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Il segmento testuale America Latina è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 252Analitici , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Saverio Tutino, Al comando di generali travestiti da «sociologhi». Un esercito di gendarmi anticomunisti sarà creato nell'America Latina. Significative ammissioni della stampa USA e Latinoamericana. Il progetto americano «rivisto» mantiene intatta la sua gravità. Ora è all'approvazione dell'OSA. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1966 - - dicembre - 20

Brano: Al comando di generali travestiti da «sociologhi»
Un esercito di gendarmi anticomunisti sarà creato nell'America Latina
Significative ammissioni della stampa USA e latinoamericana Il progetto americano «rivisto»» mantiene intatta la sua gravità Ora è all'approvazione dell'OSA
Dal nostro corrispondente
L'AVANA. 19.
Il piano per la creazione di una forza militare interamericana non è stato respinto e sepolto a Buenos Aires come vorrebbero far credere malte fonti. La conferenza degli eserciti americani che si è tenuta nella capitale argentina ha in realtà approvato il piano statunitense per l'integrazione degli eserciti del continente. Solamente è stato cambiato il nome del progetto. Ma la tesi fondamentale[...]

[...]a, Haiti e Nicaragua — paesi peraltro militarmente già integrati al sistema USA attraverso il Consiglio Centroamericana di Difesa e altri organismi — non parteciparono alla riunione di agosto. Dopo quella riunione comunque trapelò che i punti fondamentali stabiliti per l'ordine del piamo della conferenza di novembre furono i seguenti: 1) La presenza di uno stato socialista — Cuba — nello emisfero occidentale; 2) Aiuto militare nordamericano all' America latina: 3) Fissazione di una strategia comune.
Alla riunione preparatoria parlarono per l'Argentina i generali che avevano effettuato il colpo di stato. Dissero che l'Argentina avrebbe favorito «l'integrazione di un sistema militare interamericano nella struttura funzionale dell'OSA per dare una risposta valida alla oppressione castrocomunista». Analizzando i fattori di «sovversione» nel Continente, i generali accennarono demagogicamente anche allo stato di crisi economico sociale.
La stampa statunitense cominciò a diffondere essa stessa notizie sulle divergenze fra i governi latinoamericani e ad[...]

[...]iscussione si è svolta a porte chiuse. Si è saputo che la delegazione di Santo Domingo aveva accusato il colonnello Caamano — guarda caso — di «tradimento». I brasiliani avevano denunciato il «comunismo internazionale». Messo da parte il progetto iniziale, la delegazione argentina ha proposto di creare un «Consiglio interamericano di Difesa in seno all'OSA», basato sulla creazione di una forza militare che può intervenire in qualsiasi paese dell'America Latina quando il Consiglio di Sicurezza dell'OSA sarà del parere che se ne presenta la necessità. La creazione di un Consiglio di Difesa interamericano, competente per prendere decisioni di estrema gravità, come lo intervento unilaterale degli USA a Santo Domingo nel '65, dovrà ottenersi con il riconoscimento di un valore istituzionale alla attuale Giunta Interamericana di Difesa, che è stata finora solo un organismo consultivo al di fuori dell'OSA.
La proposta argentina è stata approvata. Il documento sollecita che i militari partecipino in modo pià attiro alla soluzione dei problemi economico so[...]

[...]commenta adesso che mentre il Pentagono proponeva una forza con impiego di gendarmeria, nella concezione argentino si tratta nè più né meno della integrazione degli eserciti. Il gioco di parole, commenta a sua volta Prensa Latina, non può ingannare nessuno: «una volta integrati gli eserciti, quale sarà il loro impiego, se non in missioni di repressione, cioè in missioni di gendarmeria?». Nei nuovi orientamenti dell' imperialismo nordamericano in America Latina, tutto è mascherato: la pressione culturale avviene attraverso l'integrazione delle università e degli intellettuali; la pressione economica attraverso l'integrazione nella ALALC e nel Mercato Comune latinoamericano; l'intervento militare attraverso l'integrazione degli eserciti. I vicari di questo nuovo orientamento sono tutti travestiti da sociologi e economisti e letterati preoccupati del bene dei popoli. Cosi anche i militari dovranno preoccuparsi dei problemi economici e sociali. Sì parla perfino dell' utilizzazione della tecnologia e dell'ingegneria militare USA nello sviluppo economic[...]

