cui reddito annuo é tuttavia immensamente più elevato. Ma non si tratta che di parole, le quali non hanno, purtroppo, alcun rapporto con la realtà d'oggi.
Ho visto contadini, a Borneo, lavarsi i denti nel fiume fangoso con spazzolini da denti in nylon; ho visto in Birmania, presso la frontiera cinese, orologi da polso messi in mostra al mercato accanto alle frutta e alle verdure del paese; ho visto al soffitto di certi templi indù, in villaggi sperduti, lampade al neon che span
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devano la loro luce bianca o rossa sulla testa di Shiva o di Lakshmi. Appena qualche mese fa, prendendo il tè con gli uomini di una tribù pathan del Passo di Khaibar, li ho visti pulire i fucili mentre ascoltavano un'emissione radio da un piccolo apparecchio americano. Tutta questa gente va al cinema e sfoglia i giornali illustrati; sa che nelle alt[...]