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Il segmento testuale Almeno è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 63Analitici , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Franco Lucentini, La porta in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1953 - 3 - 1 - numero 1

Brano: [...]».
Uscimmo prima che riprendesse fiato. Dalle scale la sentimmo che
strillava:
«Non ti crederai di avermi fatto l'elemosina, eh? Non ti credere
che ci ho bisogno dei soldi tuoi! Se me lo dicevi prima, che te ne an
davi, io avevo già trovato da affittare lo stanzino, avevo trovato! Ci
posso fare quattromila lire con lo stanzino... ».
Per strada pioveva. Camminavamo rasente al muro. Mia sorella
avanti, con la valigia piccola, io dietro.
« Almeno sei guarita bene? » dissi. « Se ti si complica, mentre stai
chiusa là dentro, come fai? ».
« No, ho fatto l'analisi » disse seguitando a camminare. « Dice che
sono guarita bene ».
Camminava svelta sui tacchi alti, saltando le pozzanghere. Ogni
tanto rallentava davanti a una vetrina.
« Penso se mi sono scordata di comprare niente » disse.
« Possiamo vedere quando stiamo là » dissi. « Caso mai te lo vado
a comprare io ».
« A proposito » dissi, « ti volevo comprare qualche cosa, ma questi
giorni ci ho avuto delle spese... così non ho potuto ».
« Qualche cosa? » disse Adriana. « Che co[...]

[...] il lume sul tavolo. « Ho fatto dare una pulita ai muri e aggiustare
84 FRANCO LUCENTINI
l'impianto dell'acqua. Non m'é costato molto. Tutto il resto l'ho lasciato
come stava. I mobili li ho comprati usati ».
I mobili erano il tavolo, due sedie, un letto accostato alla parete di
fondo e un armadio a specchio. Al muro c'era qualche mensola, con un
fornello a benzina, delle stoviglie, un ferro da stiro.
«Mica male» dissi.
« Pere)» dissi, « almeno sul letto, invece di una coperta americana
ce ne potevi mettere una damascata. Rossa o azzurra. Tutte le donne
ce l'hanno ».
« Tutte le puttane, vuoi dire » rise mia sorella. « Ma io tanto ci devo
dormire sola ».
Oltre alla coperta del letto, tutta la roba che c'era li dentro era
americana, comprese le latte di benzina che dovevano servire per il
fornello e per il lume. Lei non aveva aperto le gambe per quattro soldi.
Le casse dei viveri, in certi punti, arrivavano al soffitto.
«Ma é un deposito dell'UNRRA! » dissi.
« Sono stati gentili con me » disse mia sorella. « Le casse me le p[...]

[...] cosa a te, ti puoi sentire male, qui, senza nessuno. E vorresti crepare qua dentro, vuoi che io ti lascio crepare qua dentro? ».
Stette ad aggiustarsi le giarrettiere, guardando in terra.
« Senti » disse, « se crepo qui a te non ti deve importare; sarò crepata bene. Fuori della... Fuori... Insomma fuori. Se crepi tu... Questo è un affare mio, tu non c'entri, non te lo dico per fare una scena... Ma se crepi tu, voglio crepare pure io. Va bene? Almeno questo lo posso fare, senza che ti dò fastidio? Ci hai qualche cosa da dire? ».
Io non ci avevo niente da dire, ma tutta la faccenda mi cominciava a scocciare forte. Dietro a tutti quei discorsi ci cominciavo a sentire una cosa falsa, per niente pulita. Ci avevo esperienza di donne isteriche, no?
« Credo che mi stai cominciando a scocciare » dissi. « Se tutta questa gran cosa la fai per me, senti bene, ti potevi risparmiare la montatura. Questa storia che vuoi stare fuori dal mondo, solo per stare fuori dal mondo, più sta e meno mi convince. Perché proprio tre anni? Che aspetti che succeda,[...]

