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Il segmento testuale Associazioni è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 54Analitici , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Paolo Alatri, La goccia di Sakharov in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - marzo - 31 - numero 2

Brano: [...]unisti). Non credo infatti che il mio gesto sia giudicato unanimamente, in seno al Pci, nello stesso modo in cui lo giudica Bufalini. Mi pare anzi evidente il contrario.
Non posso non dichiarare, in proposito, che nei nove anni in cui sono stato Segretario Generale dell'Associazione, ho sempre avuto l'appoggio del mio partito nel braccio di ferro che sempre si è esercitato tra italiani e sovietici nel concepire la natura e le funzioni delle due Associazioni consorelle, l'ItaliauRss, e l'uRssItalia. Il braccio di ferro consisteva nel contrasto tra la tendenza sovietica a concepire le Associazioni come casse di risonanza propagandistiche e la tendenza italiana a designarle invece come luoghi deputati per un franco confronto di posizioni e di opinioni. Forse il maggiore attrito fu raggiunto verso il termine del mio mandato di Segretario Generale, al convegno italosovietico su « Il cittadino e la pubblica amministrazione », tenuto a Roma nel dicembre 1968. Poiché si trattava della posizione del cittadino di fronte allo Stato, e cioè, in sostanza, dei diritti civili, è facile immaginare come i pur distinti giuristi e storici che componevano la folta delegazione sovietica presentassero un [...]

[...]Associazione, fedele al proprio compito dimostratosi positivo per un trentennio, anche nei momenti piú difficili, di salvaguardare e sviluppare i rapporti culturali, sociali ed economici tra i due paesi, vuole esprimere in tale senso la convinzione che questi atti rendono arduo un lavoro proficuo e si ripercuotono negativamente su larghi strati dell'opinione pubblica italiana, che hanno sempre considerato e considerano utile l'attività delle due Associazioni (ItaliauRss e URssItalia) ». Infine, la Presidenza ha deciso di diramare questo comunicato alla stampa, di consegnarlo, tramite una delegazione, all'Ambasciatore sovietico a Roma e di comunicarlo all'Associazione uRssItalia.
Da parte mia, un breve commento. Sono molto soddisfatto del testo del comunicato, che condivido sia nella parte costruttiva sia in quella critica. Come risulta da quanto avevo scritto nell'articolo qui sopra pubblicato, è molto di piú di quanto mi aspettassi. E sono contento di avere provocato, con il mio gesto, che ha avuto cosí larga ripercussione, questa presa di posi[...]



da Carlo Falconi, La crisi della Parrocchia in Italia in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1953 - 7 - 1 - numero 3

Brano: [...]bili (scuole di catechismo, asili d'infanzia, case del giovane, ecc.), senza contare le cappelle sussidiarie sparse nella periferia e nell'Agro Romano. L'impostazione decisamente parrocchiale dell'A.C. é inoltre da rivendicarsi a lui, che dell'A.C. ufficiale fu del resto il riconosciuto fondatore. Negli ultimi anni del suo pontificato il senso della Parrocchia suscitò un autentico fermento di iniziative: libri, con gressi, ecc. Nel 1936 tutte le associazioni dell'A.C.I. fecero oggetto di studio il problema della parrocchialitá.
Nel primo dopoguerra il primato d'intelligenza e di riforma della parrocchia passò dall'Italia alla Francia, ma chi direbbe che esso é sopito sbaglierebbe. Gli echi dei curiosi esperimenti francesi furono quanto mai vivaci anche di qua dell'Alpi e provocarono, nel '48, il ritorno del problema allo studio di tutte le branchie dell'A.C. Basta del resto scorrere le riviste (4) d'ispirazione cattolica dell'ultimo quinquennio per convincersi della sua continua presenza. Dal '51 poi, a renderlo piú attuale, son venuti di rink c[...]