[...]degli eserciti sarà di difendere oltre al territorio nazionale anche tutti i paesi del continente «dalla oppressione economica, ideologica e guerrigliera del comunismo internazionale». Alle frontiere nazionali si sostituiscono secondo il noto concetto del generale Ongania, e dei suoi colleghi brasiliani, le «frontiere ideologiche». E' la dottrina Johnson. Un minaccioso apparato che sta facendo la prova in Vietnam e che si prepara a funzionare in America Latina.
Saverio Tutino



da Saverio Tutino, Con la complicità dell'AFL-CIO. I trust USA addestrano i «sindacalisti liberi» per l'America latina. Centinaia di agenti «diplomati» da un apposito Istituto - La confederazione messicana del lavoro respinge il boicottaggio delle navi che trafficano con Cuba - Analoga posizione è stata presa dalla Costarica. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1965 - - marzo - 16

Brano: Con la complicità dell'AFLCIO
I trust USA addestrano i «sindacalisti liberi» per l'America latina
Centinaia di agenti «diplomati» da un apposito Istituto — La Confederazione messicana del lavoro respinge il boicottaggio alle navi che trafficano con Cuba — Analoga posizione è stata presa dalla Costarica
Dal corrispondente
L'AVANA, marzo
La Confederazione del lavoro messicana . (CTM), la più grande centrale sindacale del paese, si è dissociata clamorosamente dalla decisione di boicottare le navi che trafficano con Cuba. Tale decisione era stata adottata all'unanimità il 6 febbraio, dai delegati dell'Organizzazione regionale interamericana del Lavoro (ORIT), che pretende di rappresentare[...]

[...]tata presa dalla Costarica
Dal corrispondente
L'AVANA, marzo
La Confederazione del lavoro messicana . (CTM), la più grande centrale sindacale del paese, si è dissociata clamorosamente dalla decisione di boicottare le navi che trafficano con Cuba. Tale decisione era stata adottata all'unanimità il 6 febbraio, dai delegati dell'Organizzazione regionale interamericana del Lavoro (ORIT), che pretende di rappresentare 25 milioni di lavoratori dell'America Latina. In realtà — come è ovvio — si tratta di un'appendice sindacale della screditata Organizzazione degli Stati americani (OSA) che aveva già decretato, nel luglio scorso, il blocco totale di Cuba da parte degli Stati di questo continente. Al Congresso della OR1T. tenuto in Messico ai primi di febbraio, hanno naturalmente partecipato con ruolo predominante i delegati dell'AFLCIO, l'organizzazione sindacale degli Stati Uniti. La proposta di boicottaggio alle navi che favoriscono il commercio con Cuba è partita dal Venezuela; ma come nell'OSA, così nella ORIT, il Venezuela non fa che eseguire gli [...]

[...]l nuovo «Istituto»
I fatti della Guayana britannica richiamarono l'attenzione, l'anno scorso, su un organismo nuovo appositamente creato dall'AFLCIO per «lavorare» nei paesi sottosviluppati: l'«istituto nordamericano per lo sviluppo del lavoro libero». L'idea di fondare questo istituto fu di Joseph A. Beime presidente di una corporazione di comunicazioni, la CWA. Nel 1957 la sua corporazione aveva invitato sedici operai delle comunicazioni dell'America Latina al centro educativo del CWA, a Front Royal, in Virginia, per un corso di tre mesi di sindacalismo — stile nordamericano. Quando questi lavoratori tornarono ai rispettivi paesi di origine — raccontava l'anno scorso The Nation — la compagnia Internazionale di poste e telegrafi collegata alla CWA versò loro salari per nove mesi in modo che potessero lavorare la giornata intiera come sindacalisti. Nel '60, poi, Beime convinse il consiglio dell'AFLCIO a trasformare questo esperimento limitato in un programma ben più ambizioso. Così nello ottobre del '61 nacque l' «Istituto nordamericano per lo svi[...]

[...]arati: due membri dell'Istituto, certi Antiles e Pineda, riuscirono per esempio ad assumere il controllo dell'Unione dei lavoratori della Standard United Fruit nell'Honduras, nell'agosto del '63. Quando nell'ottobre venne il colpo di Stato militare gli 23 allievi dell'Istituto riuscirono a sabotare lo sciopero generale che i lavoratori avevano decretato immediatamente. All'inizio del '64, i corsi dell'Istituto, aperti in quasi tutti i paesi dell'America Latina, avevano già diplomato circa ottocento dirigenti sindacali del genere di Antiles e Pineda.

La creatura di Meany
George Meany, presidente dell'AFLCIO è fiero di questa sua creatura. L'anno scorso egli ha dichiarato all'esecutivo del Club di Chicago: «Il signor J. Peter Grace, presidente della compagnia W.R. Grace e presidente della direzione dello Istituto, ed altri come lui, sono consapevoli che oggi bisogna scegliere tra la democrazia e il castrismo e che perchè trionfi la democrazia bisogna occuparsi delle necessità e delle aspirazioni dei popoli... I sindacati e l'amministrazione... devo[...]