[...]to resta a disposizione per gli accertamenti » disse.
Gli accertamenti cominciarono il pomeriggio; li faceva un com
missariocapo.
« Tu lo sai che stanotte hanno ammazzato uno? » disse.
M'ero immaginato una cosa del genere; se no, non ci avrebbero
sprecato un commissariocapo.
« Tutte le notti ammazzano qualcuno » dissi.
« Stai attento a come rispondi » disse. « Dunque, di quello di sta
notte tu ne dovresti sapere qualche cosa, lo dovresti almeno conoscere,
perché era un pederasta conosciuto ».
«Perché? » dissi. «Adesso sto pure sulla lista dei pederasti? ».
«Sulla lista delle persone per bene...» disse alzandosi dalla sedia
e allungadomi due schiaffi, « certo che non ci stai », disse rimettendosi
a sedere.
too FRANCO LUCENTINI
Doveva essere uno scherzo in voga, perché me l'avevano già fatto
altre due volte.
Dopo volle sapere che cosa avevo fatto io quella notte, e natural
mente ci ebbi delle altre difficoltà. Alla fine, sebbene m'era riuscito di
inventare una storia verosimile, ci avevo la faccia gonfia.
« Tu, o ne sai qu[...]

[...]fatto io quella notte, e natural
mente ci ebbi delle altre difficoltà. Alla fine, sebbene m'era riuscito di
inventare una storia verosimile, ci avevo la faccia gonfia.
« Tu, o ne sai qualche cosa di questo » disse in conclusione, prima
di telefonare all'ufficio accettazione del carcere, « o ne sai qualche cosa
di qualche cos'altro ».
Questo significava che sarei rimasto dentro fino a che lui non
trovava chi aveva maltrattato il pederasta. Almeno.
Nel carrettone eravamo cinque.
« Voi, non dite una parola » dissero i poliziotti.
Ci fecero scendere al solito posto. Il caposcorta suonò, una guardia
apri il portone, il cancello.
« Cinque e tre agenti » disse il caposcorta.
All'ufficio accettazione ci levarono le catenelle, all'ufficio deposito
ci levarono il resto.
« Ma le sigarette non si possono tenere? » dissi. « Si sono sempre
potute tenere! ».
« Ah, se te le vuoi tenere...» disse.
Nella cella di perquisizione ci riprovarono, riuscii a salvarne la
metà. Un altro paio le volle quello che mi accompagnò al Braccio,
prima di [...]

[...] che ci trovasse niente di straordinario, anzi entrò pure lei nella conversazione.
« Anche mio... il mio amico, qui, ha lavorato in un giornale » disse. «Ah, un collega! » disse il dottor Micheli, ma non pareva molto convinto. Però si alzò e mi dette la mano.
« Permette? » disse. « Dottor Micheli ».
« Piacere » dissi.
Adriana » dissi, « io devo andare via, mi accompagni? ».
«Non prenda freddo, signorina » disse il dottor Micheli. « Si metta almeno qualcosa sulle spalle ».
«No, lo accompagno solo fino alla porta ».
Vidi l'americano che ci veniva appresso; voleva trovare Adriana da sola, per la scala, quando sarebbe riscesa. Al principio della seconda rampa mi fermai, la presi per le braccia e la misi contro il muro, 'scrollandola.
«Adriana» dissi. «Che é successo? Che t'è successo? Che hai fatto? Come l'hai potuto fare? ».
« Ahi » disse. «Non mi fare male ».
Guardandola adesso vidi come era dimagrita, come era ridotta, con gli occhi annebbiati e la pelle della faccia senza colore. I capelli pare
LA PORTA 109
vano grigi, la voce n[...]



da Giovanni Testori, Il Fabbricone in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1960 - 9 - 1 - numero 46

Brano: [...]prender il pezzo di fesa che, involto in un po' di carta, se ne stava sul davanzale; un'occhiata, ma non più di quella, alle luci che saettavand verso sud, e una al buio
70 GIOVANNI TESTORI
in cui il resto del cielo affondava come in un inferno; quindi, stringendo la carne, si riavvicinò al tavolo; in quello stesso momento un razzo esplose sulla sua testa con più fragore degli altri e fece tremar i vetri.
« Spaccate, spaccate su tutto che poi almeno non ci si pensa
Deve piovere? Niente: l'interesse é che non piova. Le stagioni? L'estate, la primavera, l'autunno? E chi le vede? A rovescio; a rovescio anche quelle; come la gente; come la vita; come tutto! »
Fuori, intanto, le poche gocce cui i razzi avevan permesso di cadere venivan giù grosse, lente e sfiatate.
Per esse che si schiacciavano, parte sul davanzale, parte sui vetri, più che pietà, la. Redenta provava una specie di rabbioso rancore; insomma, adesso, nemmeno il cielo, nemmeno quello, era più in grado di ribellarsi! Ma allora meglio il diluvio, meglio la fine del mondo. Perch[...]