[...]1951 per iniziativa del locale Centro Cattolico di Studi Sociali), genn. apr. 1952.
7V CARLO FALCONI
rade solennità dell'anno. Una parrocchia larga d'ozi al suo clero, lasciato libero di consacrarsi alla serenità dello studio o al piacevole scambio di visite tra benpensanti dell'alto ceto; e non certo affati cato dalla preparazione del sermone o della dottrina domenicale. Le cure d'archivio si sbrigavano, allora, in poco tempo, e le pochissime associazioni o confraternite richiedevano tutt'al più un'adunanza mensile. Il gregge, in quegli anni, cercava ancora il pa store e questi non aveva motivo di muoversi dal suo comodo e ben protetto ricovero.
Oggi il quadro é radicalmente mutato e quasi irriconoscibile persino nelle cure più addormentate o retrograde. La sola attività liturgicosacramentale assorbe parecchie ore nei semplici giorni feriali (con le confessioni e comunioni quotidiane che si sono ovun que moltiplicate grazie specialmente alle decine di devozioni che le richiedono; con la celebrazione di matrimoni e funerali; e con le funzioni [...]

[...]le richiedono; con la celebrazione di matrimoni e funerali; e con le funzioni serali); la domenica poi, nelle città specialmente, le messe si spingono sin oltre mezzogiorno e da qualche tempo persino nel pomeriggio. Il sermone domenicale di ieri s'è moltiplicato, la domenica, in spiegazione dei Vangeli ad almeno due o tre messe; al catechismo generale si sono aggiunte le lezioni di religione nelle scuole, le conferenze settimanali per le singole associazioni (e sottogruppi) d'A.C., le prediche dei vari ritiri mensili per le stesse, i fervorini in occasione di tridui, settenari, novenari (ormai a catena); ecc. L'archivio parrocchiale ha aumentato a sua volta le voci affiancandosi gli archivi del beneficio, della Fabbriceria, delle Confraternite, delle Pie Unioni, Associazioni, Comitati, Commissioni parrocchiali; e s'é complicato soprattutto in rapporto agli atti matrimoniali ecc. Ma la differenza più notevole é relativa alle Associazioni e alle Opere che fanno oggi della parrocchia un centro propulsore d'azione che non ha riscontri in nessun altra organizzazione laica similare Oltre all'Azione Cattolica con tutte le sue sezioni e sottosezioni (e basterebbe da sola a riempire la vita d'un parroco e dei suoi coadiutori) ricorderemo i Terz'Ordini (premonstratese, domenicano, francescano, carmelitano, degli. Eremitani di S. Agostino, dei Minimi, dei Servi di Maria, dei Trinitari), le Confraternite (sodalizi eretti per l'incremento del culto pubblico: ogni
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parrocchia deve avere almeno quell[...]

[...]chia?, Como, 1950.
(35) Autori, il Godin, il Loew, il Boulard, ecc.
(36) La Parrocchia e la vita cristiana, Torino, 1936.
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ci (37), e il Chiesa (38), per citarne qualcuno. E Tito Casini, il o poeta parrocchiano `» come lo ha definito Giuliotti, ha scritto sulla Parrocchia un fluido libretto (39). Ma hanno certo giovato molto di più le campagne di studio promosse sull'argomento dall' A. C. in tutte le sue associazioni (40).
Il senso della parrocchia, rialimentato così nel clero e nel laicato credente, ha dato una certo eco al problema e favorito una discreta rinascita della vita parrocchiale. Esso tuttavia non poteva costituire che un'atmosfera propizia all'azione riformatrice: la vera e propria riforma avrebbe invece dovuto estrinsecarsi attraverso l'eliminazione puntuale e metodica delle singole cause della crisi.
Che cosa sia stato fatto a proposito della disfunzione territoriale di molte : parrocchie s'è in parte accennato riferendo, ad es. sull'operosità della Pontificia Opera per la preservazione d[...]

