Brano: [...]rsi reciprocamente una preparazione letteraria professionale ed una per cosí dire privata consuetudine con la politica e in particolare con il marxismo. Non mancano naturalmente i nomi classici, da Lukács a Brecht, da Sartre a Goldmann e ad Althusser, fino al recupero, senza dubbio di grande importanza per Williams, di Gramsci, Adorno, Benjamin. Quel che caratterizza però Williams, e il suo stile di pensiero, è l'evoluzione del marxismo inglese dallozdanovismo ortodosso degli anni nei quali egli percorreva i primi passi del suo curriculum accademico, fino al New Left e all'acribia spregiudicata e insieme un po' nostalgica degli intellettuali separati da qualsiasi organizzazione di massa.
Il libro, ho detto, può leggersi come un monologo teorico: le punte vi appaiono sempre smussate, i dissensi smorzati; sul rifiuto polemico e intransigente prevale la pacata considerazione che sa valorizzare ogni esperienza teorica esaminata, ne sa trarre un utile per il quadro complessivo della discussione. La `e' del titolo non segna perciò un momento d[...]
[...]gata sotto diversi aspetti: sociale vs individuale, oppure struttura vs sovrastruttura. Williams non accetta questa rigida contrapposizione che reifica processi storici estremamente fluidi. La polemica, pur smorzata almeno formalmente, colpisce sempre l'affollata tradizione del marxismo accademico e le sue desolanti sicurezze. A conclusione di una non sempre facile riflessione sul linguaggio, Williams, ampliando i termini del discorso, annota: « Allo stesso tempo, seguendo Volosinov, possiamo renderci conto di come — proprio allo stesso modo che il processo sociale altro non è che un'attività tra individui reali —l'individualità sia — in funzione dello stesso fatto squisitamente sociale del linguaggio (sia esso discorso `esteriore' o `interiore') — il fondamento attivo, tra esseri fisicamente distinti, della capacità sociale, il mezzo di realizzazione di ogni vita individuale. In questo senso preciso, la coscienza è essere sociale, è il possesso — tramite lo sviluppo di rapporti sociali attivi e specifici — di una precisa capacità sociale che è appunto il `sistema di segni' » (p. 55).
Williams individua lucidamente n[...]