Brano: [...]contrare Saba, se potessimo passeggiare con lui per una via scelta a caso, e il caso per noi avesse scelto proprio la via che si chiamerà Umberto Saba, forse tenteremmo di raccontargli le cose che qui abbiamo cercato di dire. Potrebbe darsi che a tutta prima Saba si sdegnerebbe per i possibili equivoci della parola « melodramma ». Poi probabilmente farebbe il broncio avverso 'di quando era contento e per la prima volta, forse, nella nostra lunga amicizia, accetterebbe queste nostre ultime conclusioni su di lui. Seppure non se lo disse, egli arrivò molto vicino a sentire di aver battuto la grande via italiana del melodramma, con un'impresa che poteva parere d'altri tempi, e viceversa era nuova e per tanti aspetti anticipatrice nella poesia. Gli parve che la più autentica chiave per capirlo l'avesse data Quarantotti Gambini, quando lo aveva avvicinato a Verdi. Non credo che la sua soddisfazione derivasse soltanto da un paragone che inorgoglirebbe qualsiasi artista dei più grandi. Forse egli gioì soprattutto perché Verdi, oltre ad essere Verdi, [...]
[...] che avrebbe preferito, semmai, il primo atto della Fedra.
ULTIME COSE SU SABA 19
desunto da uno scritto sul melodramma. Donde gli fosse giunto quello scritto, è inutile dire. Saba lo dichiarò solo in privato, non tocca a noi di renderlo pubblico. Si tratta di una trafila che si ricostruirebbe indagando meglio le ragioni, a Saba certamente chiare, ma a noi rimaste relativamente oscure, per cui l'ultima sua raccolta mutò il titolo progettato di Amicizia in quello di Quasi un racconto. E appurando il sostrato, taciuto ma non erme tico, di una poesia di quella raccolta che si intitola Invio. (« DoPo tre anni di silenzio ho scritto pochi versi. Non posso mandarli a te, di cui sì cara m'era (mi sarebbe) una lode... Ma trafitto mi sento il cuore da una punta acuta come un rimorso). Quando Saba lesse, appena quarantenne, lo studio di un suo critico che faceva su di lui la prima, grande scommessa della propria vita, rispose, smuovendo una celebre eco: « Un'aurora ha incontrato un tramonto ». Adesso, un tramonto saluta una dipartita. E' giusto [...]