[...]rrocchiecomunità nel senso d'ovile e di rifugio non sono infrequenti in Italia: ma la loro sorte è appunto quella dell'inerzia. Le vere parrocchie dinamiche e conquistatrici sono invece una minoranza assoluta.
Una rinascita in senso missionario della parrocchia è stata promossa comunque negli ultimi decenni dall'A.C. Dove e finché, s'intende, non è stata anch'essa domata dalla burocrazia e ridotta alla stregua delle altre superflue e sonnolente associazioni o confraternite. Lo scopo originario dell'A.C. era (e sarebbe), infatti, di ottenere per mezzo dei laici la ripenetrazione nelle masse dei principi cristiani e la liberazione del sacerdote dall'isolamento. Di fatto però l'A.C. anche per la sua degradazione da gruppi d'élites a organismo di massa (due milioni e mezzo d'iscritti alla fine del '51), si è esaurita da tempo soprattutto nell'attività di, autoformazione dei proprio membri anziché in vera e propria attività di conquista all'esterno. Ma la sua maggior modernità e vivacità la salvaguardano ancora dal finire come le altre associazioni. [...]

[...]dei principi cristiani e la liberazione del sacerdote dall'isolamento. Di fatto però l'A.C. anche per la sua degradazione da gruppi d'élites a organismo di massa (due milioni e mezzo d'iscritti alla fine del '51), si è esaurita da tempo soprattutto nell'attività di, autoformazione dei proprio membri anziché in vera e propria attività di conquista all'esterno. Ma la sua maggior modernità e vivacità la salvaguardano ancora dal finire come le altre associazioni. Se essa comunque ha dato e in parte ancor dà alla parrocchia, dalla parrocchia ha pur ricevuto. E non solo la solidità della sua organizza zione capillare, quanto e soprattutto il terreno sperimentale delle sue attuazioni. In questa luce mi sembrano particolarmente significativi alcuni criteri di cc Orientamento nell'Apostolato Parrocchia
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le» fissati dagli Assistenti centrali degli Uomini Cattolici nel 1948 (42), per l'attuazione di questo preciso programma: «l'Associazione sia lo specchio, la fotografia della Parrocchia e ne rifletta, per quanto poss[...]

[...] in proporzione. — degli elementi anziani. Anzi, in una impressionante statistica, compilata alcuni anni or sono, si é constatata
quasi una frattura nell'A.C. — dei giovani e degli uomini fra
i 25 e i 35 anni ». Perché poi, chiedono, « gli uomini colti devono essere assenti mentre nel campo dell'apostolato c'è posto per tutti? ». Circa le condizioni sociali, la deplorazione riguarda l'uniformità impressionante e pericolosa che caratterizza le associazioni, da cui « alcune categorie sono normalmente assenti ». E per l'ubicazione: «anche geograficamente l'Associazione Uomini riproduca la parrocchia, che cioè i diversi settori, in cui esso é divisa — frazioni, cascine, vie, gruppi di case — vi sian rappresentati », «...per aver poi possibilmente in ogni palazzo uno o anche più uomini di A.C. ».
L'A.C. é sostanzialmente un'attività parrocchiale. Nell'ambito territoriale della parrocchia vivono invece, specie nella città, enti ecclesiastici e apostolici che ne esorbitano per la loro autonomia giuridica e spesso, anzi, come si é visto, esercitano u[...]

[...]ligenza, gli insegnino le condizioni igieniche del lavoro, gli parlino del problema della casa, ecc.
(43) « La Parrocchia del marciapiede », ivi, 1948, VI.
(44) «Umanesimo rurale », ivi, 1947, VIIVIII.
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Un programma, come si vede, ma anche quasi soltanto un programma. Tuttavia le avanguardie dell'A.C. si sono spinte anche nel mondo rurale. Nel solo settore femminile son state fondate dall'Unione Donne le Associazioni rurali nel cui seno lavorano le a Rurali Militanti» (le attiviste dell'apostolato capillare). Si sono poi organizzate squadre di volontarie del «catechismo» (che visitano periodicamente le frazioni, i casolari dispersi, ecc.). Ma i risultati migliori sono stati ottenuti, sul piano religioso, con le Missioni campestri e, su quello socialeculturale, con i Corsi Agricoli e di Economia domestica rurale, con evidente beneficio delle rispettive parrocchie.
Il punto più debole della parrocchia italiana si é comunque rivelato, a guerra finita, nella sua inefficienza sociale. Più in là del pane di S.[...]