[...]degli altri.
Allora la Redenta strinse le labbra tra i denti. Perché già, a sentir certi consigli lei, davanti a quei colpi, avrebbe dovuto pensar a tutto tranne a quell'altra macelleria che era stata la guerra e a ciò che in quella macelleria lei aveva visto, passato e provato; a tutto, tranne alla scarica con cui, fronte albanese, ventitrè novembre, il suo Andrea gliel'avevan fatto fuori senza preavvisi, né niente: un povero corpo crivellato (almeno per quel che era riuscita a immaginare); e dappertutto sangue, sangue che veniva giù sulle braccia, sul ventre; in mezzo alla neve che quel giorno i padroni del mondo avevan lasciato cadere, forse perché di pensar a quelle cose non avevan avuto né la calma, né il tempo; neanche si fosse trattato d'un cane. E da allora, naturalmente, per lei, il capitolo uomini s'era chiuso e chiuso per sempre. Figurarsi, col carattere con cui era venuta al mondo, poi!
72 GIOVANNI TESTORI
Si e no un respiro, ed ecco un lampo più lungo degli altri saettar giù dalle nubi e lacerar i vetri della casa; nell'inte[...]

[...]d'acqua. — Ma se al padreterno interessassero veramente i casi nostri, avrebbe lasciato diluviare e diluviare fino a pulirci di tutte le rogne che abbiamo addosso! Così, invece... ».
Così, invece, col progressivo ritirarsi delle nubi, anche quest'ultima spruzzatina d'acqua cominciò ad agonizzare.
Allora la Redenta fini di mescolar per l'ennesima volta dentro la pentola, poi andò alla finestra e dicendo a voce alta:
« Un po' d'aria, santo dio! Almeno quella! » — spalancò, energicamente, i vetri.
Subito un profumo di terra e erba bagnata venne su dall'orto e cominciò a diffondersi per tutta la cucina e a rinfrescarla.
Ecco, fra un po', come ogni altra sera, si sarebbe affacciata alla finestra e come ogni altra sera avrebbe visto tornare uno per uno tutti i suoi poveri e disperati compagni di galera, seppur con qualche mezz'ora di ritardo per via che, a muoversi dai rifugi, dovevan aver atteso tutti che il temporale fosse finito: prima gli Oliva, figlio e nipote; poi la Riboldi, la Riboldi madre; dopo ancora
IL FABBRICONE 83
il Riboldi [...]

[...] numerosa del fabbricone, talmente numerosa, anzi, da domandarsi come facessero a vivere tutti e nove in quella specie di stanza che avevano, la più umida, senza luce e senz'aria della casa; dei buchi ecco, non delle stanze; dietro di loro, la sorella del Luciano, quella che lavorava alla S.I.R.C.A. e che, in definitiva, era una delle poche donne del fabbricone con cui senza scambiar parola, riusciva a esser quasi sempre d'accordo; poi il Luigi, almeno se non era andato anche quella sera dalla sarta; e alla fine, dopo tutti gli altri, ma così, senza nessun orario, perché il lavoro lui lo trovava nei momenti più strampalati, il Luciano, quel povero bastando d'un boy, verso il quale tuttavia, assieme alla ripugnanza, una certa simpatia non é che lei non la sentisse...
Una mano appoggiata al davanzale, l'altra che le sosteneva la testa, gli occhi di volta in volta fissi su ciascuno di loro come se di ciascuno volesse capir tutto: cose andate bene e cose andate male; gioie e dolori; difficoltà e segreti; tutto quel che, insomma, durante il gio[...]

[...]ostenuto la spirito del vecchio Oliva era stata l'idea del cristianosoldato e del vangelospada, rivoltella e cannone; e fin da allora lui aveva puntato tutto su li; « dico, dato che il sangue nelle vene e la voglia di menar botte, non può avermele date che domineddio... ».
Era dunque stato lui il primo a stupirsi che, di tanto ardore,
88 GIOVANNI TESTORI
nel figlio non fosse passata che l'ombra; praticante e scrupoloso era, e fin all'eccesso, almeno per lui che aveva sempre fatto tutto un po' più all'ingrosso, ma quanto a decisione, coraggio e combattività, zero; tanto da indurlo a pensare che, il carattere, il figlio l'avesse preso tutto dalla moglie; una santa donna, per carità, che se non era andata in paradiso lei, non sapeva proprio chi avrebbe potuto andarci, santa e strasanta, ma troppo docile, troppo remissiva, ecc. E fin quando si trattava d'una donna, anche negli eccessi, quella virtù poteva considerarsi un vantaggio, ma quando si trattava d'un uomo...
Non l'aveva mai sfiorato il dubbio che, ove la moglie non fosse stata quel [...]