[...] Corporazione, True Temper, e uno dei direttori dell'Istituto, Henry S. Woodbrige, hanno dichiarato che — l'aiuto degli uomini delle finanze degli Stati Uniti all'Istituto si deve direttamente al criterio di Meany, secondo cui i sindacati liberi non possono esistere senza la libera impresa e la libera impresa non può sussistere senza i sindacati liberi...».
Così, gli agenti della Anaconda e della Grace operano attraverso i «sindacati liberi» in America Latina. Ma come si è visto, già una grande centrale sindacale come quella messicana ha sconfessato il loro operaio per quanto concerne Cuba. Alla riunione dei primi di febbraio anche la Confederazione messicana aveva votato a favore del boicottaggio Ma quando si è trattato di passare all'approvazione — che di regola deve avvenire in seno alle varie organizzazioni nazionali, per rendere esecutive le decisioni del Consiglio della ORIT — la Confederazione messicana ha deciso di volare contro Un'altra organizzazione che ha rifiutato di aderire al patto fraticida è stata quella di Costa Rica.
E si atten[...]



da Saverio, Tutino, Cuba si impegna per una più ampia unità alla conferenza dell'OLAS. Equilibrato intervento di Hart nel dibattito sulla rivoluzione. «Nessuna egemonia: potranno chiamarsi avanguardia coloro che avranno conseguito sostanziali risultati» afferma il capo della delegazione cubana. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1967 - - agosto - 5

Brano: [...]a coloro che avranno conseguito sostanziali risultati» afferma il capo della delegazione cubana
Dal nostro corrispondente
L'AVANA, 4
«Le rivoluzioni non si dirigono dall'esterno», ha dichiarato Armando Hart, capo della delegazione cubana alla conferenza dell'OLAS. Hart ha pronunciato, nel corso della seduta plenaria, un discorso che ha suscitato ampie approvazioni. Mantenendo fermo il punto di vista sulla strategia generale della lotta nell'America Latina, egli ha chiarito alcuni punti, come quello delle pretese egemoniche o della veduta generale sulla situazione latinoamericana, sui quali la propaganda nemica tende a far leva per inserire elementi di divisione.
Hart ha sviluppato così la sua argomentazione. Cuba afferma che esistono condizioni per creare una situazione rivoluzionaria nell'America Latina, ma non dice che questa situazione già esiste. Cuba vede lo sviluppo del movimento rivoluzionario in maniera globale, ma non pretende che questa globalità sia un fatto acquisito o che possa acquisirsi nell'attuale conferenza. Tutto dipende, ha detto Hart, dal fatto che siamo capaci di sviluppare la rivoluzione in ognuno dei nostri paesi, cioè che ogni movimento sviluppi la propria lotta come parte della lotta comune dei popoli del Continente. Tutto dipende anche, ha aggiunto il presidente della delegazione cubana, dal fatto che troviamo un cammino sicuro e metodi di lotta appropriati e, infin[...]

[...]to dipende anche, ha aggiunto il presidente della delegazione cubana, dal fatto che troviamo un cammino sicuro e metodi di lotta appropriati e, infine, dalle capacità di combattere e di dirigere l'attività politica e militare.
Dopo aver ribadito che la realtà economica, sociale e politica offre possibilità di sviluppare la rivoluzione e che bisogna approfittarne al massimo. Hart ha detto che, tra le varie forze rivoluzionarie oggi presenti in America Latina, «potranno chiamarsi avanguardia solo coloro che faranno la rivoluzione». Chi avrà fatto la rivoluzione non vedrà discussa da alcuno la sua posizione di avanguardia. «cosi come nessuno oggi discute se i bolscevici siano stati una grande avanguardia dell'Ottobre di cui quest'anno commemoriamo il cinquantenario». Un discorso privo di iattanza, ragionevole ed equilibrato: così l'intervento di Hart è stato generalmente giudicato dalle delegazioni. Altri interventi hanno seguito l'esempio cubano. Il capo della delegazione venezuelana, Prada, pur polemizzando con la direzione del Partito comunista[...]



da Emilio Franzina, Noterelle e schermaglie. Gli smarrimenti di Clio in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - maggio - 31 - numero 3

Brano: [...]rti. La loro irruenza e i cambiamenti ch'essa sta a significare invogliano a protrarre e a precisare lo sforzo di ricerca d'immagini storiche alternative, ma alternative davvero, rispetto a quelle trasmesse dai gruppi dominanti di cui le proposte della storiografia sociale cattolica costituiscono solo una smaliziata variante.
EMILIO FRANZINA
16 Cfr. E. FRANZINA, Merica! Merica! Emigrazione e colonizzazione nelle lettere dei contadini veneti in America Latina, Milano, Feltrinelli, 1979, p. 27.
lz Importanti, anche se qua e là pleonastici, risultano i volumi dedicati all'illustrazione sistematica delle visite pastorali su cui dr. ora: P. BURKE, Le domande del vescovo e la religione del popolo, in « Quaderni storici » xiv, 11, maggioagosto 1979, pp. 540554.


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine America Latina, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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