[...]dei tempi. Si può anzi dire che l'appello lanciato dal Pontefice con una circolare del 121'46 all'Episcopato italiano per mezzo della Segreteria di Stato (« Desidera il Sommo Pontefice ripetere oggi al Clero italiano l'esortazione, già rivolta da alcuni suoi Predecessori, di ritenere come un dovere d'apostolato il dedicarsi allo studio e all'azione sociale, e insieme di prestare aiuto e assistenza al laicato cattolico che lavora rettamente nelle associazioni professionali ») ha raccolto, come pochi altri, una pronta e generosa, se pur interessata, risposta.
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Dal '45 ad oggi, infatti, la maggior parte delle parrocchie ha dato vita al Segretariato del Popolo per i servizi sociali dei lavora
tori, alle Sezioni della Pontificia Commissione d'Assistenza, ai Segretariati della Carita, ai Circoli della G.I.O.C. (Gioventù Operaia Cristiana), a quelli dei Lavoratori delle A.C.L.I. — per tacere delle Casse Rurali, Cooperative, Mutue, di cui, però, per disposizioni del Diritto Canonico, i sacerdoti non possono assumersi le responsabilità [...]



da Luigi Salvatorelli, L'azione cattolica in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1953 - 7 - 1 - numero 3

Brano: [...] un altro articolo, con poca utilità per lo scopo di orientamento generale.
Con la riorganizzazione del 1946, l'Azione cattolica italiana riprendeva e perfezionava la fisionomia che Pio XI aveva voluto darle: fisionomia di cui sono tratti essenziali l'alto personale dirigente laicale e la stretta dipendenza dalla Santa Sede, due tratti
L'AZIONE CATTOLICA Io'
non contrastanti (come' potrebbe sembrare a prima vista), ma concorrenti.
Le diverse associazioni nazionali — Uomini cattolici, Giovani cattolici, etc. — formanti tutte insieme il corpo unitario dell'A.C. italiana, mantennero anche sotto Pio XII (se non andiamo errati), e anche dopo la riorganizzazione ultima del 1946, un grado notevole di autonomia (ciò vale ancora di p,iù per la A.C. degli altri paesi, come si è già accennato). La Presidenza Generale,. cioè, sotto il Veronese, si poteva ancora considerare un organo di collegamento e coordinamento superiori, piuttosto che di suprema direzione autoritaria. Questo stato di cose appare notevolmente cambiato da quando al Veronese è successo,[...]

[...]politica e quella sindacale, prese l'una e l'altra nel senso stretto, tecnico della parola: né potrebbe essere altrimenti, per ovvie ragioni. Sono, però, sorte due organizzazioni — al tempo della presidenza Veronese, ma nello spirito della posteriore presidenza Gedda — le quali provvedono alla lacuna, esercitando dal di fuori una influenza diretta sui due campi, e sulle « orga nizzazioni di cattolici» che in essi si muovono. Esse sono le ACLI (u Associazioni cristiane dei lavoratori italiani ») e i Comitati civici. Le prime sono rispetto alla CISL (« Confederazione italiana dei Sindacati liberi ») quello che i secondi sono rispetto alla D.C.
Le ACLI sorsero nel seconda semestre del 1914, contemporaneamente alla fondazione della CGIL, cioè del sindacalismo italiano unitario che prese, nel nuovo regime di libertà, il posta del sindacato unico fascista. E dalle ACLI, o da chi le ispirava e controllava, venne la spinta allo scioglimento dell'unità sindacale, avvenuto nel luglio 1948.
Fu questo un esercizio di influenza «terrestre» veramente capital[...]