[...]anta e strasanta, ma troppo docile, troppo remissiva, ecc. E fin quando si trattava d'una donna, anche negli eccessi, quella virtù poteva considerarsi un vantaggio, ma quando si trattava d'un uomo...
Non l'aveva mai sfiorato il dubbio che, ove la moglie non fosse stata quel che era, a volare in casa non sarebbero state le avemarie, ma i piatti e, forse, le bestemmie.
Sperare e sperar fin in fondo, l'aveva fatto invece la giovinezza del nipote, almeno fin al ritorno da militare, perché da allora in poi, contrariamente a quel che era logico supporre, il Luigi s'era tutto raccolto in sé; un prete, ecco; ma un prete di quelli che, vedendoli, si dice « fossi in Sua Eminenza quello li lo manderei a far il cappellano in un istituto di suore ». Il terza Reggimento Artiglieria da Campagna, il quinto gruppo, Salerno, Nocera Inferiore e S. Maria Capua Vetere, invece di rafforzarlo e restituirglielo uomo fatto e finito, l'avevan slavato e rannicchiato; neanche fosse stato a far il servizio in una casa d'esercizi spirituali! Cose sante e strasante, ma[...]

[...]
90 GIOVANNI TESTORI
zati dal suo modo d'agire, avevan continuato a starsene 11, in silenzio; e questo lo disse poco prima che, dalla cucina, l'Ernesta chiamasse i due uomini perché, in tavola, la minestra era pronta.
« Per me vi dico che non fan bene, ma benissimo », gridò il Carlo, alzando il bicchiere e trangugiando quel che, di vino, era rimasto. Poi, presa da destra una michetta, si diede a mangiarne, uno dopo l'altro, alcuni bocconi.
« Almeno a furia di farceli vedere da tutte le parti, la gente capirà che é ora di farla finita... — aggiunse; quindi, quasi volesse concludere. — Questo a parte che, con la libertà, vorrei vedere che non si potesse stampar quel che si ha voglia. La bocca, 'sto governo di preti, ce la chiude già abbastanza... ».
« Dove ha interesse. Ma su queste cose qui, cosa credi che gli importi di lasciarcela aperta ? ».
« S'illude! Perché questo é un veleno che prima o poi smangerà tutto e tutti, e loro per primi. Ce le faccian vedere dalla mattina alla sera 'ste facce di rammolliti; ce le faccian vedere 'ste f[...]

[...]ini, riprender a gridare e intimarle, alla fine, il silenzio più assoluto: « Perché di quel che ho detto qui, non deve saper niente nessuno, capito? ».
Ripensandoci, si convinse però che di tornare non era assolutamente il caso; a parte infatti l'umiliazione di riprender l'argomento, anche la Cornini non aveva nessuna convenienza che la notizia si diffondesse, e perciò avrebbe tenuto la bocca ben chiusa. Quanto al marito poi, tornò a dirsi che, almeno per il momento, era meglio aspettare; mentre, appena le fosse stato possibile, avrebbe preso il Sandrino, preferibilmente non li, in casa, o quando, li in casa, non ci fosse stato nessuno, e l'avrebbe fatta fuori; se lui poi avesse avuto qualcosa da dire, gli avrebbe indicato, senza né tanto, né quanto, la porta.
La Schieppati guardò ai piedi della seggiola la gran pigna di biancheria che aveva lasciato li da aggiustare e, secca e decisa come sempre, si sedette, infilò gli occhiali e cominciò a prender la prima maglietta, a farla passare di qua e di là per veder da che parte fosse meglio ini[...]