da Giuseppe di Vittorio, Premesse della unità del movimento sindacale in KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 3 - agosto

Brano: [...]uazione dell'Italia, non avrebbe nessun motivo valido, nessuna base obiettiva. Essa non potrebbe essere desiderata e provocata che dai padroni più esosi e reazionari, i quali vedono nella divisione dei lavoràtori la principale possibilità di batterli tutti.
La stessa Chiesa cattolica, per le sue finalità religiose, non avrebbe' nessuna convenienza a sollecitare la rinascita d'un movimento sindacale particolarista cattolico (anche sotto forma di Associazioni professionali) perchè non avrebbe nessun interesse a spingere altre correnti a fare lo stesso, a provocare quindi una scissione sindacale di fatto ed a riaccendere per questa via i focolai spenti dell'anticlericalismo tradizionale.
Intanto, quale ampiezza assunse il vecchio movimento sindacale cattolico? Quali vicende caratterizzarono il suo sviluppo?
Certuni dei militanti sindacali cattolici fanno risalire la nascita del loro movimento ad un Congresso cattolico tenuto nel 1894, nel qua
LA RINASCITA 5
le furono elaborate ed emanate per la prima volta alcune norme d'azione social e sindaca[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Associazioni, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---italiana <---italiani <---Chiesa <---Del resto <---Diritto <---Ecco <---Storia <---cristiana <---cristiano <---fascismo <---fascista <---italiano <---A.C. <---ACLI <---Ciò <---Confederazione <---Dio <---Gesù Cristo <---Già <---La Chiesa <---La Presidenza <---Leone XIII <---Papa <---Perché <---Pio X <---Pio XI <---Pio XII <---Pratica <---abbiano <---autonomismo <---comunista <---conformismo <---cristiane <---cristianesimo <---cristiani <---dell'Italia <---dell'Unione <---dell'Università <---fascisti <---laicismo <---siano <---sindacalismo <---socialista <---A.C.I. <---A.C.L.I. <---Acquista <---Adam Josefcyk <---Afgha <---Afghanistan <---Aiuto Cristiano <---Alatri <---Aldo Leoni <---Alfonso Rulliani <---Altare <---Alto Mantovano <---Amerigo Terenzi <---Ancona <---Assistenti <---Asti <---Attenti <---Azione <---Azione cattolica <---Basso M <---Basso Mantovano <---Basta <---Biasini <---Biblioteca Parrocchiale <---Bollettino Parrocchiale <---Bombay <---Boulard <---Bucalossi <---Bufalini <---Buona Stampa <---Bussi <---C.I.F. <---C.I.L. <---CGIL <---CISL <---CNR <---Caggiano <---Calabria <---Camere del Lavoro <---Cardijn <---Carlo Carretto <---Carlo Moro <---Carmela Rossi <---Caro Corghi <---Carolingi <---Caserta <---Casse Rurali <---Cattolica Italiana <---Cattolicesimo <---Cattolico Italiano <---Cavagna <---Cavour <---Cecoslovacchia <---Cenacolo <---Cenarle <---Centro Cattolico di Studi Sociali <---Charles Flory <---Chiesa D La <---Chiesa in Italia <---Chiese in Roma <---Circoli <---Comitati Cattolici <---Comitati Civici <---Comitato Direttivo <---Comitato Parrocchiale <---Comunità <---Concentration <---Concilio <---Concilio Vaticano <---Concilio di Trento <---Concilio di Vienna <---Confederazione Generale del Lavoro <---Confederazione Italiana dei Lavoratori <---Confederazone Generale del Lavoro <---Congresso Cattolico <---Congresso Operaio <---Convegni del Clero <---Corpo Mistico <---Corrado Corghi <---Corsi Agricoli <---Cosi <---Crisi <---Crispolti <---Cristo Re 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