[...]stra ».
«Vero? ».
« Ecco qui » — rispose l'Antonio indicando sul tavolo la vali
getta di metallo.
« Be', sai, se é per quello potrebbe anche esser una scusa... ».
« Una scusa? E perché, una scusa ? ».
Dopo un breve silenzio, in cui due o tre pagine del mensile
girarono nervosamente, il Carlo riprese il suo interrogatorio, giusto
come se tra lui e il fratello l'ordine degli anni si fosse scambiato.
« E con chi sei tornato ? Si può sapere almeno quello? ».
« Col presidente » .
« Di pure, con quel maiale del Morini ».
« Ah, la metti così? — ribatté l'Antonio, poi prendendo la va
ligia e muovendosi per passar in camera, aggiunse con una voce
più stanca che irritata — Buonanotte ».
« Antonio — fece il Carlo — Senti, Antonio... ».
104 GIOVANNI TESTORI
« Cosa devo sentire ? Lo sai bene anche tu che da un po' di
tempo in qua non andiamo più d'accordo... ».
« Certo, fin che continui a frequentar della gente come i tuoi
compagni di palestra e i loro capi! Ma tu ti dimentichi chi sei,
da che famiglia vieni fuori e che idee hanno t[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Almeno, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Certo <---Come <---Così <---Del resto <---Dico <---Diritto <---Ecco <---Fuori <---Niente <---Perché <---Povera <---Sarà <---Storia <---siano <---A San Silvestro <---Accendi <---Accettò <---Ahi <---Ahé <---Allineàti <---Allò <---Amore mio <---Andate <---Andiamo <---Anticristi <---Appòggiati <---Army Ration <---Army Ration C <---Arrivò <---Artiglieria <---Ascolta <---Aspettar <---Aspettare <---Aspettiamo <---Aspetto <---Aver <---Baggina <---Balzani <---Basta <---Bastioni <---Batté <---Bertozzi <---Binda <---Borgonuovo <---Borino <---Buoni <---Caffè Notturno <---Calmati <---Cambiarlo <---Campagna <---Capitale <---Cara Adriana <---Carrobbio <---Caso <---Certe <---Certissimamente <---Che Dio <---Chiamò <---Ciao <---Cinque <---Cioé <---Circolino <---Cocoa <---Col <---Cominciò <---Comprane <---Cornini <---Corsi da Adriana <---Cosa <---Cosi <---Credi <---Davanti <---Dei <---Dentro <---Dietro <---Domandaglielo <---Don Aldo <---Dormirò <---Dottor Micheli <---Dài <---Espinasse <---Evaporated Milk <---FAI <---Fai <---Farmacia <---Foemina <---Fosse <---Franchino <---Fumò <---Già <---Giò <---Giù <---Grazie <---Guarda <---Guardandola <---Hai <---Ho rubato <---In ogni modo <---Insomma stai sistemata benino <---Kalmine <---La Redenta <---La casa <---La sera <---Lasciami <---Lei <---Lisetta <---Ma mi <---Magra <---Mambretti <---Maria Capua Vetere <---Meroni <---Mese <---Mi pare <---Mignottona <---Mistrá <---Morini <---Muscoli <---Musocco <---Nervi <---Nocera Inferiore <---Nome <---Non avere paura <---Non lo so <---Non mi fare male <---Non parlare <---Non sei stupida <---Non so che dire <---Non sono scocciato <---Oddìo <---P.C. <---Parco <---Parliamone <---Paura <---Però <---Più <---Popolo <---Prendendole <---Prenderlo <---Prendimi <---Ration C <---Redentat <---Resta <---Restelli <---Restò <---Riboldi <---Ricominciò <---Rinascita <---Ripensandoci <---Riuscì <---Roserio <---S.I.R.C.A. <---Safety Matches <---San Gallicano <---Sandrind <---Saridon <---Scaldò <---Schiep <---Schiepp <---Schieppati <---Seguitò <---Sei <---Senti <---Sfruttar <---Sfruttarli <---Sistemò <---Soldi <---Spiegaglielo <---Sua Eminenza <---Sulla <---Toglierlo <---Tornerò <---Torno <---Tornò <---Tu sei sempre acuto <---Uhà <---Va bene <---Vado <---Vengon <---Verso <---Via Zoagli <---Vialba <---Viene <---Villa Fiorita <---Villapizzone <---Voglio <---Vogue <---Voltò <---abbiano <---anticristi <---barista <---cristiani <---cristiano <---dell'Adriana <---dell'Amilcare <---dell'Antonio <---dell'Eucaristia <---dell'Oliva <---dell'Oratorio <---italiano <---lista <---persiana <---persiane <---ripiano <---seminaristi